Eh la mad...., manca solo più un "moriremo tutti!"
Posso dire che non prenderei come oro colato quel che dice Burioni? Dal "praticamente un raffreddore" al "non è un raffreddore ma nemmeno la peste" del 27 febbraio alle frasi apocalittiche di questi giorni. Magari il suo intento è quello di far sì che non venga sottovalutato (lodevole), però...
Non voglio fare l'ottimista perchè non lo sono, ma le procedure per la creazione e l'uso dei vaccini - e relative tempistiche di sperimentazione su animali e uomo - non le ha decise Dio in persona: sono regole stabilite da umani, che possono essere modificate. E sono sicuro che in caso di emergenza si modificheranno eccome, e magari si dimezzeranno i tempi di sperimentazione. Non dico che sia sicuro eh, però probabilmente verrà valutato il male minore tra il rischio di un vaccino poco efficace e una Terra con milioni di morti..
Lou soulei nais per tuchi
concordo pienamente con te. anzi, è uno di quelli che andrebbe messo alla pubblica gogna per aver sminuito
PS: in realtà ci confondiamo entrambi, Burioni sosteneva da subito il contrario lottando contro la tizia del laboratorio del Sacco, che era lei a dire che fosse una banale influenza.
Ultima modifica di jack9; 12/03/2020 alle 23:11
Si vis pacem, para bellum.
solo tu credi ai dati dei tedeschi.
pensa due volte a sputare nel piatto dove stai mangiando, perché quel "piatto" potrebbe essere quello che ti salva la vita. Soprattutto in questi momenti.
PS: e impara anche di argomentare un pelo meglio le tue ipotesi, perché se prendi come esempio il dato SPUDORATAMENTE più basso, significa già di base che la tua ipotesi ha qualcosa di radicalmente sbagliato.
Si vis pacem, para bellum.
Ha fatto l'esempio dell'epatite C, ti ammali, guarisci ma la puoi ribeccare il giorno dopo. Non lo sappiamo ad oggi. Serviranno dei tempi per vedere gli effetti sulle persone già colpite.
Comunque se vi guardate il video vedrete che non ha parlato di fine del mondo, anzi esponeva le cose per quello che sono, con un aria a tratti di ottimismo.
Qualche considerazione sui sintomi: fonte certa, amico medico che sta in un ospedale del centronord italia, non entro nei dettagli.
Un collega accusa febbre leggera e per precauzione va in isolamento a casa. Dopo un paio di giorni con febbre leggera dalla mattina alla sera passa a difficoltà respiratorie e velocemente va in terapia intensiva. Da diversi giorni sta li anche se oggi ha avuto un leggero miglioramento. Ricollego questa dinamica alle tante ambulanze che in molti qui hanno raccontato. Si peggiora velocemente anche dalle situazioni apparentemente gestibili a casa.
Evidentemente in un numero limitato di casi ma succede.
Per quanto riguarda la Lombardia, beh i numeri sono parziali.
Gente che sta sul fronte, quello pesante, intendo Alzano e aree limitrofe, dichiara che stanno in casa, in caso di sintomi e anche palesi, nessuno va a far tamponi.
Solo se ti aggravi e giungi in ospedale, passi per il tampone.
Quindi per il momento dalla provincia di Bergamo, i nuovi casi sono per lo più i nuovi ricoveri. Quelli che stanno a casa, non sanno neppure se è influenza o virus.
anche a Piazza Pulita parlavano di un'orario prestabilito, un paio di ore dalle 18 di follia in cui TUTTI peggioravano e venivano portati d'urgenza in TI per essere intubati.
questa cosa l'ha confermata anche Riva di Bergamo, non si sa bene come e perché ma attorno alle 18 TUTTI I GIORNI il delirio. vedrete poi quando pubblicheranno i video della trasmissione.
Si vis pacem, para bellum.
Di nuovo
Qui non si crepa nè più ne meno che altrove.
Semplicemente vengono sottoposti a tampone solo ed esclusivamente casi già gravi.
100 persone: 97 stanno bene, 3 stanno male, malissimo. Sottoposti al tampone esclusivamente quei 3: 1 negativo, 2 positivi, e uno di questi due muore.
Mortalità? 50%.
Ma non sai nulla degli altri 97: se sono tutti infetti, tutti sani, tutti malati ma con sintomi lievi, alcuni già immuni, o altro. In pratica, non vengono fatti rientrare nel campione.
Non abbiamo un denominatore per questa pandemia in corso, è inutile, ogni discorso a riguardo è puramente teorico.
Quello che è chiaro è l'infettività: colpisce in fretta, e molte molte persone, e molte molte persone vuol dire per forza molti casi gravi e molti morti. Ma se conosciamo bene il numero dei casi gravi e dei morti, non conosciamo il numero delle "molte persone" infette.
Potessimo "tamponare" tutti i 60.000.000 di italiani a tappeto otterremo sicuramente una mortalità più alta di Paesi come la Cina (ma non esageratamente più alta) per il semplice fatto che
a) siamo un popolo di anziani (e dunque, visto che la probabilità di sviluppare patologie aumenta con l'età, anche di malati)
b) siamo un popolo di malati con patologie "banali" che teniamo sotto controllo con farmaci ormai così comuni e diffusi da considerarci sani
Entrano poi in gioco anche cause ambientali (clima, inquinamento, che però ora sono difficili da quantificare e considerare) e fattori "casuali" , ad esempio eventuale contagio in una bocciofila, o in un centro anziani, o in una casa di riposo: con questi numeri una cosa del genere può fare la differenza.
Lou soulei nais per tuchi
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