
Originariamente Scritto da
snowaholic
È retorica spicciola e anche piuttosto stupida invece, come se avessi detto negli anni 70 "se tutti avessero lavatrice e lavastoviglie l'energia non basterebbe!".
La produzione di energia elettrica e la capacità della rete dipendono dalla domanda di energia, se c'è la domanda che giustifica l'investimento viene realizzata, altrimenti no. La grossa differenza tra la domanda di condizionatori e quella delle auto elettriche è che una diventa problematica solo in condizioni eccezionali, l'altra c'è sempre, quindi l'investimento per soddisfare il fabbisogno dell'auto elettrica sarà redditizio perché il maggiore consumo è spalmato su tutto l'anno, quello per evitare che salti la corrente durante il una ondata di calore in concomitanza con una siccità che capita una volta ogni 10-20 anni no.
Negli ultimi 20 anni i consumi di energia non sono aumentati, è cambiata la loro distribuzione nel tempo con un aumento drastico dei picchi improvvisi e difficili da gestire. Avresti dovuto potenziare la rete mentre la quantità di energia che riuscivi a vendere diminuiva, economicamente sarebbe stato un investimento in perdita.
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Le auto elettriche da questo punto di vista invece potrebbero anche aiutare la stabilità della rete, perché vai ad aggiungere una fonte di consumo relativamente stabile e con domanda flessibile (nella maggior parte dei casi non la ricarichi tutti i giorni e le ricariche possono essere pianificate in modo da ricadere nei momenti di minore domanda, si potrebbero dare anche incentivi in tal senso) e in estate il consumo dei grandi centri urbani tenderebbe a scendere con il numero di persone. Di conseguenza se investi per potenziare la rete che dovrà sopportare un maggiore carico nel periodo invernale avrai anche una maggiore stabilità in quello estivo, non ha niente a che vedere con la problematica dei condizionatori che appunto consiste nel creare picchi enormi in un contesto di calo generalizzato dei consumi.
La maggior parte dei blackout comunque non dipende dalla disponibilità dell'energia, ma dalla rete che va in sovraccarico a livello locale, un problema quindi di distribuzione e non di produzione.
Tirare in ballo l'auto elettrica nei discorsi sul blackout durante le ondate di calore non ha senso, ci sono problematiche serie che è giusto affrontare ma altre sono soltanto terrorismo, non so da dove venga il tuo furore anti-elettrico ma ti stai aggrappando a qualunque scusa più o meno pretestuosa.
La domanda di energia elettrica in prospettiva sicuramente aumenterà, ma ci anche sono margini enormi di riduzione dei consumi grazie ai miglioramenti di efficienza che ho avuto modo di verificare personalmente: mi sono trasferito da poco in una casa grande il doppio, con tutti elettrodomestici nuovi ma togliendo completamente l'utenza del metano, quindi con piano cottura a induzione al posto del fornello a gas e scaldabagno elettrico a pompa di calore.
Ebbene, nonostante questi mesi roventi con uso intensivo di condizionatore il consumo di energia elettrica nel bimestre maggio-giugno è sceso quasi del 20% rispetto a marzo-aprile, quindi migliorando l'efficienza energetica ho potuto aggiungere fornello, acqua calda e condizionatori senza aumentare i consumi di energia elettrica.
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