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  1. #1
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    Predefinito Re: SAI (Snow Advance Index)- Analisi e monitoraggio

    Il SAI è l'anomalia standardizzata della pendenza della retta di regressione, con pochi anni di dati il valore può variare abbastanza con l'aggiunta di singoli anni ed anche in base al dataset; secondo le reanalisi ncep-ncar (che per il 2013 hanno ad esempio un valore più elevato dell'ims) e standardizzato rispetto alle medie 1979-2010 al 26 ottobre sarebbe il valore più basso dal 1950, con l'aggiunta di qualche giorno probabilmente si ridurrà un poco.
    Ad ogni modo non mi formalizzerei sul valore preciso tanto è evidente che non esiste una relazione precisa ao-sai al decimo...più interessante il fatto che ci sono solo 3 anni con sai<-1 ed anche una qbo invernale significativamente negativa, il lavoro di Peings et al. ipotizzava che la presenza di pochi anni con corrispondenza sai-qbo e tutti dopo il 1975 aiutasse la correlazione ao-sai che è assente prima del '75, questo dovrebbe essere il 4°.
    sai2.jpg

  2. #2
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: SAI (Snow Advance Index)- Analisi e monitoraggio

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    questo dovrebbe essere il 4°.
    sai2.jpg
    ottimo elz, così l'analisi è più completa aggiungendo la QBO in correlazione

    e sopratutto mette in evidenza la debolezza dell'indice preso così da solo.

    Peraltro è indubbia una totale correlazione dell'indice SAI<-1 con AO<-1 in abbinamento ad altri segnali

    che vi illustreremo il 1°dicembre all'uscita dell'outlook...abbiamo solo bisogno di altri 30 gg.

    P.S. credo sia il 5° caso il 2014...oltre al 1976,al 2000,al 2009 c'è anche il 2012

    perchè elz il 2012 secondo te non dovrebbe esserci?
    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 30/10/2014 alle 00:34

  3. #3
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: SAI (Snow Advance Index)- Analisi e monitoraggio

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    il lavoro di Peings et al. ipotizzava che la presenza di pochi anni con corrispondenza sai-qbo e tutti dopo il 1975 aiutasse la correlazione ao-sai che è assente prima del '75,
    sai2.jpg
    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    In questo caso ci sarebbe anche il '72-'73 che costituisce un eccezione, elevato snowcover, elevato sai, qbo- e ao ben positiva
    ciò che forse è sfuggito a Peings et al. è che la correlazione AO-SAI è presente (debole)

    quando l'intensità verticale del campo geomagnetico sulla Baia di Hudson è in diminuzione (e invece quello

    sulla Siberia è stazionario dal 1976 al 1995), cioè dal 1976 ad oggi.

    Visto che non ho strumenti e fonti per monitorare attualmente l'intensità verticale del campo geomagnetico, ho notato

    che dai dati archiviati fino al 2010 l'intensità appare ancora in costante diminuzione sulla Baia di Hudson,

    ma in lieve aumento sulla Siberia dal 1996 e questo sembra potenziare la correlazione AO/SAI.

    Inoltre analizzando la posizione del Polo Nord Magnetico noto che dal 1996 si apprezza un'accelerazione del suo

    allontanamento dal centro di circolazione artica di Beaufort ( posizione centro 80N - 158W )
    e

    avvicinamento al centro di intensità verticale geomagnetica sulla Siberia, che è molto probabilmente correlato con le

    rilevazioni del suo aumento (come del resto il forte allontanamento del Polo Nord Magnetico dalla Baia di Hudson

    con la diminuzione della sua intensità verticale geomagnetica).

    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 30/10/2014 alle 15:22

  4. #4
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: SAI (Snow Advance Index)- Analisi e monitoraggio

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    ciò che forse è sfuggito a Peings et al. è che la correlazione AO-SAI è presente (debole)

    quando l'intensità verticale del campo geomagnetico sulla Baia di Hudson è in diminuzione (e invece quello

    sulla Siberia è stazionario dal 1976 al 1995), cioè dal 1976 ad oggi.

    Visto che non ho strumenti e fonti per monitorare attualmente l'intensità verticale del campo geomagnetico, ho notato

    che dai dati archiviati fino al 2010 l'intensità appare ancora in costante diminuzione sulla Baia di Hudson,

    ma in lieve aumento sulla Siberia dal 1996 e questo sembra potenziare la correlazione AO/SAI.
    cioè fammi capire... la correlazione SAI/AO DJFM è potenziata laddove (Canada) l'intensità di campo è in discesa fregandosene che siamo fuori dall'area del SAI
    Decisamente più interessante è il primo aspetto, laddove (in Siberia) l'intensità di campo geomagnetico costante o in aumento debole va a potenziare la correlazione.
    Per cui nel meccanismo: Forte SCE ottobrino -> Maggiori SLP+ su nord Eurasia tra novembre e metà dicembre -> trasmissione d'onda in stratosfera tra metà novembre e fine dicembre, l'intensità di campo geomagnetico subentra nell'ultimo step immagino ... la trasmissione dell'heat flux è favorita lungo le linee di campo magnetico
    Andrea

  5. #5
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: SAI (Snow Advance Index)- Analisi e monitoraggio

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    cioè fammi capire... la correlazione SAI/AO DJFM è potenziata laddove (Canada) l'intensità di campo è in discesa fregandosene che siamo fuori dall'area del SAI
    Sono entrambi gli aspetti interessanti.

    Brevemente senza entrare nei particolari:

    la circolazione artica di Beaufort agisce come una gigantesca pompa

    riducendo o aumentando il proprio flusso alle aree circostanti il suo centro (80N - 158W).

    L'avvicinamento del Polo Nord Magnetico rispetto questo punto riduce la velocità angolare della circolazione di

    Beaufort; d'altro lato l'allontanamento del Polo Nord Magnetico da questo punto aumenta la sua velocità angolare.

    Dal 1976 ad oggi l'avvicinamento del Polo Nord Magnetico al centro della circolazione di Beaufort

    ha subito un'accelerazione rispetto al periodo precedente (1920-1976) riducendone ancor di più la velocità angolare.

    Conseguentemente le correnti di acque più calde hanno potuto spingersi più a nord innalzando di latitudine i flussi umidi

    atmosferici e in particolare rendendo tangibile un segnale come lo Snow Cover (in questo caso il SAI).
    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 30/10/2014 alle 18:57

  6. #6
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: SAI (Snow Advance Index)- Analisi e monitoraggio

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    Sono entrambi gli aspetti interessanti.

    Brevemente senza entrare nei particolari:

    la circolazione artica di Beaufort agisce come una gigantesca pompa

    riducendo o aumentando il volume nelle aree circostanti al suo centro (80N - 158W).

    L'avvicinamento del Polo Nord Magnetico rispetto questo punto riduce la velocità angolare della circolazione di Beaufort;

    d'altro lato l'allontanamento del Polo Nord Magnetico da questo punto aumenta la sua velocità angolare.

    Dal 1976 ad oggi l'avvicinamento del Polo Nord Magnetico al centro della circolazione di Beaufort

    ha subito un'accelerazione rispetto al periodo precedente (1920-1976) riducendone ancor di più la velocità angolare.

    Conseguentemente le correnti di acque più calde hanno potuto spingersi più a nord innalzando di latitudine i flussi umidi

    atmosferici e in particolare rendendo tangibile un segnale come lo Snow Cover (in questo caso il SAI).
    ok, molto chiaro
    Andrea

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