Questo è assolutamente vero.
Puoi bombardare finchè vuoi ma finchè là ci saranno soldi e ideologia e qui disperazione e ideologia, sarà l'ideologia a fare da collegamento e non c'è bomba che tenga per eliminarla.
L'unica è eliminare il terreno fertile da noi (disperazione) e i soldi che sostengono l'Isis. Non mi pare di aver ancora sentito parlare di entrambi, da parte dei governi
Le risposte le sai anche tu.
1) Perche' aiutare questi disperati qui e' molto difficile e a lungo termine. Nel breve termine vuol dire perdere le elezioni e dare l'Europa in mano a gente che riflette decisamente poco il livello culturale che abbiamo raggiunto in millenni di lotte.
2) Perche' i Sauditi e i Qatari ci fanno comodo finche' non abbiamo una alternativa al petrolio. E, anche se più' direttamente agli USA che a noi, fa comodo anche la Turchia, perché tenere in mano la nazione che lega noi a loro e' una preda troppo succulenta perché gli USA se la lascino scappare.
#NousAvonsDéjàGagné
Investire risorse enormi in ricerca e sviluppo per liberarsi dalla dipendenza dal petrolio potrebbe essere un primo passo. Il collegamento è molto più immediato di quanto potrebbe sembrare a prima vista; chiaramente non è una cosa che si possa fare dall'oggi al domani. Nel mentre, tapparsi il naso e scegliere il male minore (Russia e Iran - quest'ultimo peraltro non durerà ancora troppo a lungo nella sua forma governativa attuale - oltre a fornitori più sicuri come l'Azerbaijan) potrebbe essere una soluzione tampone.
E' molto dura. Perche' anche quelli laici di sinistra in Turchia sono nazionalisti. E' il lato negativo della vittoria di Mustafa Kemal Ataturk. Probabilmente l'unico lato negativo, ma e' ben presente. Le frasi che girano (e una donna curda ce l'ho pure in famiglia) sono le solite: "sí ok, fai le tue scuole, fai quello che vuoi, pero' devi parlare turco e dire di essere di nazionalità turca". Tra l'altro, la cosa assurda, e' che molti curdi hanno combattuto al fianco dei turchi per la nascita di quella che ora chiamiamo Turchia.
Come Jadan ha scritto qualche tempo fa con la sua solita efficacia, non pensiamo che i curdi siano sempre stati vittime come lo sono ora. Ma dire che ora non sono vittime e' altrettanto fuori luogo.
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#NousAvonsDéjàGagné
Un insegnante di una scuola ebraica di Marsiglia è stato accoltellato da tre uomini: è quanto riferisce il prefetto di zona citato da France Info.
Il prof di storia di una scuola ebraica accoltellato da tre uomini a Marsiglia è soltanto ferito e la sua vita non è in pericolo: è quanto ha riferito il prefetto di zona citato da France Info. Gli aggressori, precisano fonti di polizia, gli hanno rivolto insulti antisemiti.
Uno dei tre aggressori del professore di una scuola ebraica di Marsiglia "aveva una maglietta" dell'Isis. Lo riferisce la polizia citata dai media francesi. I tre, si aggiunge, erano a bordo di due scooter. Hanno prima insultato e minacciato il docente, poi lo hanno accoltellato.
Mare e spiagge i miei incubi peggiori
Winter Forever
Ecco, questo esempio c'entra proprio come i cavoli a merenda
Il massacro tra Hutu e Tutsi non ha proprio niente a che vedere con la religione. E' puro e semplice odio fra tribù.
A titolo di esempio, uno dei miei più cari amici è metà cuneese e metà senegalese. Il villaggio e alcuni vicini tempo fa sono stati attaccati da altri villaggi perchè si era sparsa la voce che qualcuno aveva fatto il malocchio ad una ragazza di questi altri villaggi. Da una ridicola scintilla si era ingigantito il tutto e nel giro di qualche mese era nato proprio un odio "etnico", fra due tribù, sfociato in veri e propri scontri.
La religione c'entra proprio niente..
Lou soulei nais per tuchi
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