La leggerissima differenza è che la NATO non ti punta una pistola alla tempia per annetterti, anzi, quei paesi dell’EST annessi di recente lo hanno (come per tutti i casi) chiesto loro proprio per allontanarsi dalla sfera russa.
si continua con sta storia che è colpa della NATO ma non c’è niente di più sbagliato per leggere la situazione attuale.
Si vis pacem, para bellum.
D’accordo su tutto meno che all’ombra della Germania che in realtà è stata l’ultima a prendere decisioni importanti.
chi sta guidando le redini, duole dirlo perché militarmente e geopoliticamente sono dei completi incapaci, è la Francia, non a caso l’unica potenza europea con la bombetta nucleare
la Francia dove mette piede fa danno e devono arrivare gli altri a sistemare (si veda il Vietnam o il più recente Mali).
tra militari si dice che la prima cosa che montano sui carri armati francesi sono gli specchietti retrovisori… per vedere se il nemico li insegue durante la fuga![]()
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
C'ho la falla nel cervello
Nella mentalità russa sì, è proprio così come descritto...
La politica russa vede la NATO come invasore che si allarga verso Est con intenti minacciosi, con il proposito di una nuova Campagna di Russia.
Con una distorsione del genere si sente legittimata a compiere qualsiasi azione, come sta già facendo peraltro, e si sente dalla parte della ragione, e fornisce un ottimo strumento per la propaganda.
E qui abbiamo un altro fenomeno
13.35 – Yanukovic a Zelensky: “Firma accordo pace a ogni costo”
L'ex presidente filorusso dell'Ucraina, Viktor Yanukovic, in carica dal 2010 al 2014, si è rivolto al suo successore, Volodymyr Zelensky, chiedendogli di stringere un accordo di pace «a ogni costo». «Capisco benissimo che tu abbia molti “consulenti” ma tu sei obbligato personalmente a fermare lo spargimento di sangue e raggiungere un accordo di pace a ogni costo», ha detto Yanukovic nel suo appello, ripreso dalle agenzie russe. L'ex presidente, deposto da una protesta popolare in seguito alla marcia indietro sull'accordo di associazione con l'Unione Europea, ha affermato che «l’unica ragione per cui l’intera Ucraina» ha sostenuto Zelensky fu la sua promessa di «porre fine alla guerra in Ucraina». «Saresti potuto diventare un presidente di pace ma purtroppo non è accaduto», conclude Yanukovic.
Io davvero, ma una faccia tosta così...
Tra l'altro, vi ricordate qualche giorno fa, quando Lukashenko aveva detto che la Bielorussia non sarebbe mai entrata nel conflitto?
Ecco.
14.25 – Kiev: Bielorussia raggruppa truppe al confine
La Bielorussia ha raggruppato le proprie forze e ne ha schierate alcune sul confine ucraino vicino alla città di Brest e al villaggio di Aleksandrovka nella provincia di Gomel Oblast. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riporta il Kyiv Independent, ricordando che la Russia sta già usando il territorio bielorusso per muovere le proprie truppe verso l'Ucraina e lanciare missili.
Pensate a fare accordi con questi personaggi, che credibilità e garanzia formidabili.
Lou soulei nais per tuchi
E vogliamo parlare delle Alpi Occidentali? Una carneficina per prendere 20-30km oltre il confine, con centinaia di soldati congelati in giugno (giugno!), fermati da una banalissima nevicata tardiva? O la roboante Campagna di Grecia, che non solo l'esercito greco si è difeso, ma ha ricacciato quello italiano in Albania, e a momenti lo ributtava letteralmente a mare?
Ospitare le basi NATO mi va anche bene, purchè non siano gli italiani a doverle difendereSe no "ciaone" proprio.
Lou soulei nais per tuchi
14.45 – Moscow Times: migliaia di russi fuggono nelle ex Repubbliche sovietiche
In Georgia sono già 25 mila. Gli aerei per il Kirghizistan sono pieni. Erevan, la capitale dell'Armenia, viene ormai chiamata sui social «la piccola Costantinopoli», in riferimento all'ondata di emigrazione verso Istanbul negli anni venti del secolo scorso. Sono queste le strade scelte dalle migliaia di giovani russi contrari alla guerra che hanno deciso di lasciare il loro paese, racconta il Moscow Times. Con lo spazio aereo europeo chiuso, i biglietti aerei per Dubai o Istanbul alle stelle o introvabili, molti hanno scelto di partire per le ex repubbliche sovietiche.
Anche questo sarà sicuramente colpa della NATO
Non mi stupirebbe nascesse una sorta di "collettivo politico" russo "in esilio", formato da oppositori politici, intellettuali e dirigenti, in opposizione al regime di Putin. Alla cui guida non vedrei male Abramovich (l'avevo già pensato una settimana/dieci giorni fa)![]()
Lou soulei nais per tuchi
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