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Re: GW: la scelta di Giscard D'Estaigne
@ Handyman
E’ evidente che non ha i letto il link che ti avevo suggerito sul catastrofismo zoogenico dove la questione delle emissioni zoogeniche è dipanata
“Al profumo dello sterco si preferisce quello dello smog” il grande Rouge ( per Handy Ruggeri)
Siccome sono indubbiamente partigiano sulle emissioni zoogeniche inizierò con questo
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=33646836&postID=470194746459924727&page=1
ASPO definisce una Bufala il ruolo delle emissioni zoogeniche nel riscaldamento globale stimato più dei trasporti. Il professor Bardi è tra i commenti, ci sono anche i miei e quelli del Lombroso.
Nel capitolo 10 del volume 4 delle linee guida IPCC, sulla CO2 si esprimono chiaramente dicono che bilancio del carbonio è nullo, mentre il metano dicono che è da considerarsi diversamente.
Hanno ragione perchè se c'è una crescita zootecnica le emissioni di metano vanno considerate aggiuntive nell’atmosfera, ma solo per 10 anni.
Il metano dopo 10 anni in atmosfera è scisso in H2O e CO2 che rientra nel ciclo del carbonio captato dai vegetali (la CO2 che deriva dal metano zoogenico non è una perturbazione aggiuntiva).
Esempio: Per un allevatore che ha 300 vacche dal 1999 le emissioni di metano di queste vacche sono zero nel bilancio di massa. Se aumenta la mandria a 350 invece le emissioni di metano sono da calcolare su 50 vacche ma solo per 10 anni. Quindi per avere una stima annua di emissioni di metano zoogenico, bisogna fare la media almeno di 10 anni.
- Se il numero di animali da allevamento resta costante, anche il metano atmosferico di origine zootecnica resta costante, tanto ne entra in atmosfera e tanto ne esce come CO2 captata dai vegetali che nutrono gli animali; si chiama stato stazionario, (relativamente a quello zoogenico)
- Se il numero di animali cresce, dovrebbe aumentare anche il metano residente in atmosfera, almeno per 10 anni, infatti la vita media del metano in atmosfera è 8,7 +/- 1,3 anni (AR4 IPCC 2007)
Primo errore: gli scienziati dell’IPCC calcolano le emissioni di metano sul totale degli animali senza contare che gran parte di questo numero di animali era già presente 10 anni fa e che il metano zoogenico del 2008 di questi animali va a sostituire il metano emesso nel 1998 dallo stesso numero di animali. Perché il metano del 1998 si è ormai scisso in CO2 che assorbita dalle piante nel 2008, è emessa come CH4 dagli animali del 2008.
Una stima da proporre in alternativa è un accumulo di quote per 10 anni sull’incremento zootecnico per specie e tipologia, anno per anno. La somma delle quote diviso il periodo di tempo preso in considerazione, dovrebbe dare la quota annua di metano zoogenico aggiuntivo.
Secondo errore:sommano il metano zoogenico a quello antropogenico. Ma il metano antropogenico, cioè quello industriale, o le perdite di estrazione e trasporto, quando si scinde in H20 e CO2 determina un aumento della concentrazione della CO2, il metano zoogenico NO!
La CO2 che dopo 10 anni deriva dal metano è la stessa che è captata dai vegetali, non altera la concentrazione della CO2 atmosferica.
La componente zoogenica del metano in atmosfera dovrebbe essere poco significativa, in quanto la concentrazione è stabile dal 90.
Qua un mio articolo con grafici e link alle peer review, leggitelo però prima di replicare.
http://www.wpsmeteo.it/index.php?ind=news&op=news_show_single&ide=560
Dubbi sulle fonti di metano
Per far capire l'assurdità della questione ti cito una discussione sull'argomento fatta da Luca Lombroso
"....e' vero infatti che secondo l'ultimo rapporto IPCC il conteggio delle emissioni per settore, a livello globale, vede l'agricoltura complessiva (quindi non solo mucche) superare i trasporti, anche questi nel suo complesso, mi sembra l'agricoltura con il 13.8 % delle emissioni e trasporti 13.1%........Poi le realtà delle singole nazioni cambiano molto, per l'Italia l'agricoltura è un 6-8% e i trasporti 27%, in Australia invece l'agricoltura rappresenta il 18% delle emissioni, e il problema infatti è affrontato nel sito governativo sul cambiamento climatico in diversi rapporti
….da quel che ho letto ora, ma vorrei trovare l'intero rapporto FAO, si arriva a questo 18% considerando l’intero LCA degli allevamenti e non solo delle mucche, includendo quindi il contributo di emissioni di cambio uso del suolo e deforestazione, non so però se questo è tenuto conto anche nel 13% delle emissioni delle auto."
Vorrei far notare il dato dell'Australia che è dovuto esclusivamente dai ruminanti, ovini e bovini, perchè l'Australia ha poca agricoltura intensiva.
Il calcolo delle emissioni zoogeniche è talmente sbagliato e fuorviante che sembra che abbiano più peso nei cambiamenti climatici rispetto ai trasporti, quando invece non hanno nessun peso perchè quelle zoogeniche non sono emissioni ma immissioni in cicli.
L'errore è doppio se si fa la commutazione del metano zoogenico in CO2 moltiplicando per 21 e sommando questa CO2 ( che è un'immissione in un ciclo rinnovabile) alle emissioni antropogeniche ad esempio da combustibili fossili, che sono invece perturbazioni aggiuntive.
L'errore sta nel prendere tutti gli animali che formano la consistenza zootecnica e moltiplicarli per le emissioni procapite, anzichè fare il calcolo solo su gli aumenti o le diminuzioni numeriche.
E' una differenza macrosopica!
Ultima modifica di clayco; 01/07/2009 alle 13:57
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