dalla storia si impara che non si impara dalla storia
E dove saremmo in disaccordo? Problemi urgenti, a brevissimo termine, vanno trattati con soluzione drastiche (se hai un arto che sta andando in necrosi va amputato, punto, che ti piaccia o meno); problemi più graduali per quanto diventeranno significativi si possono affrontare con più ragionamento e senza misure da tutto o niente (se l'arto ha solo un'infezione, provo prima con le medicine).
Ho fatto altri due esempi in quel che ho scritto: il GW è come la vecchiaia, sappiamo che ci andremo incontro e sappiamo pure che potrebbe essere a seconda delle scelte che faremo discreta nonostante tutto oppure pessima. Tutto dipende da noi. Ma c'è tempo, anche se ormai non siamo più sui 20 anni, ma ne abbiamo 40.
Di nuovo, hai letto quel che ho scritto? Per me bisognerebbe informare, non disinformare, come priorità su ogni aspetto e indipendentemente da altri interessi. Informare non per costruire consapevolezza, ma senza alcun fine.Parlando con molti conoscenti mi sono reso conto che è esattamente così e del resto, scusami, ma se i media continuano a sottolineare il fatto che avere 28 gradi ogni giorno ad Ottobre è bel tempo, è ovvio che la consapevolezza delle persone è di avere a che fare con un problema di assai bassa portata.
Gli alluvioni sono spesso strumentalizzati quali manifestazioni del GW, ma spesso non c'entrano molto con quello. Diverso per le ondate di calore, e il conto da pagare su quello purtroppo passa in silenzio visto che molti non se ne curano (basta vedere come hanno parlato dell'ondata di caldo di Luglio al Sud in proposito, citando al massimo le temperature, dedicando al più qualche servizio di prevenzione sulla salute, ma senza informare concretamente dell'eccezionalità di quanto stava avvenendo).Salvo poi piangere a dirotto quando il conto da pagare viene presentato, con alluvioni, morti, fenomeni estremi sempre più frequenti ecc.
Se fatti con dietro un progetto serio, da parte di persone seriamente informate, è un conto. Così come sono stati fatti di certo no.Gli scioperi sul clima sono talmente risibili che non li commento nemmeno, ragazzini contro il nucleare, contro tutto e che poi finito lo sciopero vanno al Mc Donald's a mangiare quelle sporcherie.
L'uomo ha superato problemi ben peggiori, già solo lo scorso secolo è stato il peggiore della storia dell'umanità. Non sono pessimista, e credo che il pessimismo non renda diverso da chi grida all'apocalisse.Ho un pessimismo profondo sul futuro della nostra specie, e più passa il tempo più mi convinco che stia diventando realismo.
Non bisogna nemmeno opporre un cieco e stupido ottimismo, ma una dose di realismo e un pizzico di volontà che non sia ancora troppo tardi. Perchè non lo è ancora.
Senza offesa, ma il tuo messaggio non l'ho capito. Non hai semplicemente parlato di mancanza di coscienza collettiva, mi è parso si celasse dietro quel che scrivessi una volontà di condanna verso chi, perchè non appassionato come me e te, non conosce a fondo il problema. Non è certo colpa del cittadino medio se non sa cosa succede, ma colpa dei mezzi di informazione (disinformazione?) e anche della politica.
Mi tocca condividere. Purtroppo adesso c'è il sovraccarico di informazioni, che è anche peggio dell'averne pochissime.
Mentre prima da un paio di giornali un'idea te la facevi, ora ci sono tonnellate di cose scritte, peraltro da chiunque, quindi ci vuole una gran forza di volontà prima di intraprendere questi viaggi nel marasma.
Questa prima decade di ottobre a livello globale mostra un' anomalia sempre tremenda ma lievemente inferiore a quella di settembre per ora sta sui +0,84 ma attenzione sono nemmeno 10 giorni non facciamo l' errore di pensare che il picco è passato, oltretutto pesa il circa -1 e passa dell' Antartide ,senza quello mondo-antartide siamo su livelli esatti a quelli di settembre.
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
Ma tu hai già notato a cosa porta questo comportamento?Pensi che io non lo faccia da - almeno almeno - 10-12 anni?
Prova a spiegare ad amici e parenti che una prima decade di ottobre così calda non si sia mai vista. Prova. Ti sentirai dire "figurati un pò, io mi ricordo benissimo che nell'ottobre 1983 che avevo mio fratello piccolo ed ero in maglietta" "ma figurati, ha sempre fatto caldo in ottobre, mi ricordo quando mi sono sposato aveva fatto caldissimo". Prova a far notare che non nevica più nemmeno a 3000 metri, e prova a rispondere a quelli che, di fronte ad una webcam di Capanna Margherita sotto la neve in luglio, ti prenderanno per il culo dicendoti "ma non era l'anno più caldo di sempre?"
Prova a far leggere articoli semplicissimi, anche dei quotidiani locali, di come settembre 2023 sia stato il terzo più caldo di sempre, dopo il 2011 e il 1987, e che il semestre è stato uno dei più secchi di sempre. Non dati da appassionati eh? Due righe, nero su bianco, semplici. Risposte? "Mah, vuol dire tutto e vuol dire niente", "ma sì, scrivono quello che vogliono. Ogni 3x2 è il più caldo di sempre, come no..."
Prova a far vedere due dati, semplici, di temperatura media mensile, anche qui non roba da appassionati come noi, due semplici dati, prova a far vedere la temperatura, per dire, di un decennio a +10,5° e del decennio successivo a +11,1°. "Eh va beh ma cosa vuol dire" "E sì, ma lì, cosa c'entra".
Prova a mostrare terreni arsi e sbriciolati dalla siccità, prova a mostrare i dati di deficit delle piogge. "Ma quale siccità e siccità... ha sempre fatto così", "Ma se ha piovuto fino a ieri" "Ma se diluvia ogni weekend"
Prova a mostrare qualche semplicissimo studio climatologico sulla temperatura media degli ultimi duemila anni, la classica curva all'insù. "Ma sì, scrivono e fanno vedere quello che vogliono" "La temperatura sulla Terra è sempre cambiata, che novità" "Eh sì, e da dove arrivano questi dati? Possono disegnare quello che vogliono"
E non sono risposte dalla buongiornista compulsiva cinquantenne su Feisbuc complottista e diffidente, e non sono nemmeno le parole del No-Vax terrapiattista sciekimiki: sono risposte nostre, delle persone come noi, di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età, gente laureata anche, dai 20 agli 85 anni, ma semplicemente non-meteoappassionati.
Queste sono le risposte della gente comune, che si viva, lavora, pensa, crede e vota di conseguenza.
Prova a fare un sondaggio, prendi un campione di 100 persone, e prova ad indagare sull'argomento "cambiamento climatico". Tanto per cominciare 90 saranno disinteressate, poi avrai un 20-30 persone che assolutamente non ci credono (perchè è tutto un complotto), e un 50-60 che lo giudicherà irrilevante perchè "tanto ha sempre fatto così".
E allora sì che andiamo a fare scelte di politica energetica, di riduzione delle emissioni. Certo, con questo elettorato, sicuro.
Lou soulei nais per tuchi
Concordo in toto...per molti e non parlo di gente "ignorante" ma anche laureata, la meteo e la climatologia sono al pari dell'oroscopo.....dopodichè tutta la NON presa di coscienza come hai ben detto che è nella stragrande maggioranza...e ti rispondono "vabbè, anche se è così cosa possiamo fare per cambiare, non contiamo niente...".....mi fermo qua perchè veramente il genere umano è di una stupidità assoluta, questo dal XXI secolo poi ancora di più di quello del XX°
Il fatto che tutti accettino che il cambiamento climatico ESISTE è una cosa che può avvenire solo in decenni, se non ventenni.
Dobbiamo pensare che ogni cambiamento e/o scoperta ha impiegato del tempo per essere accettata ed assimilata.
Pensate ai danni del fumo, dopo secoli di fumo ovunque. Quanto ci ha messo la gente a capire, e poi ad accettare, che il fumo è dannoso per la salute? Quando fino agli anni Cinquanta e Sessanta c'erano le pubblicità delle sigarette, e fumare era vista come una cosa positiva? C'èra evidenza scientifica che il fumo fa male fin dagli anni Cinquanta, eppure quand'è che ha iniziato ad essere abolito almeno nei luoghi pubblici chiusi? 2003. Cinquant'anni, prima che la classe politica "occidentale" abbia fatto propria una cosa che in ambito scientifico era già nota e arcinota.
Da quant'è che si parla, almeno in ambito scientifico, di cambiamento climatico? Anni Novanta? Forse un filo prima, fine Ottanta? Poco cambia: sono passati appena 30-35 anni. Da quant'è che se ne parla anche in ambito pubblico, attraverso mezzi di informazione decenti? Una quindicina d'anni, forse? Va bene, facciamo anche venti, facciamo dai primi anni Duemila. Ebbene, è troppo poco. Ci vuole molto, molto più tempo, devono cambiare e succedersi le generazioni.
Tu personalmente hai trovato persone disponibili ad ascoltare: ma è vero, anche io ne ho trovate. Qualcuno (pochissimi) mi hanno addirittura creduto. Ma per il resto rimani il tipo strambo che dice le cose strambe e che "non azzecca mai una previsione" (tanto è tutto tirato ad indovinare).
Finchè le persone non provano sulla propria pelle cosa è il cambiamento climatico e cosa comporta, al 90% delle persone puoi spiegare e far vedere i dati di tutto quello che vuoi: non servirà a nulla.
Se vogliamo veramente cambiare le cose occorre un approccio strong. Periodo di siccità? Stop all'erogazione dell'acqua alle case in alcune fasce orarie. Periodo caldo? Stop alla fornitura elettrica in alcune fasce orarie alle abitazioni, per assicurarsi che non ci siano cali di tensione o black-out e che quindi non venga meno la corrente ad industrie e agli ospedali.
Questa è la via, il far sbattere il muso. Il resto non serve a niente.
Lou soulei nais per tuchi
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