cioè una scadentissima nevicata da SCORRIMENTO, con aria via via più umida e meno fredda e niente fenomeni di stau e neve secca e polverosa capaci di provocare delle tempeste di neve e bloccare il traffico in pochi minuti. NIENTE A CHE FARE con le nevicate sul lato adriatico con minimo al suolo sull'adriatico o sullo Jonio
Ultima modifica di domenicix; 27/08/2011 alle 15:56
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ciao
lo stesso vale per l'alto Sannio che è posto nell'estremità nord est della regione Campania e sempre a confine con il nord Puglia, è strapiena di pale eoliche da 3-4-5 MW, e molto più di qui per giunta. I caccianeve possono raggiungere i 2-3-4 metri di altezza su quelle montagne lì di 900-1000 metri. Veramente che in passato il clima appenninico qui era davvero ostile, oggi invece che le colate gelide sono episodiche e di minor durata, è una passeggiata al confronto col recente passato anni '60-'70
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[QUOTE=domenicix;1058806462]cioè una scadentissima nevicata da SCORRIMENTO, con aria via via più umida e meno fredda e niente fenomeni di stau e neve secca e polverosa capaci di provocare delle tempeste di neve e bloccare il traffico in pochi minuti. NIENTE A CHE FARE con le nevicate sul lato adriatico con minimo al suolo sull'adriatico o sullo Jonio[/QUOTE
Hai perfettamente ragione... la bora prende umidità dal mare e la scarica sui rilievi sotto forma di neve, se poi siamo in campo ciclonico e sopra la bora sono presenti stratificazioni per la presenza di un occlusione è ancora meglio... non immagino cosa significhi addossare tutta quella roba per esempio sui versanti orientali dei monti sibillini... uno stau eccezzionale
Malgrado la vicinanza geografica col Riminese di Giorgio1940 nella Romagna interna la bora era ben conosciuta, in particolare la bora scura accompagnata da pioggia o neve "quand che tira la bura tri dè la dura" (-la tempesta di bora di solito dura 3 giorni- secondo la tradizione contadina) e indica il vento che almeno inizialmente proviene da N-E, dico inizialmente perche la bora scura soventemente in Romagna si presenta modificata come vento da NW.
la parola tramontana invece l'ho sempre associata allo stesso vento ma sul versante tirrenico come spiegava poco sopra Albedo.
Cosa sia o non sia bora credo sia molto difficile dirlo, probabilmente la parola, con varie modificazioni, buran, borea, bora per l'appunto indica un vento freddo e a raffiche e di provenienza settentrionale su vaste aree dell'Europa e dell'Asia occidentale.
Faccio un copia-incolla da Wikipedia su una possibile origine della parola buran:
"La parola russa буран ha un'origine comune al turco burağan, "vento molto forte", con paralleli in altre lingue del gruppo turco, da una radice comune bor- che significa "volgere, trascinare".[1] La parentela con буря (burja), "tempesta", è scartata dalla maggior parte dei linguisti come etimologia popolare.[2] Del resto буря deriva probabilmente da una radice indoeuropea *bhaur che significa "ruggire, infuriarsi": cfr. sanscrito bhuráti, norreno būra, irlandese antico búriud, latino furere.[3] La parola italiana buriana deriva forse dalla stessa parola slava, probabilmente attraverso la forma slovena burja, ma potrebbe essere anche una semplice deformazione di borana[4] da bora, a sua volta dal greco βορέας, come del resto burrasca (e lo spagnolo borrasca), borea, boria.[5] L'assenza di iotacismo in буран fa sì che sia scorretta la forma burian (per probabile influsso di buriana) che spesso si trova nei testi giornalistici italiani."
Aggiungo il mio contributo.
Bella descrizione della rosa dei venti
Rosa dei venti - WikipediaIn particolare
I nomi delle direzioni NE, SE, SO e NO derivano dal fatto che la rosa dei venti veniva raffigurata, nelle prime rappresentazioni cartografiche del Mediterraneo, al centro del Mar Ionio oppure vicino all'isola di Malta che diveniva così anche il punto di riferimento per indicare la direzione di provenienza del vento, ossia delle navi che anticamente erano spinte dai venti portanti, ossia da venti che provenissero dalla loro poppa (le andature all'orza vennero molto più tardi). In quella posizione, le navi che provenivano da NE, giungevano approssimativamente dalla Grecia, che comprendeva anche la parte meridionale delle coste balcaniche e la Turchia orientale, da cui il nome Grecale per la direzione NE-SO; da SE giungevano navi provenienti dalla Siria, da cui il nome Scirocco per il vento da SE; a SO vi è la Libia, nome che anticamente definiva anche la Tunisia e l'Algeria, da cui il nome Libeccio per il vento da SO verso NE. Infine da NO giungevano le navi salpate da Roma, che spesso circumnavigavano la Sicilia piuttosto che affrontare lo stretto di Messina; dalla Magistra, Roma, deriva il nome del vento che soffia da NO, Maestrale: la via "maestra" era infatti, fin dall'epoca romana, la via da e per Roma.
Tuttavia vi è un'altra tesi sull'origine della rosa dei venti, in grado di spiegare anche il nome "Tramontana", che è quella che il nome dei venti provenga dall'isola greca di Zante[senza fonte]. In questo caso la Tramontana (il vento che viene da nord) proviene dai monti della vicina Albania[E quindi? Perché in questo caso sarebbe chiaro perché si chiami tramontana? Vedi voce Tramontana] e la via maestra che dà il nome al Maestrale indicherebbe la via per Venezia, la repubblica marinara egemone in quella regione. Oppure, altra tesi accreditata è che il Maestrale prenda il nome dal Mistral, vento predominante del sud della Francia che si affaccia nel Mediterraneo. Anche la motivazione del nome Scirocco sembra più fondata in quanto per giungere a Zante dalla Siria le navi arrivavano da Sud-Est, cosa che a Malta accadeva solo se queste facevano il giro lungo (tenendosi vicino alla costa africana).
E quindi, muovendoci nel mediterraneo, o perlomeno nei mari italiani, se parli di grecale sai che è NE, tramontana è N, libeccio SW e via dicendo, a prescindere da stagione, temperatura, umidità, origine.
Discorso diverso per i nomi locali, che sono caratterizzati anche da altri fattori, quali umidità e temperatura, appunto.
Per esempio il garbino: non sempre un libeccio ostro "foenizza" come sabato, quando lo fa parlo di garbino.
Credo la stessa cosa possa dirsi per il foen alpino.
E quindi veniamo alla bora: non mi risulta che sulla costa molisana si usi questo termine, anche perché il vento da NE è piuttosto raro, il vento dominante è il maestrale da WNW a NNW.
Neanche a Campobasso si usa il termine bora, con le irruzioni fredde normalmente domina la tramontana più raramente il grecale e non li ho mai sentiti chiamare bora.
Per quel che mi riguarda lascio il termine al golfo di Trieste ed alle coste croate in cui tale vento ha la caratteristica peculiare delle raffiche, e per estensione, perché mi sembra usato da sempre, anche a tutto l'alto Adriatico.
Ciao
E chi ha detto che la bora soffia solo sull'alto adriatico?
La bora è semplicemente un vento da nord est, e il nord est soffia anche sul medio e basso adriatico; Si chiama bora perchè proviene dal russo Buran (tempesta di neve) o dal croato (bura).
E ancora: gli anziani della mia zona, tra cui anche i miei nonni, parlano sempre di buriana quando nevica; quindi non è vero che nelle zone dell'adriatico centrale non è in uso il termine di bora.
Al centro sud adriatico si parla di grecale perchè i veneziani, popolo di navigatori, avevano posto la rosa dei venti nel mar ionio, a est delle coste siciliane e calabresi rispetto alle quali la grecia è a nord est: da qui il nome di grecale per il vento che soffia da nord est.
In altre parole è solo una questione di terminologia, ma il vento (bora o grecale) è sempre lo stesso.
Mi spiegate poi come può chiamarsi grecale il vento che soffia da nord est in abruzzo se la Grecia si trova a sud est dell'abruzzo ?
sarebbe molto più logico chiamare il nord est bora anche per abruzzo e puglia, discorso diverso per calabria e sicilia può parlasi di grecale.
saluti
Per Rws: non si usa il termine bora in Molise? qui i vecchi parlano spesso di "Buriana" nei paesi del Vastese, idem per gli altri paesi della provincia di Chieti.
Ciao
come farebbe a non spirare quasi mai un vento da nord-est in Molise e a Campobasso mi lascia basito, anche perchè ci son stato anche di inverno a CB e mi ricordo il vento che proveniva da nord-est quando nevicavacon irruzioni di aria fredda dall'europa dell'est.
Da me la bora si chiama in dialetto la vòria, da borea, e quindi senz'altro il vento è frequente ed è conosciuto
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