Oltretutto sto facendo un paio di conti, così su due piedi e tenendo ben presente che di finanziamenti ne capisco poco o nulla.
Mutuo 120000 euro, tasso fisso, 30 anni.
Rata mensile mediamente sui 700 euro, ai quali però vanno aggiunte le spese peril conto corrente che va aperto presso la banca, la polizza assicurativa pari mediamente allo 0.02% dell'erogato.
Oltre ai circa 500 euro medi di spese notarili e di apertura.
Considerando le disponibilità attuali, con un mutuo simile (la cui rata è già ben superiore a un affitto per un trilocale recente termoautonomo con box qui in zona) potri prenderci al massimo un bilocale, forse senza box auto.
Sul discorso mutuo=investimento non sono così d'accordo, perchè arriviamo da un periodo in cui i prezzi delle case sono schizzati alle stelle per mille fattori.
Ma già da più parti giungono notizie che tali prezzi stanno rallentando se non diminuendo: chi mi assicura che tra 10-15-20 anni quello che oggi ho comprato a X non varrà X-30%?
E poi ricordiamoci che con i finanziamenti la casa la si paga anche il 180-200% del suo valore di mercato: quel mutuo di esempio mi costringerebbe a sborsare alla fine 250000 euro... il doppio.
Semplice: 700 euro/mese * 12 mesi * 30 anni = 252000 euro
Quindi per non perdeci dovrei rivendere quella casa che ho pagato diciamo 160000 euro quasi al doppio, tra 20 anni.
Siamo sicuri?
E quei 132000 euro in più che regalo alla banca non sono realmente soldi buttati via?
Con un affitto da 500 euro al mese ci campo 22 anni: vero che gli affitti aumentano, ma i mutui no?
E gli oneri derivanti dalla proprietà? ICI, IRPEF, manutenzione straordinaria (impianti elettrici/idraulici, facciate esterne....)
Tra 30 anni non pago altro, però quasi sicuramente prima dovrò mettere ancora mano al portafogli per eseguire qualche opera di manutenzione perchè le case non sono eterne... e giù allora con un rifinanziamento - se tutto va bene.
Infine, se un giorno mi dovesse andare male posso rivendere la casa: sì, ma sono sicuro di trovare un acquirente? Già oggi le trattative si sono allungate moltissimo, figuriamoci tra un po'.
Se devo cambiare posto per motivi di lavoro, non mi ritroverei con una palla al piede da non poco conto?
Cioè... secondo me la scelta dell'affitto non è poi così strampalata: certo, sarebbe meglio se in Italia nel 1998 non avessero deciso di abolire l'equo canone, sarebbe meglio se anche in Italia ci fossero dei "grandi locatori" anzichè tanti piccoli proprietari.
E poi oggi affittiamo tutto, perchè tanti problemi con la casa?
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Fermo restando che i tuoi conti sul "prezzo reale" e "regalo alla banca" sono un po' originali![]()
le considerazioni da fare non sono solo di natura meramente economica. Prima domanda: la casa è ritenuto un bene prioritario oppure no? In altre parole: il mio obiettivo è arrivare a "metter su casa" oppure "chissenefrega se dormo in macchina"?
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Se vale la prima allora l'affitto è un controsenso; lasciando perdere eventuali tiramenti (e conseguenti sfinimenti) con il "padrone di casa" si sborsa una cifra (certo, mediamente inferiore a quella di un mutuo) per avere, qualcuno lo ha già scritto, niente in cambio. Viceversa se va bene "dormire anche in macchina" allora acquista peso la differenza tra mutuo e affitto. Quanto ai tassi, non mi pare che un tasso ufficiale intorno al 5% sia da definirsi stellare. Tant'è che mi risulta che mediamente, oggi, la differenza iniziale tra tasso fisso e variabile sia limitata. Non solo: considerato che non è ancora chiaro quanto "la tempesta" finanziaria di questi mesi impatterà sull'economia reale, l'ipotesi che i tassi ufficiali possano scendere di qualcosa (in USA è già successo) non è poi così campata in aria; il che renderebbe, oggi, il tasso variabile conveniente. E comunque: se, numeri a caso, 3 anni fa il tasso variabile era il 3% e il fisso il 7% un motivo ci doveva pur essere, quindi sarebbe il caso di tenere presente queste "condizioni iniziali" quando si decide di aprire un mutuo .... Quanto al "quel che succederà tra 20 anni" non lo sapremo mai. Non sapremo mai quanto varrà il mercato immobiliare; e non sapremo mai se il nostro fondo di investimento è davvero sicuro; e non sapremo mai se le curve storiche che valevano fino ad ora continueranno a valere in futuro. Insomma cosa succederà tra 20 anni non lo sappiamo per i mattoni così come non lo sappiamo per i prodotti finanziari.
Di certo considerato i livelli di prezzo attuali (parlo delle poche zone che conosco) imho per 3-4 anni almeno è difficile pensare che il mattone possa rendere in termini monetari.
A meno di non aver fiuto per e comprare in zona depressa che verrà trasformata in zona VIP; ma questo esula dal contesto.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Se dovessi avere un problema di questo tipo scegliere solo e soltanto
in base alle entrate mie o della eventuale coppia.
Se entrambi lavoriamo discretamente sceglierei certamente il mutuo.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Sul niente in cambio non sono d'accordo: allora anche quando vai in albergo sborsi una cifra (ben più alta del canone d'affitto) per non avere niente in cambio?
Oppure in cambio hai una serie di servizi che tu ritieni giusto retribuire con una certa somma?
L'avere quattro mura e un tetto sopra la testa può essere considerato un servizio alla stregua di un noleggio auto e di conseguenza può essere retribuito con un canon mensile: poi possiamo discutere sull'entità di tali canoni in Italia, ma esuliamo ancora dal discorso.
Forse sarò condizionato dall'esperienza dei miei, che 30 anni fa non potendo permettersi l'acquisto della casa (allora i mutui non erano proprio agevolati come lo sono oggi e bisognava versare buona parte del valore cash) e sono entrati in affitto in un appartamento a 100m dalla stazione.
Loro oggi pagano quasi la metà di quanto pagherebbe un nuovo inquilino in zona, non hanno mai avuto problemi con il proprietario e non devono accollarsi tutti gli oneri derivanti dalla proprietà.
Eppure non mi sembra siano disposti a "dormire in macchina", così come non mi sembra non siano riusciti ad accantonare un po' di risparmi in fondi e simili.
Certo, non erediterò mai la casa se è questo che pensate: ma non importa, anche perchè se dovessimo (in generale) aspettare di ereditare casa prima di poter mettere su famiglia saremmo veramente messi maluccio.
Ehm... mi fidoQuanto ai tassi, non mi pare che un tasso ufficiale intorno al 5% sia da definirsi stellare. Tant'è che mi risulta che mediamente, oggi, la differenza iniziale tra tasso fisso e variabile sia limitata. Non solo: considerato che non è ancora chiaro quanto "la tempesta" finanziaria di questi mesi impatterà sull'economia reale, l'ipotesi che i tassi ufficiali possano scendere di qualcosa (in USA è già successo) non è poi così campata in aria; il che renderebbe, oggi, il tasso variabile conveniente. E comunque: se, numeri a caso, 3 anni fa il tasso variabile era il 3% e il fisso il 7% un motivo ci doveva pur essere, quindi sarebbe il caso di tenere presente queste "condizioni iniziali" quando si decide di aprire un mutuo ....![]()
Esattamente.Quanto al "quel che succederà tra 20 anni" non lo sapremo mai. Non sapremo mai quanto varrà il mercato immobiliare; e non sapremo mai se il nostro fondo di investimento è davvero sicuro; e non sapremo mai se le curve storiche che valevano fino ad ora continueranno a valere in futuro. Insomma cosa succederà tra 20 anni non lo sappiamo per i mattoni così come non lo sappiamo per i prodotti finanziari.Di certo considerato i livelli di prezzo attuali (parlo delle poche zone che conosco) imho per 3-4 anni almeno è difficile pensare che il mattone possa rendere in termini monetari.
A meno di non aver fiuto per e comprare in zona depressa che verrà trasformata in zona VIP; ma questo esula dal contesto.![]()
Difatti nella mia testolina non c'è soltanto l'idea di un affitto "per sempre".
Magari tra 2-3-4-10 anni ci capita un'occasione, magari si dimezzano i costi degli immobili (), magari vinco alla lotteria (
), magari mi cade un asteroide in testa (
).
Insomma, qualunque cosa dovesse accadere tra X anni, semmai dovessi comprare casa, non considerei gli X anni passati in affito come uno spreco di soldi, anche perchè valgono sempre e comunque i conti fatti sopra.
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Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Per esperienza personale ti consiglio il mutuo a tasso fisso. Tanto ogni mese quei soldi che sborsi per l'affitto li sborsi lo stesso ma alla fine ti trovi un tetto tuo e da lasciare ai tuoi figli. Certo immagino che sarà qualcosa di + rispetto all'affitto ma alla fine qualcosa ti ritroverai il bene. Cero i prezzi potranno non aumentare + ma diminuire...è dura...l'unica cosa che vedo diminuire sono cellulari ma la casa è una tipologia diversa.
Poi dipende anche dalla stabilità del tuo lavoro ecc.. Cmq io il prossimo anno finisco il mutuo e solo a pensare che se fossi andato in affitto il prossimo anno mi sarei trovato con un pugno di mosche e qualche soldo in + con cui non ci avrei fatto niente.
Auguri e riflettici bene.
PS: se non fossimo in italia anchio avrei avuto i tuoi dubbi...ma siccome ci siamo...i prezzi difficilemte caleranno.
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
Ho qui un prospetto per un mutuo trentennale richiesto ieri....tasso fisso 5,95%, tasso variabile 5,80%....differenza bassissima...
Per Davide.....vai tranquillo che il prezzo è buono
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always looking at the sky
Ciao Tub!
Dipende dove si cerca una casa. Città o campagna, Italia o estero.
A Milano gli affitti sono proibitivi pure in zone un po' più marginali. Il valore delle case supera di gran lunga quello di zone limitrofe come la bassa milanese o la Brianza.
Se per un bilocale (vero!!) ti chiedono 1000 euro al mese, in provincia di lecco non superiamo i 500 ¤ (e siamo a Lecco non nell'inquinatissima e puzzolente Milano).
Amici miei che hanno aperto mutui negli ultimi 3-4 anni non pagano 700 ¤ al mese bensì 550-600 ¤, una cifra molto più abbordabile di un affitto milanese. Ovviamente mutui a 30 anni.
Non capisco perchè la gente si è fatta fottere dalle banche con il mutuo variabile. Tirano acqua al loro mulino queste associazioni a delinquere.
Con i tassi di interesse così bassi io avrei fatto il tasso fisso nonostante il bancario mi avesse consigliato il contrario. La banca ci guadagna di più con il tasso variabile.
In linea di massima scelgo il mutuo almeno la rata da pagare mensilmente non rappresenta un pagamento a vuoto. Insomma con il mutuo i soldi che pago li sto investendo nella casa in cui vivo e che nel tempo acquisirà valore. Con l'affitto, oltre a faticare di più per arrivare a fine mese, non ho nessun ritorno economico e i miei denari non li rivedrò più.
Posso capire se uno abita lontano da città sanguisuga come Milano, il discorso sarebbe diverso.
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