Una soluzione almeno parziale c'è ma non vedo volontà di metterla in opera da parte di nessuno: andare a tagliare con effetto immediato TUTTE le pensioni calcolate con il retributivo mettendo chiaramente un limite minimo sotto al quale non agire (1500¤, per esempio).
Si ma così vai a colpire chi correttamente ha "beneficiato" di una norma in vigore e quindi incolpevole, non chi ha dissipato patrimoni destinati all'erogazione delle pensioni.
Lo so è un po' utopistico quello che ho scritto, però, chi prende anche 1.700 € perchè deve vedere tagliata la propria pensione se i versamenti che aveva fatto erano corretti?
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Perchè ghe son pì minga i danè. Se prendi 3000¤ di pensione che ricalcolati con il contributivo sono 1000, te ne do 1500 e ti accontenti perchè ti sto facendo comunque un regalo. L'importante è non tagliare chi ne piglia 1200 e scenderebbe magari a 400 con un ricalcolo, per la semplice ragione che un taglio simile creerebbe conseguenze peggiori.
Il fatto che in vigore ci fosse una norma sbagliata non significa che le conseguenze debbano durare per sempre; è un'iperbole, ma se oggi venisse depenalizzato l'omicidio e io domani ne commettessi uno senza conseguenze, non credo che potrei lamentarmi se tra 5 anni venisse reintrodotta una pena e mi mettessero in carcere...
Capisco cosa vuoi dire e......alla fine......sono abbastanza d'accordo con te, ahimè.
però, così si introduce una fattispecie pericolosa, ossia lo stato di fatto che va a superare la responsabilità dell'atto illecito.
Ossia, siccome non ci sono più soldi, è inutile andare a dare la caccia a chi ha mal gestito il "mucchio", l'importante è trovare i soldi...
ergo, la colpa di x ricade su y.
a dir poco, anche se inevitabile.
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Questo e' un grosso problema con il sistema contributivo: a mio parere se non si riesce in qualche modo a crearsi un accantonamento complementare ai fini pensionistici la vedo dura poi campare con la pensione (solo da contributivo INPS) che si prendera'.....
Nel mio caso sono in tal senso piu' fortunato (o forse anche privilegiato...), in quanto da anni (dal 2000, praticamente) verso una quota aggiuntiva nel fondo pensione creato dalla banca x cui lavoro: alla fine e' anche una cifra piuttosto importante rispetto al mio stipendio, visto che tra la mia quota, quella che l'azienda (x contratto) mi/ci versa e la quota del TFR che a suo tempo avevo deciso di versare integralmente in detto fondo pensione arrivo, valori dello scorso anno, a versare circa 4.500 euro su un mio reddito lordo 2012 che e' stato di poco superiore ai 33.000 euro.
Insomma, e' una bella "fetta" aggiuntiva annuale che, sommata al contributivo, spero o meglio, "credo" possa sopperire alla futura pensione da solo INPS: vedremo....![]()
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Intanto e' appena uscito un sondaggio proprio sul sistema pensionistico in atto:
ROMA (MF-DJ)--Il problema previdenziale e' ben presente ai lavoratori
italiani ancora attivi; e' considerato molto serio, ma nei fatti e'
rimosso e non induce a comportamenti conseguenti.
L'indagine Acri-Ipsos "Gli italiani e il risparmio" realizzata in vista
della 89* Giornata mondiale del risparmio rileva che appena il 3% e'
tranquillo, mentre il 30% dei lavoratori italiani ritiene che la pensione
pubblica non li fara' vivere in modo accettabile. Un altro 36% del
campione ritiene che dovra' pesantemente ridurre il proprio tenore di vita
mentre solo il 25% pensa che la pensione pubblica sara' sufficiente, con
qualche rinuncia.
A fronte di questa situazione, il 79% reputa che la riforma delle
pensioni abbia aumentato il bisogno di aderire a un fondo pensione, ma
solo il 24% si e' iscritto a qualche forma di previdenza complementare. Il
21% non ha ancora riflettuto su come potersi garantire un reddito
pensionistico piu' elevato, il 15% non fara' nulla perche' non ritiene di
averne bisogno, il 27% pensa che lavorera' piu' a lungo. Solo il 22%
dichiara che aderira' a un fondo pensione. Il 4%, invece, dice che
paghera' piu' contributi pubblici. Infine il 18% pensa di risparmiare di
piu'.
pev
eva.palumbo@mfdowjones.it
(fine)
MF-DJ NEWS
2912:07 ott 2013
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