
Originariamente Scritto da
Friedrich 91
Sono d'accordissimo, ma il problema è anche che i tirocini di 6 mesi pagati in modo indegno (io ne avevo fatto uno appena laureato a Milano, pagato la bellezza di 750 Euro al mese...a Milano ripeto, dove con 750 Euro al mese se ci arrivi a coprire l'affitto è già grasso che cola.. roba che se non mi aiutavano i miei addio) al seguito dei quali l'assunzione a tempo indeterminato è un miraggio, sono finanziati con soldi delle regioni.
E questa la considero una plateale stupidità, o meglio, molto probabilmente l'ennesima pia intenzione di cui è lastricata la strada per l'inferno.
Il meccanismo che si genera non è infatti quello per cui l'azienda forma il personale per 6 mesi e poi lo fa entrare "bene" in azienda, bensì quello per cui l'azienda pensa: mi serve uno per coprire il buco? Paga la regione per 6 mesi? Ciapa su e porta a cà. Poi tanto tra 6 mesi gli diamo i più cordiali saluti e arrivederci. Meccanismo perverso a livelli folli purtroppo, sono sempre dell'idea e sempre rimarrò che con più la politica interviene tramite le c.d. leggi "ad hoc" nel mercato del lavoro e più fa danni, soprattutto per quanto concerne il precariato.
L'idea del salario minimo, di cui si parla molto ultimamente, non serve a nulla se non si flessibilizza bene il mercato in entrata e in uscita (assunzioni e licenziamenti): rischia solo di creare disoccupazione per chi ha un salario "di mercato" al di sotto di quello minimo.
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