Nuovo Virus Cinese

[Simotgl]

L'emergenza grossa è all'Ospedale di Perugia ed in generale nella provincia di Perugia.
Qui sull'Appennino ci salviamo, ma la zona più occidentale è localmente messa parecchio male.

Comunque spero funzioni la differenziazione delle zone rosse per comuni, un altro passaggio in rossa lo reggerei malino.

Infatti corrisponde anche all'andamento nei comuni limitrofi dell'Appennino della Prov di PU con la Prov di Perugia.
Incidenza bassa se non nulla e contagi in netto calo.

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[burian br]

Infatti corrisponde anche all'andamento nei comuni limitrofi dell'Appennino della Prov di PU con la Prov di Perugia.
Incidenza bassa se non nulla e contagi in netto calo.

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Puoi ripostare la mappa dell'incidenza nell'ultima settimana secondo il nuovo link di Paolo Spada?

[Porano444]

Ma su Umbria?
Dashboard COVID-19 Regione Umbria
Scorri.
Si può vedere incidenza settimana comune per comune.
Ieri il perugino era a 560 contagi settimana per 100000 abitanti.
Terni 70
Orvieto 3

[Simotgl]

che poi, se Pfizer e Moderna rilasciassero l'autorizzazione (guadagnandone, ci mancherebbe) per la produzione in altri paesi, il tutto si risolverebbe più in fretta. Ok i tempi di adeguamento degli impianti, ok tutto, ma non penso possa essere peggio di così e mi rifiuto di credere che adesso facciano fatica a stare al passo del 70% della richiesta da accordi mentre tra due mesi no.
Ma sono certo che ci siano dietro interessi economici tali per cui non sia fattibile... Quante case farmaceutiche hanno impianti per la produzione di vaccini? secondo me moltissime, pretendere che in due da sole coi loro impianti coprano il fabbisogno mondiale (occidentale...) di vaccini è un po' troppo. più si distribuisce il compito, e meglio è, ma purtroppo penso sia impossibile.

Io ho sentito a riguardo a Radio Uno qualche giorno fa, intervenire durante un dibattito sul vaccino e soprattutto sul vaccino per le nazioni/aree meno sviluppate, un componente di un organo tipo l'OMS (ma faccio per rendere il senso, comunque un istituzione mondiale che si occupa di sanità e diritti a livello mondiale) che citava l'esistenza di un accordo internazionale ("xxxx-pact" qualcosa) che prevede in casi di pandemie (o altri tipi di emergenze sanitarie) una specie di obbligatorietà di contribuzione ad un fondo comune da parte di tutti gli stati del mondo. Fondo indirizzato unicamente all'acquisto delle dosi di medicinali o vaccini per sopperire alle mancanze economiche degli stati del 3o mondo.
E spiegava che tutto ciò sta comunque avvenendo, cioè non seppur "in silenzio" tutto ciò sta avvenendo come da accordi, poiché è nell'interesse di ogni nazione che una pandemia finisca anche dall'altra parte del mondo, così da poter aprire "in sicurezza" da e verso l'estero una volta quasi sconfitta la pandemia nel proprio territorio.

Riuscite a trovare questa specie di regolamentazione?
Sarei curioso di capirne i termini.

[Simotgl]

Puoi ripostare la mappa dell'incidenza nell'ultima settimana secondo il nuovo link di Paolo Spada?

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A proposito, ho ritrovato un vecchio screenshot del 23/10/2020...guardate come eravamo messi con i nuovi positivi negli ultimi 3gg....

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[Icebergo]

Trovo preoccupante la situazione a Brescia.

Nonostante l'immunizzazione parziale causa prima ondata violentissima, nonostante le zone arancioni e rosse da mesi, da inizio 2021 la curva dei contagi anzichè appiattirsi ha aumentato la pendenza:
brescia.PNG

Delle province confinanti solo Mantova/Trento mostrano un andamento del genere.

Ci sono focolai estesi in provincia: A Corzano il 10% della popolazione ha il Covid - Giornale di brescia

L'unico dato confortante è dato dal carico sui pronto soccorso:
brescia2.PNG

il fatto è che adesso, con una base di contagi pronta a esplodere nell'esponenziale, in zona gialla si va al bar, al ristorante, ecc.

[Gangi]

Trovo preoccupante la situazione a Brescia.

Nonostante l'immunizzazione parziale causa prima ondata violentissima, nonostante le zone arancioni e rosse da mesi, da inizio 2021 la curva dei contagi anzichè appiattirsi ha aumentato la pendenza:
brescia.PNG

Delle province confinanti solo mantova mostra un andamento del genere.

Ci sono focolai estesi in provincia: A Corzano il 10% della popolazione ha il Covid - Giornale di brescia

L'unico dato confortante è dato dal carico sui pronto soccorso:
brescia2.PNG

il fatto è che adesso, con una base di contagi pronta a esplodere nell'esponenziale, in zona gialla si va al bar, al ristorante, ecc.

Infatti da metà mese mi trasferirò a Brescia...così per non stare mai tranquilli.

[burian br]

Trovo preoccupante la situazione a Brescia.

Nonostante l'immunizzazione parziale causa prima ondata violentissima, nonostante le zone arancioni e rosse da mesi, da inizio 2021 la curva dei contagi anzichè appiattirsi ha aumentato la pendenza:
brescia.PNG

Delle province confinanti solo Mantova/Trento mostrano un andamento del genere.

Ci sono focolai estesi in provincia: A Corzano il 10% della popolazione ha il Covid - Giornale di brescia

L'unico dato confortante è dato dal carico sui pronto soccorso:
brescia2.PNG

il fatto è che adesso, con una base di contagi pronta a esplodere nell'esponenziale, in zona gialla si va al bar, al ristorante, ecc.

Può darsi che il fatto che a Brescia sia ripartito tutto così in fretta sia un segnale indiretto che circola in maniera predominante la variante inglese, chissà.

[Simotgl]

Il consueto report da Lab24 Sole24Ore, sempre interessante :

Sembra al momento riassorbito l’incremento dei nuovi casi registrato, nella settimana mobile, a cavallo del fine settimana. I numeri puntano per ora a una stabilizzazione del contagio, su valori quasi tripli (12.100 positivi di media giornaliera nel periodo 27 gennaio 2021 - 2 febbraio 2021) rispetto a quelli necessari (media 4.311) per riprendere il tracciamento sul territorio e contenere il virus come accaduto prima dell’estate.
Gli effetti dell’Italia in zona rossa hanno avuto una ricaduta evidente nella settimana 16-22 gennaio (nuovi casi in calo del 22,0% sulla precedente) ma i primi allentamenti dopo le festività hanno portato a una riduzione molto meno sensibile (-2,3%) già nel corso della settimana seguente (23-29 gennaio). Non è possibile valutare quanto abbia influito sul calo dei positivi rilevati la decisione di accettare nel conteggio dei test totali anche i tamponi rapidi: che fotografano l’epidemia in modo diverso da quelli molecolari e che, per la tipologia di popolazione a cui vengono praticati, rilevano un numero assai basso di infezioni. A titolo di esempio prendiamo la Regione che ne effettua di più, il Veneto: alla data del 2 febbraio solo 1.466 positivi su 438.254 test rapidi eseguiti dal 15 gennaio (lo 0,3%) quando il rapporto dei positivi sui test totali oscilla a livello nazionale, nello stesso periodo, tra il 4 e il 6%.

Un aspetto che tratteremo in modo approfondito nell’analisi settimanale dei prossimi giorni. Una prima tendenza alla stabilizzazione si nota anche in relazione al numero dei nuovi ingressi in terapia intensiva: 897 nel periodo mobile 27 gennaio 2020 - 2 febbraio 2021, contro i 971 della settimana epidemiologica 23-29 gennaio (-7,6%). Molto lenta la riduzione dei decessi: 2.922 nel periodo mobile 27 gennaio 2020 - 2 febbraio 2021contro 3.184 della settimana epidemiologica 23-29 gennaio (-8,2%).

Il passaggio in zona gialla dell’80% del Paese, in termini di popolazione residente, potrebbe comportare un’inversione di tendenza (al rialzo) nei numeri del contagio già nella seconda metà del mese di febbraio, con effetti più visibili nell’ultima decade. Come già in passato il vero problema sarà fotografare correttamente l’epidemia, cosa che i test rapidi non fanno con la stessa efficacia dei tamponi molecolari. Potremmo quindi rivivere una situazione analoga alla seconda metà dello scorso dicembre: con una ripresa dell’infezione non rilevata a causa del basso numero di test (che addirittura mostravano una riduzione del contagio) ma riflessa a distanza di tempo dal numero delle terapie intensive e dei decessi. (M.T.I.)

[nago]

Può darsi che il fatto che a Brescia sia ripartito tutto così in fretta sia un segnale indiretto che circola in maniera predominante la variante inglese, chissà.

Covid, a Corzano 100 contagi in pochi giorni: focolaio per la variante inglese- Corriere.it