Piuttosto facile: i gay sono sempre esistiti, ergo sono elemento fisso della specie.
Eh? Ma quale definizione? Quella che vuoi fare tu a tuo uso e consumo?Che poi ci sia una piccola % della popolazione mondiale che sfugge a questa regole non credo che influisca sulla definizione del genere umano.
Ma allora la piccola percentuale di affetti dalla sindrome di Down non caratterizza la specie umana come elemento fisso percentualmente stabile? Quando li sterminiamo tutti in quanto contro-natura? Ma ti rendi conto della gravità inaudita di ciò che dici e delle sue conseguenze?![]()
In natura domina la diversità. La Chiesa e chi la segue metta da parte un simile richiamo quando ha ben altri scopi. Dica chiaramente cosa vuole e perchè.
Questa è la migliore di tutte. Migliaia di anni di storia per stabilire un valore alla tutela delle minoranze, e li buttiamo via pur di non permettere agli odiati culattoni di avere un qualche diritto.I gay non vengono discriminati, e solo che attualmente le loro unioni non vengono riconosciute legalmente come famiglia, ma non per un capriccio religioso, ma perchè gran parte della nostra società non le riconosce come tali (che piaccia o no).
Sono senza parole.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Come se fosse antani...
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''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Scusami ma i tuoi esempi non calzano minimamente con la discussione che abbiamo intrapreso!
Non puoi paragonare l'evoluzione dell'abbigliamento umano (inteso in senso tecnologico) all'evoluzione della specie umana.
Anche perchè nel secondo caso troverai sempre una costante che non è mai stata messa in discussione e cioè la famiglia e la procreazione.
Single (e pure il Papa), gay, pedofili (come citato da qualcun'altro) ecc. hanno sempre fatto parte del genere umano ma non hanno mai contribuito all'evoluzione della specie.
Fisicamente, socialmente e intellettivamente (è importante anche la differenza uomo-donna sotto questo aspetto) l'uomo è eterosessuale, che poi ci sia una piccola % che non rientra in questa categoria, mi dispiace ma non basta per darne una definizione diversa!
Per le coppie di fatto vedi risposta precedente.
Secondo me il problema dei PACS-DICO ecc. è solo capire se la società le ritiene un minaccia o un ulteriore forma di tutela per una piccola parte di essa.
Personalmente se dovessi ritenere le unioni di fatto (o di comodo) non dannose per la società non avrei problemi ad accettarle!
Comunque, chi dimostra un pò di livore in questi temi mi sa che sei tu, unisci alle tue opinioni dei giudizi (se non offese) sulle opinioni altrui.
Io mi limito a spiegare le mie opinioni e non sento la necessità di esprimermi sulle tue (non vale solo per te e non penso che tu lo faccia in malafede)
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Se ti riferisci a me, non ho detto questo. Ho detto che secondo me essere gay non è un comportamento contro natura, esattamente come non lo è essere attratto dalle donne senza volersi sposare, o preferire di rimanere single per scelta, o decidere di avere mille mogli: tutto questo fa parte della natura umana, da sempre. L'uomo, infatti, è per natura dotato di intelletto, prova sentimenti, quindi decide con chi accoppiarsi sulla base delle proprie attitudini sessuali/edonistiche e non per istinto di sopravvivenza. Insomma, sfugge alle regole del puro e semplice meccanismo di accoppiamento finalizzato alla riproduzione, che domina gli altri animali. Aggiungo che secondo me, in questo momento storico, il pianeta Terra farebbe meglio ad auspicare che la razza umana NON proliferasse troppo (per una serie di ragioni già elencate qualche post fa), ma al contrario cercasse di contenere lo tsunami demografico che ci sta interessando da un cinquantennio. Ergo: ben vengano le forme moderne di famiglia, o se non ti piace utilizzare questo termine, ben vengano forme nuove ed atipiche di vivere associato, specie se tamponano l'aumento della popolazione terrestre. Chiunque abbia studiato le regole basilari della demografia sa che quanto più un paese è moderno, tanto più calano le nascite (il famoso discorso della piramide demografica nei paesi del terzo mondo, e del fungo nei paesi occidentali)... Insomma, sembra esserci un legame tra benessere e calo delle nascite, perchè per qualche ragione arcana l'uomo che sta bene tende a riprodursi di meno. E meno male, dico io, altrimenti fra cent'anni, in inverno andremo al mare anzichè a sciare. Per molti questo voler accettare il fatto che si facciano meno figli è un male, perchè pensano al discorso di una società che invecchia eccetera... per me no: è un bene, perchè per me l'immigrazione che rimpiazza il nostro calo delle nascite è un valore aggiunto, non un problema della nostra società. Che cambi, io sono giusto felice. Quindi ribadisco: basta pistolotti sulla famiglia tradizionale, basta i discorsi su Dio-la-Patria-e-la-Famiglia da libro Cuore, ben vengano i single, ben vengano le coppie gay e le unioni che portano meno figli. Ripeto: io sono un progressista aperto ai cambiamenti, mi va strabene che l'aumento della popolazione avvenga grazie agli immigrati, me ne sbatto di perdere l'identità nazionale come la intendevano i miei nonni, auspico cambiamenti finalizzati al miglioramento delle condizioni effettive delle persone a livello globale. Ok?
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Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Passi la procreazione, ma la famiglia è un contratto.
Ce lo siamo inventati noi una volta raggiunto il sufficiente "stadio evolutivo sociale".
Chissà ... se scopriamo che Copernico, Newton o Einstein erano gay questa affermazione ha ancora senso oppure no?
Siamo d'accordo sulla conclusione: se uno è gay non è sufficiente per dire che non appartiene alla specie umana.
Insisto ... Visto che la coppia gay continuerà ad esistere ed essere tale spiegami come un contratto in cui c'è scritto che "voi 2 siete una coppia di fatto", gay nella fattispecie, possa essere dannoso per la società.
La società è fatta di tanti singoli.
Esci dal mucchio e spara la tua opinione: tu ritieni l'esistenza di un contratto che regoli una coppia gay un danno per la società?
Tu ritieni che sia più dannosa l'esistenza di tale tipo di contratto o il malumore crescente che una discriminazione di fatto alla lunga può portare?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E dove sta scritto che la famiglia, così come la intendi tu, non è mai stata messa in discussione? Innanzi tutto la storia, la scienza e l'antropologia ci insegnano che la famiglia non è finalizzata alla procreazione: guarda gli animali, molti si montano e good-bye. Per quanto riguarda noi esseri umani, a seconda del tempo e dello spazio ci sono esempi di cellule-base della società completamente diverse: famiglie patriarcali, matriarcali, estese, poligamia, monogamia, coppie moderne, etc. Nell'Odissea Achille si è incazzato come un ninja e ha messo a ferro e fuoco mezzo mondo perchè gli avevano ammazzato il suo compagno (di letto, mica di tresette) Patroclo. La famiglia tradizionale è un'invenzione cristiana.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Gli etero sono + dei gay perchè è naturale che sia così e per fortuna aggiungo!
I gay non hanno un diritto di famiglia perchè attualmente questa società non ritiene le loro unioni = alla famiglia naturale.
Se la legge cambia non sarà perchè è cambiata la natura umana, ma perchè la collettività non vedrà in loro una minaccia e vorrà far vivere meglio una minoranza di essa.
Beh comoda questa cosa, voglio dei diritti ma i doveri li lascio a quei deficienti che si sposano!E quindi? Significa che non devono avere nessun diritto/dovere?
E che differenza ci sarebbe rispetto al matrimonio?Certo che sì; ovviamente se la legge che regolamenta è fatta come deve essere fatta.
Ma si suppone che la "correttezza" della legge sia un ipotesi reale.
La tensione deriva da una incertezza di rapporti che potrebbe nuocere alla società!Invece avere degli emarginati non ne crea.
Lo dice la storia.
Lo ripeto per l'ultima volta, la società si muove non contro il proprio interesse, se le unioni tra gay verranno ritenute non dannose per essa farà quello che è stato fatto altrove, ma non per questo in Olanda (lì ci sono i matrimoni gay vero?E quindi? Gran menata per arrivare a dire che le coppie gay devono essere in qualche modo tutelate?
Veramente eravamo partiti da un presupposto teorizzato da alcuni che afferma che tutelare legalmente unioni gay significa distruggere la famiglia "naturale" che è ciò che io affermo essere una immane stronzata per una ragione molto semplice: la coppia gay continuerà ad esistere ed essere tale con e senza tutele legali; mi si spieghi come aggiungere alcune tutele leda la famiglia tradizionale.
Perchè se il problema non è la forma di tutela (perchè è OVVIO che non può esserlo) l'unica soluzione è piantarla di fare gli ipocriti e dire che i gay devono bruciare sul rogo (figurato).
Infatti non è nessuna teoria; è un paradosso che ho volutamente introdotto partendo dal presupposto che è la natura che comanda su tutto: visto che il mondo è chiaramente sovrappopolato (e lo sarà ancora di più in futuro) se è la natura a gestire il proprio equilibrio mi sa che bisognerà cominciare a prenderla in considerazione.) hanno riscritto la definizione di famiglia naturale.
A quanto paredai tuoi discorsi non è la natura che comanda ma l'uomo e le sue esigenze.
PS Perdono Claudio ma non ne riesco + ad uscire!
Ma Figurati...
Ormai siete in un Loop di quotes Multipli...vi quotate ogni periodo, non ne
uscirete più, è una Tossicodipendenza! (Ma il tuo interlocutore assai
più di te, li Usa...)
Fra un po' vi quoterete anche le virgole..... è una Lotta senza esclusuione di
Colpi...![]()
Cl.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Ci sono due grossissimi problemi che rendono difficile l'accettazione dell'omosessualità socialmente,e sono a livello individuale la introspezione e il riconoscimento che non siamo del tutto definiti e che esiste una parte omosessuale od omofilica della nostra personalità,e a livello dei grandi gruppi,metti l'esercito,la constatazione che gli omosessuali esistono e "sono tra noi" ,e che in certi casi anzi queste grandi organizzazioni si BASANO su un certo tipo di amicizia virile,magari non tradotta in gesti eclatanti,ma che cementa il gruppo in maniera impareggiabile...la Chiesa si rende conto benissimo,vista l'enorme esperienza che ha col Popolo di Dio,che spiegare tutte queste cose è un'impresa immane,e ci vuole chi sa quanto tempo.
Poi,il Cardinal Martini non ha paura di niente,nemmeno di vivere in Terra Santa,ma certo non tutti hanno questo atteggiamento.
In piccoli gruppi,si riesce a parlare di questi argomenti,ma con tante persone che vedo ogni giorno,avrei difficoltà anche a mantenere ad un livello civile la discussione (mi è successo...)
Il suggerimento di Andreotti,di togliere i riferimenti espliciti all'omosessualità dai DICO è al tempo stesso cinico e pragmatico,soluzione di molte ambasce prelatizie etc,ho impressione che sarà questione di raffinata formulazione,staranno centellinando le parole!
un saluto a tutti...
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
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