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  1. #6141
    Vento forte
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Le parole di Draghi sono state un po' rudi diciamo, ma rendono ahimè bene l'idea.
    Come ha detto qualcuno, l'embargo assoluto sul gas avrebbe conseguenze serie su diversi settori economici purtroppo.
    Ma temo che si sia lì, alternativa tra la pace e il condizionatore.
    Il punto è che si rischia di vivere un'estate campale (le estati non sono quelle di 50 anni fa, stare completamente senza aria condizionata è molto complicato vivere al giorno d'oggi) senza che ve ne sia un beneficio per la pace

    Un po' rudi? Direi totalmente inadeguate per un capo di Stato dato quello che è in gioco. E le proteste che si sono accese sono più che comprensibili.

    A parte che come dici anche tu già il "condizionatore" (e i ventilatori) sono un bel problema (se per sbaglio facesse un estate anche lontanamente simile al 2003 i morti si comincerebbero a contare a decine di migliaia ad esempio), ma poi cosa significa "fino ad ottobre siamo a posto"? E poi? Quale è la strategia di lungo periodo esattamente con una quota di gas importato quasi dimezzata? Tornare al 1950 o al 1920? Razionare l'energia facendola usare solo per due ore al giorno?

  2. #6142
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Russia: "Svezia e Finlandia nella Nato non sono minaccia"

    Una cosa la abbiamo ottenuta: la Russia ha esponenzialmente abbassato la cresta rispetto a solo un mese fa. Ora la Svezia e la Finlandia non rappresenterebbero una minaccia esistenziale per la Russia (ma come? E un mese fa?) da richiedere l’uso del nucleare in risposta, nemmeno le sanzioni.

  3. #6143
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Un po' rudi? Direi totalmente inadeguate per un capo di Stato dato quello che è in gioco. E le proteste che si sono accese sono più che comprensibili.

    A parte che come dici anche tu già il "condizionatore" (e i ventilatori) sono un bel problema (se per sbaglio facesse un estate anche lontanamente simile al 2003 i morti si comincerebbero a contare a decine di migliaia ad esempio), ma poi cosa significa "fino ad ottobre siamo a posto"? E poi? Quale è la strategia di lungo periodo esattamente con una quota di gas importato quasi dimezzata? Tornare al 1950 o al 1920? Razionare l'energia facendola usare solo per due ore al giorno?
    Il punto è capire se riusciremmo a reggere senza gas, pur tra mille difficoltà. Quanto dici sui condizionatori è vero, ma anche il loro uso non impedisce tante morti durante violenti ondate di caldo che ormai ci sono ogni estate, e il problema interesserebbe in ogni caso più i paesi non mediterranei dove queste ondate non capitano ogni anno, e dove comunque nemmeno c’è un largo uso dei condizionatori in realtà (quindi problema che nemmeno si pone).

    Dunque c’è solo da capire se ci sarebbero black out con gravi disagi che magari non impattano troppo sul PIL ma sulla popolazione certamente. Se questo scenario non fosse così tremendo si potrebbe anche fare questo embargo.

  4. #6144
    Burrasca forte L'avatar di naiva
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Fosse solo l’aria condiZionata..

    Qua tra un po’ ci fanno saltare tutti, altro che…

    Caro Gas e materie prime: chiude la Colussi di Assisi. Trecento a casa, vittime "della pace?"

    Sassuolo. Via ai primi stop alla produzione Sono a rischio 27mila lavoratori - Gazzetta di Modena Modena


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    Noi chiudiamo ,come azienda alimentare serve tanto vapore che prendiamo dai generatori che ovviamente vanno a gas.
    Mi sa tutte le aziende alimentari hanno le caldaie a gas .
    Parlare di aria condizionata che viene a mancare é proprio ridicolo,poi noi in azienda mai avuta.


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  5. #6145
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Cosa succederebbe in Italia se la Russia chiudesse il rubinetto del gas? A prevedere i possibili scenari il governo che li ha disegnati nel nuovo Documento di Economia e Finanza in cui, ovviamente causa guerra, il contesto economico è in netto peggioramento.Il primo scenario meno drammatico prevede una sostituzione, anche grazie al coordinamento europeo, di buona parte del gas russo da altre fonti. In tal caso però il prezzo del gas raddoppierebbe dai 100 euro a megawattora ai 200 euro tra novembre 2022 e febbraio 2023 e quello dell’elettricità da 250 a 379 euro. Ma il Pil, dice il governo nero su bianco, reggerebbe l’urto perdendo 0,8 punti quest’anno e 1,1 punti il prossimo, mentre l’inflazione salirebbe di 1,2 punti ora e 1,7 punti nel 2023, l’occupazione già dello 0,6 nel 2022 e 0,7 nel 2023.L’altro scenario prevede che l’Italia non riesca a sostituire il 18% del gas russo quest’anno e il 15% nel prossimo e allora si dovrebbe procedere al razionamento. In tale scenario, i prezzi di luce e gas salirebbero del 10% rispetto al primo scenario e il Pil crollerebbe del 2,3% quest’anno e dell’1,9% nel 2023. In altre parole recessione.“Noi sicuramente faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie, imprese, per preservare il potere d’acquisto dei salari, delle pensioni. Tutto quello che è necessario all’interno, naturalmente, di una cornice di decisioni europee, di equilibrio dei conti. La disponibilità del governo c’è ed è totale” afferma nella conferenza stampa del Consiglio dei ministri.
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  6. #6146
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
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    Complimenti all'idiota totale che ha deciso il primo titolo.
    Infatti dipendono dalla guerra, anzi dalle sanzioni sull'energia russa, gli attuali costi delle materie prime, giusto?
    Soliti deficienti e/o al soldo della propaganda russa. Più probabile "e".
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  7. #6147
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Eh no, Draghi ha detto che fino a ottobre non c'è problema (poi chi lo sa? Molto bene insomma....), quindi siamo a cavallo

    Siamo seri, il masochismo anche se per una buona causa non mi piace proprio e non credo sia una colpa.
    Più che altro paghiamo le conseguenze di un'insufficiente diversificazione delle fonti energetiche, ma di sicuro non si può rinunciare al 40% del gas importato così su due piedi e all'improvviso.

    Anzi, non capisco le posizioni a favore, detto il più onestamente possibile.
    Beh non c'è molto da capire in realtà.
    È una questione di libero mercato: si prezzano in modo diverso "i nostri valori".
    E d'altra parte in particolare noi italiani siamo pur sempre quelli di Franza o Spagna...

    Invece se vogliamo far finta di sembrare seri possiamo parlare di quanto sia pragmatico e non masochista restare legati mani e piedi alla fornitura di uno Stato canaglia, pagare quello che stiamo pagando e, tanto per aggiungere ulteriore ipocrisia, continuare a parlare di transizione verde e obiettivi di decarbonizzazione.
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  8. #6148
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    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Fosse solo l’aria condiZionata..

    Qua tra un po’ ci fanno saltare tutti, altro che…

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    Questo succede perché non stiamo facendo assolutamente niente per gestire la situazione, lasciando tutto al libero mercato. Al momento quei prezzi non dipendono da una effettiva scarsità, ma solo dell'incertezza futura.

    Il problema di fondo è che l'industria è molto più sensibile al prezzo del settore residenziale, le persone mugugnano per la bolletta ma generalmente non fanno niente per ridurre i consumi, le imprese invece se non ci stanno dentro coi costi chiudono. Io per tutto l'inverno ho patito il caldo a termosifoni spenti perché i vicini li tengono a palla, adesso per fortuna il riscaldamento centralizzato è spento ma a Marzo avevo più di 23 gradi in casa. Al lavoro ci sono stanze che sembrano serre tropicali, mentre io che ho la stanza più fredda di tutto il palazzo non accendo più e anche prima lo facevo per poche ore al giorno.

    Un banale decreto per anticipare la chiusura del riscaldamento farebbe risparmiare parecchio gas, ma non lo hanno fatto, probabilmente per timori di ripercussioni politiche (e qui forse la frase sui condizionatori è mirata anche agli alleati oltre che alla popolazione).

  9. #6149
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    C'è poi da capire in che modo potrebbe essere razionata l'energia. Parlate di aria condizionata, ma in che modo ne verrebbe controllato l'uso? L'energia si usa anche per un sacco di cose molto più basici, tipo i frigoriferi. E poi le aziende con i macchinari potranno usare l'energia per lavorare ma non per gli usi non necessari (tipo aria condizionata)?
    Mah, la vedo abbastanza impossibile da gestire

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  10. #6150
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Questo succede perché non stiamo facendo assolutamente niente per gestire la situazione, lasciando tutto al libero mercato. Al momento quei prezzi non dipendono da una effettiva scarsità, ma solo dell'incertezza futura.

    Il problema di fondo è che l'industria è molto più sensibile al prezzo del settore residenziale, le persone mugugnano per la bolletta ma generalmente non fanno niente per ridurre i consumi, le imprese invece se non ci stanno dentro coi costi chiudono. Io per tutto l'inverno ho patito il caldo a termosifoni spenti perché i vicini li tengono a palla, adesso per fortuna il riscaldamento centralizzato è spento ma a Marzo avevo più di 23 gradi in casa. Al lavoro ci sono stanze che sembrano serre tropicali, mentre io che ho la stanza più fredda di tutto il palazzo non accendo più e anche prima lo facevo per poche ore al giorno.

    Un banale decreto per anticipare la chiusura del riscaldamento farebbe risparmiare parecchio gas, ma non lo hanno fatto, probabilmente per timori di ripercussioni politiche (e qui forse la frase sui condizionatori è mirata anche agli alleati oltre che alla popolazione).
    Si sa la % di consumo gas industriale e % domestica?


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