Il mostro di questa notte sull'Adriatico mostra chiaramente cosa possono creare certi contrasti su un mare caldo.
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...-notevole.html
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.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Sono reduce da un temporale molto violenta sulla costa: ecco un esempio da manuale di effetti dovuti alla superficie marina sovrariscaldata con correnti fresche da NW:
Guardate l'ammasso sul Lazio..
PS: perché non mi carica le immagini da meteoam???
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Dal radar si vede bene come l'evento scaturito dalla "normale" attività termoconvettiva interna sia poi stato controllato e addirittura rafforzato dalla componente marina con i rovesci più intensi proprio sul mare:
La "comma" sul mare conteneva raffiche intense, rovesci di grandine (7-10 mm) e forte attività elettrica con un fulmine caduto nel piazzale della stazione di Ostia centro.
In assenza di componente calda marina il litorale avrebbe visto al più i cirri delle incudini termoconvettive "montane".
Ciao Andrea, sono d'accordo su quanto quotato. Ma ti volevo chiedere, come si inquadrano fenomeni di questo tipo con il problema del "tappo" che si sta formando sulla superficie del Mediterraneo ? Se non ho capito male questo tappo impedisce un'interazione tra gli strati profondi e l'atmosfera portando alla morte dell'habitat dello strato sottostante, ma questo non potrebbe anche renderlo impermeabile al libero scambio con l'atmosfera ? cioè anche dal punto di vista fisico, non inibisce poi questo tipo di fenomenologia intensa oppure, non so, la localizza in aree ristrette in cui esplode in tutta la sua intensità ?
Andrea
L'aumento della temperatura del mare infatti non fa riferimento ad un aumento della temperatura della colonna d'acqua dalla superficie al fondale ma solo alla diminuzione o all'aumento dello spessore dello stato termoclino. Al di sotto di questo strato che raggiunge il massimo dello spessore tra fine agosto e metà settembre, c'è un gradiente termico progressivo che raggiunge l'isotermia verso i 55-60 metri di profondità: qui tutto l'anno troviamo 11-13 gradi.
Il discorso è sicuramente complesso.
Dal punto di vista ecologico, quello a cui si assiste è una tendenza alla chiusura degli strati profondi nei confronti principalmente del ricambio ossigenativo: semplificando le acque diventano più sterili alla vita "diffusa" proprio come ai tropici.
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Diversamente la lama d'acqua superficiale può interagire con gli strati bassi dell'atmosfera soprattutto a scala locale come in questo caso.
In generale il Mediterraneo è diventato piuttosto energico in quanto il contenuto medio di calore non è mai sceso in negativo dal 2006.
Tornando ad oggi i Satrep classificano l'evento come MCS. Ci sono state segnalazioni locali di fenomeni rotazionali ma non ho ancora avuto modo di verificare.
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Handy fenomeni rotazionali dove?
ad ogni modo occhio a prendere come oro le definizioni del Satrep.. in questo caso credo che era effettivamente MCS,anche se il tutto è nato inizialmente da un unica celletta, ma sappi, che in caso di supercella, MCV o simili, ad esempio non leggerai mai "supercell"..il Satrep, classifica i fenomeni in maniera moolto ampia e per i fenomeni convettivi, in genere, riporta soltanto MCS o CB, o CB CLUSTER.
Daniele![]()
Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 28/05/2009 alle 21:47
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Ottima osservazione: se il Satrep riporta MCS non è detto che lo siaq uesto è assodato.
Beh la struttura di ieri - essendo io sul posto - sicuramente era un MCS sviluppato da un'azione congiunta di termoconvezione orografica e termoconvezione marina.
[Circa gli effetti locali e la potenza della struttura posso solo rifarmi in parte all'osservazione diretta e alla voce dell'uomo della strada che in stazione riportava alcuni fatti interessanti: ma si sà, il racconto è solo la prima traccia poi bisognerebbe armarsi di macchina fotografica e soprattutto di tempo che ieri mattina, nel tran tran lavorativo non avevo...]
Avendo tempi diversi le due azioni generative si sono incontrate solo grazie alla disturbance presente in quota.
Tant'è che verso le 7.30 circa il rovescio che ha interessato alcune zone di Roma Sud ed è poi scivolato verso la Valle del Sacco ha avuto uno sviluppo autonomo dai rovesci che si sono mossi lungo la linea di costa.
L'effetto unitario è stato dato dalla fusione delle code lunghe delle incudini che hanno portato all'ingrigimento del tempo su vaste zone non interessate da precipitazioni.
Tornando alla discussione, secondo il mio parere è comunque evidente l'azione marina - in presenza di eccesso di calore immagazzinato - con azione fresca in quota, anche debole.
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