Non è proprio un esempio tanto raccomandabile la robinia. Per quanto ne so (poco) è stata importata in Francia nei secoli scorsi perché il suo legno duro e resistente era adatto a realizzare le palizzate dei vigneti, ed essendo un infestante abbastanza terribile in men che non si dica è sfuggita al controllo ed è finita dappertutto. La primavera scorsa ho dovuto pagare un lattoniere con carro gru per farmi togliere delle giovani robinie dalle grondaie di casa.
Basta un seme portato dal vento o da una deiezione animale e in un amen (mezza vita umana su scala evolutiva è un amen) ci si trova un bosco di robinia, con tutte le sue gradevoli spine e la connessa impossibilità sostanziale a sbarazzarsene...
Non per fare il leghista botanico, ma personalmente se la robinina se ne sta a casa sua sono molto più contento. E' la più forte e darwinisticamente è destinata a trionfare. E' uno di quei casi nei quali auspicare la prevalenza del più forte ha connotati ideologici, perché per l'uomo e per l'ambiente la diffusione della robinia non è auspicabile sotto molti altri profili. Salvo per chi ama gli infestanti spinosi e per le aree che se ne giovano, niente da dire.
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