La mattina del 21 Luglio le previsioni ancora non vedevano la fine dell'ondata di calore estrema e fuori da ogni logica probabilistica che ormai, allora, già da una decina di giorni stritolava il Sud Italia. Tutti i possibili miglioramenti nelle code dei modelli si continuavano a rivelare miraggi, e sia le medie sia l'evoluzione stessa delle Ensemble suggerivano un proseguimento del caldo estremo fino ai primi di Agosto, con una fase addirittura di ulteriore intensificazione per il 24-26.
Se fosse andato in quel modo, la terza decade di Luglio sarebbe stata a mani basse la più calda di tutti i tempi, battendo i già eccezionali record della seconda decade appena trascorsa e promettendo di fare strage di ogni mese record preesistente, Agosto 2003 incluso, il tutto dopo una prima decade sostanzialmente nella norma: lo scenario era a dir poco sconcertante e del tutto assurdo, ma d'altro canto lo era anche quel che si stava vivendo fino a quel momento.
Quella stessa sera, però, i modelli matematici hanno ritrattato tutto: medie, spaghi e ufficiale, tutto aveva inquadrato la fine dell'ondata a soli 120-144 h di distanza nel futuro. Il 26 Luglio circa, stando alle uscite di quel pomeriggio/sera, il Centro-Sud sarebbe stato fuori dall'ondata di caldo che per allora sarebbe stata già vecchia di due settimane, una durata eclatante.
Una vera rivoluzione: se i nuovi scenari fossero andati in porto, non solo la decade non sarebbe chiusa come la più calda di sempre nonostante fino al 26 sarebbe viaggiata su binari di delirio climatico, ma persino l'intero mese di Luglio avrebbe potuto persino chiudere fuori dal podio!
Non fu una visione: come prospettato dai modelli, l'ondata di caldo estrema di Luglio 2023 è terminata sotto una debole tramontana alle 13 del 26 Luglio.
Come se nulla fosse successo, come se le due settimane precedenti tratte da chissà quale folle scenario climatico del futuro non fossero mai avvenute, il clima è tornato repentinamente nei binari che aveva seguito fin dall'inizio dell'estate: le temperature sono drasticamente diminuite, assestandosi negli ultimi giorni su livelli addirittura sotto le medie degli ultimi due decenni; le temperature del basso Adriatico sono crollate di 2° in 48 h tornando sui livelli immediatamente precedenti l'inizio dell'ondata di calore; le giornate estive sono tornate ad essere più che sopportabili, ma godibili ed estremamente piacevoli.
Dall'incubo si era passati ad un sogno ad occhi aperti, e scelta non fu mai più azzeccata per definire i due periodi che hanno costituito le due facce estreme di questa decade e, in senso più generale, di questo Luglio.
Proprio allo scoccare della terza decade, alle 2 di notte, un debole venticello di provenienza marina aveva inaugurato, sotto un minaccioso esercito di nubi basse sull'orizzonte a nord, i 5 giorni climaticamente più deliranti della serie storica di Brindisi Casale. Durante questi 5 giorni si è assistito ad eventi che per l'appunto soltanto negli incubi si sarebbero potuti concepire, del tutto senza precedenti: condizioni di caldo intenso con afa in piena notte; dp stellari sopra i 26 e persino sopra i 27°; temperature altissime per più e più giorni nonostante il mare provasse a mitigare il clima.
Si sono stabilite 3 giornate con medie grezze superiori a 31.5°, una massima ha superato i 40°, e più notti si sono inserite nella top 40 di Luglio tra le più calde ed una persino nella top 10 in assoluto.
Il 26 Luglio pomeriggio, invece, si è iniziato a vivere un sogno, reso ancora più incredibile dal fortissimo contrasto rispetto ad un'ondata di calore interminabile e nel pieno delle sue forze fino a soltanto qualche ora prima.
Gli ultimi giorni di Luglio sono trascorsi con notti freschissime, addirittura con una minima che si è spinta sotto i 19°; i pomeriggi sono stati nella norma climatica persino per la 71/00 o 61/90; il giorno è trascorso con tassi di umidità bassi o nella norma di fine Luglio.
E' difficile descrivere due fasi tanto opposte quanto presenti all'interno della stessa entità temporale, che in questo caso è una decade che si ritrova dunque ad aver visto la sequenza di 6 giorni più calda della serie storica di Brindisi seguita subito dopo da 5 giorni che sarebbero stati perfettamente in linea anche con la (bella) estate di diversi decenni fa.
In conseguenza del netto stemperamento finale delle anomalie ad opera della (sorprendente) fase fresca di fine mese, quella che si prospettava in principio come la decade più calda della storia si è poi tramutata in una decade molto calda ma non da record. E tuttavia il fatto che questa decade abbia chiuso con una media persino superiore a quella della seconda deve essere motivo di immenso stupore proprio perchè per 5 dei suoi 11 giorni hanno visto un clima d'estate d'altri tempi, e nonostante questo imponente freno la media finale è risultata una delle più alte per una decade (peraltro in realtà 11 giorni!) dal 1951!
La terza decade di Luglio 2023 ha chiuso con le seguenti medie a Brindisi Casale:
media min: 23,4° (+2,2° dalla decadale 71/00)
media max: 33,35° (+4,25° dalla decadale 71/00)
media tot: 28,4° (+3,3° dalla decadale 71/00)
Queste medie, esorbitanti non solo per l'anacronistica 71/00 ma per qualunque riferimento si voglia utilizzare (+2,5° dalla decadale 81/10; +2,4° dalla decadale 91/20; +2,3° dalla decadale 2011/20), decretano la decade quale la seconda più calda terza decade di Luglio dal 1951 (dietro solo alla terza di Luglio 2015), battendo di +0.1° la terza di Luglio 2007, e la seconda più calda in assoluto del mese di Luglio dal 1951 a pari merito con la prima di Luglio 2000.
Forte di questa media, si impone quale la sesta più calda decade in assoluto dal 1951: solo le prime decadi di Agosto 2017, 2015 e 2021, la terza decade di Luglio 2015, la seconda di Agosto 1994, sono state più calde di questa terza decade di Luglio.
Nel complesso, si contano solo 6 decadi calde quanto (prima di Luglio 2000) o più (vedi pocanzi) della terza decade di Luglio 2023.
Nel giro di 10 giorni, dunque, la seconda decade di Luglio 2023, che aveva da pochissimo conquistato un meritato quinto posto tra le più calde del mese dal 1951, si vede già retrocedere di una posizione uscendo dalla top 5. Gloriosa quanto breve permanenza.
A differenza di tutti i precedenti storici appena elencati, questa terza decade ha però visto al suo interno una fase decisamente fresca per le estati recenti, tanto che si è strappato anche un dato di interesse (che si vedrà successivamente).
Ciò rende, come dicevo, la sua impresa ancor più straordinaria, e la trasforma a mio giudizio nella più sfacciata e fuoriclasse tra tutte le decadi più calde dal 1951, di un livello superiore anche a quelle che eppure le sono rimaste davanti.
Voglio ricordare, in proposito, che tra questa terza decade e le più calde (prima di Agosto 2015 e 2017) sussiste solo un mezzo grado di differenza, a rimarcare che si tratta di un record mancato per questione di pochi decimi.
Pensare che ciò sia accaduto pur avendo al suo interno 5 giorni in media 71/00 è da delirio, ma non fa altro che esaltare ulteriormente i primi 6 giorni, che non a caso sono stati i 6 giorni più caldi dal 1951. Con una media grezza di 31,1° (+5,1° dalla 81/10 calcolata per quell'esatto periodo) straccia anche il precedente del 9-14 Agosto 1994 (30,6°) migliorandolo di +0,5°!
Si sono inoltre stabiliti i nuovi record di media termica più alta per sequenze di almeno 3 (31.4°, dal 23 al 25/7, ma 31.3° anche tra 20 e 22/7), 4 (31,65° dal 22 al 25/7), 5 (31.7°, dal 21 al 25/7), 6 e 7 (30.9°, dal 20 al 25/7) giorni consecutivi dal 1951. Si tratta, questi, di primati non solo dunque su scala mensile, bensì assoluta.
La media max è stata quella su cui la decade ha inciso indelebile la sua impronta negli annali: è la più alta media max in terza decade di Luglio dal 1951, avendo stracciato i precedenti del 2007 (33°) e del 2015 (32.9°); risulta inoltre la quarta più alta media max per una decade qualsiasi dal 1951, dietro soltanto ai 34° di media max della prima di Luglio 2000 (che la rendono pertanto seconda media max più alta tra tutte le decadi di Luglio dal 1951, impedendole pure il record mensile), i 33.9° della seconda decade di Agosto 1957 e i 33.6° della prima decade di Agosto 2021.
Calda ma non eccezionale la media minime, curiosamente sul livello dei precedenti due anni, giusto un paio di decimi più elevata. Si ritrovano diversi precedenti storici, tutti dopo il 1987 e la stragrandissima maggioranza negli ultimissimi anni; recuperando quanto scrissi due anni per commentare la media minime di quella terza decade di Luglio (che fu, tra l'altro, di "soli" 23.1°):
Contrariamente a quel che annotai due anni fa, oggi ravvedo chiaramente un aumento nella frequenza di medie minime così alte dal 2020: 2021, 2022 e ora anche 2023 hanno visto medie minime superiori a 23°, con quella del 2023 che ora risulterebbe quasi anonima ed eppure sarebbe stata la più alta media minime in terza decade di Luglio fino al 1987.Nonostante le apparenze, con un'estate oggi più calda, a quanto pare la frequenza non è aumentata particolarmente dagli anni 80: se infatti fino al 1987 solo la terza decade di Luglio 1963 aveva fatto peggio del 2021 (media min 23,3°), dal 1987 se ne ritrovano nel 1987 appunto, 1988, 1994, 1998, 2003, 2007, 2015, 2016. Una ogni 5 anni circa. Si alza però l'asticella della media, è da riconoscere.
La progressione è talmente calzante che la media minime del 2021, allora al nono posto come la più alta tra tutte le terze decadi dal 1951, oggi è retrocessa già definitivamente fuori dalla top 10.
Le minime, per quanto non abbiano brillato effettivamente quanto le massime, hanno comunque saputo lasciare il loro segno nella storia, ne ho già parlato abbondantemente in precedenti resoconti quindi non mi soffermerò. Posso solo dire che la minima più alta della decade (tra 27° e 27,3° a seconda della stima che si preferisce) è stata la terza più alta minima in terza decade di Luglio dal 1951, superato solo dai 28.8° record del 24/7/2007 e dai 27.8° del 24 Luglio 2003.
Nuovamente, così come la media grezza anche la media max da podio per il mese che la seconda decade aveva appena conquistato è stata già spinta indietro di una posizione.
Declassata dal podio anche la media max della terza decade di Luglio di soli due anni fa, 2021. E' incredibile la velocità (e dunque la facilità) con la quale vengono riscritti interi podi in una manciata di anni consecutivi quando si tratta di estate e quando si parla di caldo.
Pur non eclatante quanto la media grezza (6 giorni più caldi dal 1951), la media max dei 6 gg tra 20 e 26 Luglio è stata pari a 36,8° che conquista ilsecondo posto per la sequenza di 6 giorni con la media max più alta dal 1951. Solo la sequenza di 6 gg tra 9 e 14 Agosto 1957 le resta ancora davanti per questione di +0,6° con una eclatante media max di 37,4°!
Si sono stabilite le seguenti statistiche di rilievo decadale e/o mensile:
- terza max più alta in terza decade di Luglio dal 1951, dietro ai 44.4° del 2007 e ai 41° del 1987; sesto posto per la max più alta tra tutte le decadi di Luglio dal 1951
- nuovo record per il maggior n° (4) di max sopra i 35° in terza decade e per qualunque decade di Luglio dal 1951; pareggiato il record anche annuale, sebbene sia condiviso da diverse decadi di Agosto (4 max di almeno 35° nella prima decade di Agosto 2021, nella seconda decade di Agosto 1957 e nelle terze decadi di Agosto 2000 e 2007)
- in ragione di questo record, che migliora di +1 gg il precedente, la terza decade di Luglio 2023 spazza quel primo posto troppo affollato poichè condiviso da 5 decadi, l'ultima delle quali (la seconda di Luglio 2023) si era peraltro appena aggiunta potendosene vantare per una durata incredibilmente breve
- record per il maggior n° (6) di max sopra i 33° in terza decade di Luglio dal 1951, pareggiato anche il record per qualunque decade che era stato peraltro conquistato dalla seconda decade!
- record per il maggior n° (5) di max ≥ 33,9° in terza decade di Luglio dal 1951; rispetto a tutte le decadi è sempre un record sebbene figuri dietro alla prima decade di Luglio 2012 e alla neo-aggiunta seconda decade di Luglio 2023 dato che in questi due casi le 5 max furono tutte superiori ai 34°
- record per il maggior n° (3) di max sopra i 38° in terza e in qualunque decade di Luglio dal 1951; il record vale anche per tutta la serie storica
- come già scritto, la minima del 21 Luglio (27-27,3°) è stata la terza min più alta in terza decade di Luglio dal 1951, la terza più alta anche per qualunque decade del mese visto che le prime due decadi non hanno mai registrato ad oggi minime sopra i 26,5°
- la giornata del 25 Luglio, con una media grezza di 33°, è stata la terza più calda giornata in terza decade di Luglio dal 1951; sesta più calda a Luglio dal 1951
- record per il maggior n° di gg con media grezza sopra i 30/31/31,5° (3) in terza e in qualunque decade di Luglio dal 1951
Eppure, nonostante tanto caldo estremo, assurdo ma vero questa terza decade di Luglio tira fuori anche un dato di freddo, benchè esso impallidisca in maniera tragicomica rispetto alla magnitudo di quanto accaduto fino a 48 h prima: la minima del 28 Luglio, infatti, è riuscita a scendere fin sotto i 19° arrivando a 18.9°, e non accadeva di scendere sotto i 19° in terza decade di Luglio dal 2011 (nel 2012 minima di 19,0°).
Questa è l'unica statistica significativa degli ultimi 5 giorni del mese, che hanno viaggiato su una marcia radicalmente differente: se i primi 6 gg hanno avuto infatti una media di 31.1°, gli ultimi 5 una media di 25,1° con un calo improvviso senza mezzi termini pari a -6°, da una media a +5° dalla 81/10 ad una perfetta 71/00. Come passare da un clima da costa del Mar Rosso settentrionale addirittura alla Brindisi di 30-40 anni fa, un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio consumatosi in poche ore!
E' soltanto per via di questi 5 giorni così freschi che la decade non abbatte ogni record, ed è solo per merito di essi che non vengono riscritte altre statistiche, quali la minima più bassa la più alta oppure il giorno più fresco il più caldo della decade, anzi, su questi parametri la terza decade di Luglio non compare nemmeno nella top 10 delle più calde.
Come sempre, si sta a commentare come eccezionale un valore che in un tempo nemmeno tanto remoto sarebbe stato di pura amministrazione. Ciò che prima era norma oggi è eccezionale, ciò che un tempo era eccezionale oggi è quasi norma: questa frase, di mia coniazione, è drammaticamente vera, dimostrata incontrovertibilmente proprio da episodi come questo.
Atmosfera- La colonna troposferica, durante questa decade, si è comportata in maniera particolare: inizialmente, fino al 26, vi è stata assoluta concordanza tra tutti i piani con valori nettamente sopra la media dal suolo fino alle alte quote sebbene oltre il livello isobarico dei 700 hPa le anomalie fossero meno eclatanti e storiche di quanto non avveniva al di sotto.
Questa fase di concordanza è terminata il 26 Luglio, con il break che ha rotto non soltanto l'ondata di calore ma anche l'intera colonna, con il piano divisore rappresentato grosso modo, guarda caso, proprio dalla quota gpt 700 hPa prima citata: dal 26 al 31 Luglio infatti la bassa troposfera è definitivamente uscita fuori dalla tremenda ondata di calore, con il ritorno a condizioni nella norma termica per fine mese o lievemente sopra; l'alta troposfera, viceversa, salvo un fulmineo rientro in media per qualche ora il 26, ha proseguito sui binari di sopramedia cronico e consistente ritornando persino a sfiorare vette estreme e persino storiche in questo primo scorcio di Agosto.
Questo curioso comportamento dei vari piani atmosferici dimostra quanto questi spesso non siano in stretta comunicazione tra loro, e indirettamente dimostra anche come l'aria sia un fluido tanto quanto l'acqua, i cui flussi possono seguire andamenti e regimi diversi nonostante dall'esterno appaiano come un unicum.
Le medie sono state (anomalie rispetto alla mensile):
- 850 hPa: 21,3° (+4,5° dalla 81/10)
- 700 hPa: 9,8° (+3,5° dalla 81/10)
- 500 hPa: -8,4° (+2° dalla 81/10)
- ZT: 4601 m (+465 m dalla 81/10)
Come visto per il suolo, ma in maniera ancor più vistosa, il calo termico occorso nei bassi piani atmosferici negli ultimi giorni del mese ha "decapitato" le anomalie registrate fino al 25, stemperandole drasticamente; in alta troposfera invece, paradossalmente, la fase di fine mese è stata persino più calda (!!) di quella di inizio decade, per cui si può dire che sia stata la forza trainante delle anomalie positive rilevate, suggerendo che in generale queste ultime fossero sempre state meno nette come in effetti è stato fin dagli albori dell'ondata. In compenso, l'alta troposfera ha pagato (e sta ancora pagando in questi primi giorni di Agosto!) un'intensità meno estrema delle anomalie con la durata, che con oggi raggiunge quasi il mese!
E' stata:
- la quarta più calda terza decade di Luglio dal 1954; manca il terzo posto per soli due decimi (21,5° nel 1983)
- la quarta più calda terza decade di Luglio dal 1954, a solo un decimo dal 2009 che occupa il terzo posto e a +0,1° dal quinto piazzamento dove si ritrova il 1998
- quinta più calda terza decade di Luglio dal 1973, in una top 5 dove tutti gli anni sono recentissimi (in ordine dal primo al quarto: 2020, 2007 e 2015 ex aequo, 2009); battuto di un solo decimo il 2016, da annotare considerando una possibile sovrastima di +0,1°
- "solo" sesto posto invece per la più alta media dello ZT in terza decade di Luglio dal 1973
Il fatto che per la quota dello ZT e per la T500 hPa abbia ristretto l'orizzonte temporale al 1973 (segnale che non ero sicuro circa l'eccezionalità dei dati per l'intera serie storica quanto invece lo ero per T700 e T850) e le stesse posizioni che hanno conquistato (quinto e sesto posto) sono la prova di quanto scritto in precedenza, cioè di un'ondata di calore più lunga ma meno netta in alta troposfera rispetto alla bassa.
A 850 hPa la media termica di questa terza decade di Luglio va a spostare un gradino più basso il dato sia del 2021 sia del 2022: incredibile ma vero (lo si era visto anche al suolo), è il terzo anno consecutivo che la terza decade di Luglio trascorre con medie superiori a 20,5° (!!!) e riscrive la top 5 a 850 hPa per l'ennesima volta. E così, se il 2021 aveva conquistato il quarto posto e il 2022 il quinto, adesso il 2023 prende il posto che spettava al 2021 e il 2022 fuoriesce, dopo un solo anno di permanenza, dalla top 5.
Nuovamente è incredibile constatare quanto facilmente e rapidamente si possono sconvolgere simili statistiche di caldo in quest'epoca. Questa stessa tendenza è altresì preoccupante.
Elevate, ma non da top 5, le altezze medie gpt. In tal caso addirittura sono state paradossalmente le alte quote quelle a guadagnare una posizione migliore, piazzandosi al sesto posto sia a 500 hpa sia a 700 hPa. Più anonima la quota gpt 850 hPa.
Il 25 Luglio l'ondata di caldo ha avuto il suo ultimo sussulto finale tanto al suolo quanto in bassa troposfera, sussulto che è coinciso con il momento di massimo caldo dell'intera ondata.
Sono stati rilevati:
- la più alta temperatura a 850 hPa in terza decade di Luglio (e per qualunque decade di Luglio) dal 1954, con un valore stimato sulla verticale di Brindisi sui 28,7°
- la più alta temperatura a 700 hPa in terza decade di Luglio (14,1°) dal 1954, battendo tuttavia il 2000 di solo un decimo di grado;secondo posto per la T700 più alta tra tutte le decadi mensili, dovendo cedere solo al confronto con il picco (persino superiore ai 15°!) della prima decade di Luglio 1988
Qualche giorno prima si erano rilevati anche picchi rilevanti per quanto concerne le altezze gpt, in particolare:
- quarto posto per la più alta quota gpt 850 hPa (1589 m) in terza decade di Luglio dal 1973; da notare che il 2021 è al primo posto con 1593 m
- quinto posto per la più alta quota gpt 700 hPa (3240 m) in terza decade di Luglio dal 1973; nuovamente, il 2021 figura davanti, in questo caso in terza posizione
- terzo posto anche per la più alta quota gpt 500 hPa (5940 m) in terza decade di Luglio dal 1973, seppure sia un terzo posto che ne vale quanto un settimo trovandosi a pari merito numerosi anni: 2020, 2000, 2003 e, ancora una volta, 2021!
Come già accaduto al suolo, grandi assenti sono le statistiche relative ai picchi minimi più alti, inesistenti perchè il calo dei gpt e delle temperature a tutte le quote avvenuto il 26 (e proseguito, in bassa atmosfera, fino a fine mese) ha cancellato ogni possibilità di stabilirle.
Al contrario, la terza decade di Luglio 2023 si ritrova ad aver visto come temperature più basse a tutte le quote dei valori che pur non eccezionali sono tuttavia poco frequenti negli ultimi anni a fine Luglio. Analoghe considerazioni si possono eseguire per i gpt.
Ciononostante, ritengo necessario menzionare come se non fosse stato per una brevissima flessione delle isoterme anche alle alte quote atmosferiche, evidente dai dati stimati alle 00Z del 26/7, si starebbe oggi a commentare i nuovi record per la più bassa quota di ZT la più alta e il secondo posto per la T500 più bassa la più alta per la terza decade di Luglio almeno dal 1973, perchè come già detto già alle 12Z del 26/7 in quei piani si era ritornati a condizioni di folle anomalia positiva, persino più marcata (per quanto paradossale) dei giorni antecedenti!
Con questo resoconto decadale cessa l'ultimo approfondimento che getta uno sguardo analitico sui dati grezzi dell'ondata di calore di Luglio 2023, stavolta dalla prospettiva della terza decade di Luglio.
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