I prodromi di certe devianze dell' islam radicale sono ben antecedenti all' 09/11.
L' Algeria degli anni '90 (e fin ben oltre il 200) ne è stata la deflagrazione su vasta scala e, a tutt' oggi, il più sanguinoso esempio:
Gruppo Islamico Armato - Wikipedia
Poi si sono avute le problematiche somale, con allargamento a Tanzania e Kenia (gli attentati sotto la presidenza Clinton, del 1997). Ora, giusto per chi dice che il problema erano i Bush, non mi pare proprio che il primo interesse di Clinton fosse l' espansionismo a mezzo "guerra di civiltà" come i Tories americani hanno sempre spacciato le loro campagne petroespansionistiche.
Non non siamo pragmatici, ma se continuiamo a far finta che questi soggetti, pochi o tanti che siano, in cifre relative o assolute, godono di strutture logisticamente organizzate con i soldi di chi ha fatto del fanatismo la propria ragione di vita, e che i suddetti fanatici finanziatori siano persone potentissime, oltrechè ancorati ad ideologie gravemente lesive della pacifica convivenza, non si va da nessuna parte.
Insomma, per me che "dentro" ci sono vissuto abbastanza, continuare a sentire tutta questa autofustigazione occidentale, mentre "dall' altra parte", anche da parte dei cosidetti moderati ho sentito rispondere SISTEMATICAMENTE "sì, però...." nei casi migliori, mi da tanto l' aria di eterna debolezza travestita da "superiorità culturale indotta dalle conquiste post-illuministiche", che in realtà si rivela essere, agli occhi di chi sta dall' altra parte, nient' altro che debolezza. E forse (anzi, per me, senza dubbio) lo É.![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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