
Originariamente Scritto da
galinsoga
Sul clima invernale di Colonia o di Bonn non sputerei, alla fine sono città che hanno medie del mese più freddo (gennaio) molto vicine (spesso lievemente inferiori) rispetto a quelle di molte città della pianura veneto-friulana e certamente non sono meno nevose (per quantitativi annui ed episodi) di Rovigo, Padova o Udine. Anche rispetto alla maggiore nevosità delle città emiliane o di quelle della pianura padana centro-occidentale, tutto sommato le città della Ruhr hanno una variabilità meteorologica invernale che l'area padano-veneta spesso si sogna e in presenza di correnti orientali, con circolazioni anti-zonali, possono vedere periodi di gelo crudo, anche se magari il freddo viene velocemente scalzato da ovest verso est.
Discorso diverso invece per quanto riguarda le coste atlantiche e le vicine pianure dell'estremo Nord-ovest francese o quelle dell'Inghilterra occidentale e meridionale, che in effetti hanno inverni davvero troppo miti. Sono aree in cui l'effetto mitigante delle acque oceaniche rende estremamente difficile vedere fenomeni nevosi, che vadano oltre il rapido rovescio di neve fradicia, anche in presenza di isoterme molto basse ad 850 hPa è molto difficile veder nevicare degnamente. Per fare un esempio a Plymouth spesso non basta una -10/-12°C artico marittima per portare neve con accumulo al suolo, perché le precipitazioni da ingresso del fronte freddo, nei mesi invernali, sono spesso deboli e le acque atlantiche (per quanto relativamente tiepide) non sono quelle del Tirreno meridionale e non garantiscono grandi contrasti. Per il resto il clima invernale delle coste del Mare del Nord, dalla Fiandra orientale allo Jutland, è sicuramente più vario e meno monotono di quello di molte zone del Nord Italia.
Segnalibri