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  1. #2741
    Vento forte
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Hill Visualizza Messaggio
    Ciao kima. Innanzitutto partiamo da dove siamo, penso, tutti d'accordo: la mancanza del freddo in quota non ha permesso il trasporto eolico. La pioggia poi ha rovinato parzialmente la situazione anche se su questo punto sono meno tragico: in fondo i nevai fuori dal calderone sono in ottima forma pur non partendo da 10 metri di spessore. Tutta quella pioggia insomma, se avesse contribuito fortemente a squagliare 10 metri di neve sul calderone, avrebbe fatto sparire tutti gli altri nevai ed invece questo non è successo.

    Detto questo, ribadisco invece l'importanza dell'evento di novembre. Non concordo sul fatto che fossero rimasti 2-3 metri a seguito del caldo periodo anticiclonico di dicembre, in quanto ad 850 hp non si è mai andati oltre la +8 e solo per un giorno. Per cui escludo ablazione, sopratutto che dei 5 metri ne siano rimasti la metà.

    Concordo che ci sia stato solo ovest. Ma la trottola mediterranea di novembre, come tu stesso scrivi, aveva sul gran sasso venti da est e anche se non era una irruzione da est, ha comportato lo stesso tipo di accumulo di una irruzione da est.

    Per i 1000 mm di quella stazione, e per il nevone sulle Alpi, ricordo ed è stato scritto nelle scorse pagine, che spesso il gran sasso accumulava meno di quanto si pensava e molto meno di quanto ricevevano le Alpi. Avevo anche chiesto a cristiano come mai. Forse le correnti non erano ottimali, forse troppo SSO anziché O o SO. Devo andare a rileggere...
    La mia visione non è tanto diversa dalle vostre e dalla tua, cmq è la seguente:

    1- il ghiaccio del Calderone parte alta è climaticamente "fuori"...il limite climatico attuale è sui 3200m e la sua sopravvivenza è possibile solo con estati fredde concomitanti a inverni ultranevosi (oltre 13-14m di neve caduta -non al suolo ma caduti dal cielo-). Oppure se l'apporto eolico rende l'inverno ultra-mega-nevoso.
    2- il ghiaccio della parte bassa del Caldorone, pur essendo ancor più sotto il limite climatico, resiste ed esiste anche per l'effetto dolina da invernsioni termiche.

    Le due parti quindi "vivono" mondi abbastanza diversi sia come accumuli che come conservazione.

    3- Anche se le correnti erano sempre da W e le perturbazioni venivano da W eravano spesso in presenza di trottole con minimi secondari che producevano venti di richiamo sa S, SE, SSE (questo lo posso confermare con le cornici del Sirente che non sono mai state pronunciate come SEMPRE accade negli altri anni, o meglio, stando all'abbondante neve caduta, erano davvero piccole!

    3 bis- I veri venti da W fanno piovere da Firenza a Napoli senza sosta per 12h (fronte) mentre il lato adriatico che garbino, in queste occasioni cando 20-40cm di neve al GS ma il vento accumula anche 1m al calderone sia in alto che lato sx orografico. Bastano 5-6 fronti da W (veri) per garantire 5-6m di firn (a rimarcare ciò è da notare come sebbene gli accumuli pluvio 2013-2014 che sono stati quasi DOPPI al normale al calderone non abbiamo avuto il doppio di neve in conca, più del normale si, ma non il doppio!

    4- questione pioggia. La pioggia c'è stata ed ha anche rovinato abbastana il calderone, ma non credo sia stato determinante per la situazione attuale e lo testimonia la presenza di nevai ancora abbondanti. La situazione attuale è (a mio avviso) causata da enormi accumuli nevosi nei posti sbagliati, in posti del tutto epiglaciali.

    5- Questione nevai. E' vero, ci sono sono molti nevai, ma molti son di origine valanghiva. Più neve= più valanghe e gli spessori sono talvolta notevoli e possono superrare anche i 12-15m con relativa facilità, o anche oltre. Inoltre le valanghe hanno densità maggiori degli accumuli eolici e molto maggiori i accumuli diretti e quindi resistono di più. il glacionevato franchetti é pieno ma non eccezionalmente pieno paragonato alle altre chiezze di neve che ancora rimangono in giro e che gli altri anni erano gi° spariti: la spiegazione é di nuovo il caldo e la mancanza dell eolico che non hanno permesso di rimenpire adeguatamente il buco del glacionevato

  2. #2742
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Sono andato a rivedere il noaa della stazione di Campo Imperatore di Caput Frigoris in particolare per verificare il parametro vento. Nei mesi di gennaio e febbraio la direzione prevalente è stata WSW, con velocità massime di 138 km/h a gennaio e 129 a febbraio. A marzo la direzione prevalente è stata SSW, con un picco di 153 km/h rilevato il giorno 9. Se non quello stesso giorno, qualche giorno dopo l'anemometro è andato fuori uso, quindi il dato vento di marzo è parziale, mentre per i mesi successivi del tutto assente. Dalle foto e inquadrature della webcam questo inverno e primavera c'è stato sempre un particolare che mi saltava all'occhio, ed era il notevole spessore del manto nevoso che copriva la sella di corno grande e la stessa parete sud. Per quanto mi risulta, da quando osservo il gran sasso, 1990 più o meno, specialmente la sella di corno grande è il punto che rimane in generale scoperto prima nel versante sud non appena c'è ablazione, cosa che avviene anche in inverno per sublimazione oltre che per fusione e trasporto del vento, a indicazione di spessori inferiori alle zone circostanti. In pratica su quella sella il vento toglie più che mette. Ecco, quest'anno ciò non è accaduto. Dalle immagini fino a giugno inoltrato sia la sella che la parete sud si sono mostrate straordinariamente innevate, come personalmente non ricordo di aver mai visto. Al contrario, i monitoraggi estivi ci hanno rivelato il calderone privo dei classici accumuli eolici che lo caratterizzano normalmente, quindi sulla sua sinistra orografica e in special modo solo l'anticima nord e la crestina sommitale. Ho fatto uno schemino da quattro soldi giusto per visualizzare la direzione dei venti nell'area del corno grande e del calderone, ponendo in particolare l'attenzione su quelli che sono stati i prevalenti nel trimentre invernale gen-mar, quindi WSW e SSW.


    corno grande.jpg

    Possibili spiegazioni? Dico la mia.
    Gli accumuli eolici favorevoli per il calderone si hanno con vento da W-NW (Rovelli), che tolgono dalla conca degli invalidi-anticima nord e mettono dentro il calderone, che sono grossi bacini di accumulo di neve fresca aventi direttrice allineata con venti da queste direzioni. Gli stessi venti spazzano via neve dalla parete sud e dalla sella dei corno grande. Questo è quanto avviene negli anni "normali", che visivamente mostrano una scopertura precoce di sella e parete sud del corno grande ma un cospicuo innevamento della parte alta del calderone, e uno svuotamento parziale della conca degli invalidi-anticima.
    Quest'anno. Semplifichiamo, le nevicate sono avvenute con vento da SW. Il NW non si è visto. Un vento da SW ha spinto la neve contro la parete sud e non ha spazzato la sella di corno grande, che sono rimaste quindi sotto grandi spessori. Allo stesso tempo, non ha avuto effetti di travaso dalla conca degli invalidi-anticima verso il calderone. E forse ha finito anche per caricare il lato destro orografico del ghiacciaio. Cosa questa molto rara, vista poche volte anche nel secolo scorso (Rovelli).
    Veniamo al vento da N. Assente quest'inverno, crea accumulo sulla morena frontale che, allo stato attuale visto lo sprofondamento della base del ghiacciaio, ne intercetta una fetta importante che in sua assenza finirebbe per intero dentro il bacino di accumulo inferiore (Rovelli).
    E infine l'Est. Mentre a ovest abbiamo la conca degli invalidi, a est abbiamo il paretone. Non c'è quindi un bacino di accumulo di neve trasportabile dentro il ghiacciaio da quel lato.
    Personalmente continuo quindi a ritenere che il volto estivo del calderone sia stato scritto da natale 2013 a maggio 2014, e in particolare a gennaio, febbraio, marzo, per effetto di eccezionali prp e venti da SW.
    Quel singolo episodio da E di novembre, anzi i due, solo che il primo era "caldo" e il secondo "freddo", hanno avuto un peso straordinario per la stagione in cui sono avvenuti, come non avveniva da anni, portando, a mio parere, alla formazione di uno zoccolo di base di circa 2 m. E 2 m di firn sugli 11 di maggio dovuti a un solo/due episodio/i autunnali è qualcosa di straordinario, altrochè, anche perchè la norma negli ultimi anni era diventata novembre = 0.
    Ultima considerazione sulla pioggia estiva. Allora, quando dicevo che non avrebbe fatto grossi danni, e parlavo di un singolo episodio a giugno con temp di pochi gradi, mi dicevate che era peggio di un mese con la +25 africana...... Adesso che scrivo che a conti fatti ha tagliato le gambe ai benefici di un regime termico estremamente favorevole, parlando probabilmente di 400-500 mm di acqua, mi dite che ha fatto pochi danni..... Insomma, decidiamoci....
    Ultimissima per damon hill: si, campo catino è più piovoso da ovest rispetto al gran sasso, ma considera che quei 630 mm di gennaio e gli oltre 1100 fino a marzo sono stati presi con un pluvio non riscaldato, e parlando di stazione a 1800 metri, praticamente di neve non ne è stata segnata parecchia come scatti del pluvio. Quindi anche se sul gran sasso ne fosse arrivata un 30% in meno, sarebbe comunque una precipitazione sopra media per il periodo (800-1000? mm in tre mesi invernali).
    Ultima modifica di kima; 25/08/2014 alle 23:11

  3. #2743
    Vento forte L'avatar di kima
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Citazione Originariamente Scritto da cristiano Visualizza Messaggio
    La mia visione non è tanto diversa dalle vostre e dalla tua, cmq è la seguente:

    1- il ghiaccio del Calderone parte alta è climaticamente "fuori"...il limite climatico attuale è sui 3200m e la sua sopravvivenza è possibile solo con estati fredde concomitanti a inverni ultranevosi (oltre 13-14m di neve caduta -non al suolo ma caduti dal cielo-). Oppure se l'apporto eolico rende l'inverno ultra-mega-nevoso.
    2- il ghiaccio della parte bassa del Caldorone, pur essendo ancor più sotto il limite climatico, resiste ed esiste anche per l'effetto dolina da invernsioni termiche.

    Le due parti quindi "vivono" mondi abbastanza diversi sia come accumuli che come conservazione.

    3- Anche se le correnti erano sempre da W e le perturbazioni venivano da W eravano spesso in presenza di trottole con minimi secondari che producevano venti di richiamo sa S, SE, SSE (questo lo posso confermare con le cornici del Sirente che non sono mai state pronunciate come SEMPRE accade negli altri anni, o meglio, stando all'abbondante neve caduta, erano davvero piccole!

    3 bis- I veri venti da W fanno piovere da Firenza a Napoli senza sosta per 12h (fronte) mentre il lato adriatico che garbino, in queste occasioni cando 20-40cm di neve al GS ma il vento accumula anche 1m al calderone sia in alto che lato sx orografico. Bastano 5-6 fronti da W (veri) per garantire 5-6m di firn (a rimarcare ciò è da notare come sebbene gli accumuli pluvio 2013-2014 che sono stati quasi DOPPI al normale al calderone non abbiamo avuto il doppio di neve in conca, più del normale si, ma non il doppio!

    4- questione pioggia. La pioggia c'è stata ed ha anche rovinato abbastana il calderone, ma non credo sia stato determinante per la situazione attuale e lo testimonia la presenza di nevai ancora abbondanti. La situazione attuale è (a mio avviso) causata da enormi accumuli nevosi nei posti sbagliati, in posti del tutto epiglaciali.

    5- Questione nevai. E' vero, ci sono sono molti nevai, ma molti son di origine valanghiva. Più neve= più valanghe e gli spessori sono talvolta notevoli e possono superrare anche i 12-15m con relativa facilità, o anche oltre. Inoltre le valanghe hanno densità maggiori degli accumuli eolici e molto maggiori i accumuli diretti e quindi resistono di più. il glacionevato franchetti é pieno ma non eccezionalmente pieno paragonato alle altre chiezze di neve che ancora rimangono in giro e che gli altri anni erano gi° spariti: la spiegazione é di nuovo il caldo e la mancanza dell eolico che non hanno permesso di rimenpire adeguatamente il buco del glacionevato
    Rileggendo meglio il tuo intervento Cristiano, il punto 3 confermerebbe ancora meglio il motivo del forte innevamento della sella e parete sud di corno grande, come vento da s-se rispetto ad un sw pieno che si dedurrebbe invece dall'anemometro di campo imperatore.
    Il punto 3bis invece rappresenta l'efficacia e la fondamentale importanza del vento da W-NW.

  4. #2744
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Uhm... io ho un dubbio che voi forse potete chiarirmi: da un lato sembra che a novembre il vento da est abbia accumulato sottovento alla vetta orientale e spazzato sopravento nelle zone idonee, così come di solito il vento da ovest accumula sottovento alle zone idonee. Adesso invece sembra che il vento da sud accumuli sul versante sud, che è sopravento. Ma non dobrebbe invece spazzarlo? Cioè x' a volte la neve si accumula sopravento ed altre volte inbece è spazzata? L'unica cosa che mi viene in mente è che se fa freddo ed è polverosa viene più spazzata mentre se è pesante potrebbe essere accumulata. Visto l'inverno che c'è stato, si spiegherebbe l'accumulo sul versante sud però allora visto che anche nel nevone di novembre si trattava di neve pesante, il vento da est avrebbe dovuto accumulare contro l'anticima nord, invece di spazzare.

  5. #2745
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Cristiano scusa tu dici che le due zone del calderone hanno vite un po' diverse e non lo metto in dubbio. Però non credo che la parte alta sia così fuori dai giochi, perché in fondo tutti gli anni presenta sempre neve residua, a parte ovviamente il 2007 e 2012 ove cmq anche lì rimase un po di neve nera sotto la vetta occidentale.

    Ah ma forse mentre scrivevo mi è venuto in mente che forse ti riferisci al fatto che il ghiaccio sottostante, anche se con neve residua sopra, fonde lo stesso x via della temp media annua di poco sopra lo zero, discussione che si era già fatta qualche mese fa, giusto?

  6. #2746
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Ultima cosa x capire l'anomalo accumulo di quest'anno del calderone. La cornice che si è creata sulla morena sotto la vetta orientale, che avevo già segnalato nell'elaborazione grafica degli accumuli, potrebbe indicare che nella dx orografica vi è stato accumulo doppio, cioè sia per sottovento alle correnti da est, sia sopravvento per le stesse correnti da est che girando intorno alla vetta orientale entravano poi nella conca da nord. Questa corrente da nord non ha spazzato perché più debole rispetto alle correnti principali e creata dalla depressione sottovento inoltre non poteva spazzare perché li la conca è ben chiusa. Ciò spiega anche la formazione della cornice sulla morena limitata alla dx orografica e l'accumulo smisurato sia sotto l'Orientale sia sotto la centrale. E siccome a distanza di mesi l'attuale situazione rispecchia quella distribuzione di accumuli, questa ci dà l'idea di quanto importante sia stata quella nevicata sul totale dell'accumulo. Per questo rimango dell'idea che quella nevicata sia stata la più importante.

    Ovviamente attendo vostre considerazioni. Saluti
    Ultima modifica di Damon Hill; 26/08/2014 alle 17:13

  7. #2747
    Burrasca forte L'avatar di Franzoso
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Bellissima escursione oggi sul Corno Grande, tramite la via Normale.
    Per me era la prima volta che arrivavo in cima, fantastico!
    Il panorama che si gode da lassù è strepitoso!
    Tempo ottimo, a parte un vento fortissimo che mi sembrava arrivasse quasi da Ovest pieno, a volte era difficile restare in equilibrio nelle zone meno "stabili" a causa delle raffiche.

    Visto per la prima volta, e dal vivo, l'anfiteatro(dall'alto) del Calderone...BELLISSIMO!
    Non ne capisco molto, quindi lascerò a voi i giudizi sullo stato del ghiacciaio!
    Qui sotto tre foto:
    DSCF2118 2.jpg
    DSCF2123 2.jpg
    DSCF2120 2.jpg
    Ultima modifica di Franzoso; 27/08/2014 alle 17:59

  8. #2748
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Aggiornamento oggi 28 agosto


  9. #2749
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Sempre oggi 28 agosto

  10. #2750
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    Predefinito Re: Ghiacciaio del Calderone in agonia

    Citazione Originariamente Scritto da Pianella Meteo Visualizza Messaggio
    Sempre oggi 28 agosto Immagine

    Credo e spero che fra qualche giorno ci sia la possibilità
    di nevicate sul Gran sasso e la Maiella.
    Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.

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