Io ho comprato quest'anno le Brooks Launch, intermedie adatte ai ritmi medio-veloci. Le avevo prese come scarpe da gara e per glli allenamenti più brillanti, mentre di regola uso le Nike Pegasus, piuttosto protettive. Mi sono trovato subito bene con le Brooks: molto comode, quasi una pantofola, forse sin troppo per le mie esigenze... (ho ancora il dubbio che siano state una concausa nello sviluppo di una tallonite che mi ha afflitto nei mesi scorsi). Quindi ora cerco di centellinarle, mentre in prevalenza uso le Pegasus, ma senza dubbio, al di là dei miei problemi personali, mi pare un'ottima scarpa.
X Gio:
premesso che sono d'accordo con i tuoi interventi sul consumo di zuccheri e grassi, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi ai fini del consumo della giusta miscela grassi-zuccheri ai fini della percorrenza di una maratona. Da più parti leggo che un mezzo di allenamento ideale, allo scopo, è la corsa mattutina a stomaco vuoto, per allenare l'organismo ad attingere a una percentuale più alta di grassi, rispetto alle scorte di zuccheri e glicogeno che sono limitate, onde ritardare il più a lungo possibile, in gara, l'esaurimento delle scorte di glicogeno e aumentare l'autonomia di corsa: tu che ne pensi?
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Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Una cosa simile l'ha fatta l'allenatore della Lazio durante il ritiro estivo, un paio o tre mattine a settimana corsa a stomaco vuoto di primo mattino.
Un mio conoscente, ex campione di canottaggio e ora triatleta mi ha detto di bere un caffè amaro e poi via di corsa a digiuno.
Il calcio non c'entra proprio nulla con una attività fisica a intensità costante come il podismo. Non vedo quindi perchè sottoporsi a questa ulteriore tortura. E te lo dice uno che non è solo appassionato, le preparazioni di calcio professionistiche quando facevo il campionato nazionale me le sono sorbite anche io....Una cosa simile l'ha fatta l'allenatore della Lazio durante il ritiro estivo, un paio o tre mattine a settimana corsa a stomaco vuoto di primo mattino.
Ecco, questa proprio dovrebbe spiegarla....Tranne una bella gastrite, che effetti dovrebbe avere?Un mio conoscente, ex campione di canottaggio e ora triatleta mi ha detto di bere un caffè amaro e poi via di corsa a digiuno.![]()
Giovanni Tesauro
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Anche io ho letto questo ... mi sembra sulla rivista "Correre".
Io comunque corro da circa 2 mesi la mattina, completamente a digiuno, però al massimo ho fatto 24 km.
Un'ora a 170? Ma sei sicuro?![]()
Premesso che sono un neofita, ma a me pare di aver sempre letto che soprattutto per chi inizia e ha come obiettivo il dimagrimento, la corsa non dovrebbe essere affannante al punto da rendere impossibile una conversazione, come appunto a 170 bpm ...
Le mie sessioni più impegnative al massimo hanno 150 bpm di media ... poi ci può essere il picco (per una salitella) a 170 o 175, ma mai una media con simili valori![]()
Stazione meteo: Davis Vantage Vue; Luogo: Molino del Piano, 12 km a NE di Firenze; Alt.: 120 m; Sito web: www.firenzemeteo.it
Se sei in salute e se non hai un sovrappeso eccessivo, per dimagrire devi correre percorrendo più km possibile alla maggiore velocità possibile. Il corpo umano non è diverso da qualsiasi altra macchina a combustione, eh. Se mantieni una potenza elevata (attenzione, ho detto potenza), allora dimagrisci, altrimenti, no. Ciò vuol dire che se devi percorrere 10 km, dimagrisci maggiormente quanto a maggiore intensità riesci a percorrerli. Sta storia della conversazione è una tavanata colossale. Ci si migliora solo se si supera il limite. Non ho mai avuto miglioramenti delle mie prestazioni senza che mi bruciassero i muscoli o mi uscisse il cuore dal petto. Anche nel podismo, comunque, per migliorare le prestazioni seriamente bisogna fare quello che si fa in tutti gli altri sporti: RIPETUTE. Uccidersi nelle ripetute è il metodo migliore per aumentare le proprie prestazioni, perchè aumenta vertiginosamente le capacità cardiovascolari e di metabolizzazione lattacida. Non ti conosco, ma se miri a perdere peso e percorri 20 km a ritmo lento, forse forse hai bisogno di qualche consiglio....![]()
Giovanni Tesauro
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Quello che dici è per buona parte vero (anche se la cosidetta potenza lipidica è una cartteristica sviluppabile), però non hai considerato il punto focale e cioè che stiamo parlando di 2 ragazzi alle prime armi che una corsa ad una certa intensità non sono in grado di sostenerla a lungo. Ripiegare su ritmi più lenti per arrivare a coprire distanze e minutaggi elevati è l'unica alternativa per ora![]()
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