Meteocattolica.eu / Meteogabiccemare.eu : Osservatorio Meteorologico di Cattolica e Gabicce Mare
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Caro boyroma,
devi capire che la scienza è una cosa e la passione è un'altra. Se si vuole analizzare un fenomeno dal punto di vista scientifico bisogna obbligatoriamente passare attraverso l'analisi dei dati e dai risultati che si ottengono trarre delle conclusioni. Un fenomeno come un tlc, per essere definito tale, deve rispondere a particolari requisiti.
Puoi cercare tutti le immagini satellitari che vuoi all'una, alle tre, alle cinque di notte, ma un ricciolo giudicato tale solo con lo sguardo non ti garantirà mai e poi mai di essere un tlc. L'analisi sperimentale sta al primo posto, perchè non guarda in faccia a nessuno e non si lascia condizionare dall'euforia che può scaturire in un appassionato alla vista di un qualcosa di straordinario.
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Lo sò benissimo,e non sono il tipo che per l'euforia grida all'uragano,anzi all'inizio dissi che nemmeno per me era un tlc,ma per come si è evoluto poi,in un sistema temporalesco autonomo,con occhio,alimentato dal mare,un sistema esclusivo del mediterraneo..mi sono ricreduto.
L'analisi sperimentale è sempre rimasta al primo posto,proprio per questo la discussione è andata avanti per ben 12 pagine..
la soluzione TLC o qualcosa di molto simile è rimasta la piu' probabile,e non xchè lo dico io..
Trallaltro non so' se sai che molta passione,con gli anni,porta anche a molta conoscienza..malgrado il mio nick sia rimasto a 18 anni
Saluti
Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 27/03/2007 alle 03:08
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Allora, in mancanza di dati certi sulla presenza o meno del minimo al suolo, arriva comunque una prima verifica importante ed interessante: quest'oggi il Prof. Buzzi (tra coloro che hanno progettato il modello BOLAM, e ricercatore di una certa fama), mi ha mostrato una simulazione dell'evento implementata sul modello MOLOCH (non idrostatico, in coordinate H e con passo di griglia orizzontale di 3 km).
In particolare la simulazione era centrata tra il 19 ed il 20 marzo, ossia nel periodo di tempo in cui il vortice ha avuto modo di formarsi; la coordinata Ho di riferimento corrispondeva al livello più basso del modello, ossia ad una quota di circa 80 metri dal suolo, ed i dati di inizializzazione erano GFS.
Cosa si è visto? Diverse cose:
- innanzitutto come e perché si è formato il minimo a mesoscala (che quindi, è confermato perlomeno nella simulazione, SI E' SVILUPPATO). In poche parole l'aria fredda attraverso il foehn alpino in ingresso sul Piemonte, ha accelerato per poi risalire sull'Appennino Ligure, al di là del quale ha generato un forte vento catabatico da nord verso le coste tra Genova e Savona, e da qui in direzione del mare aperto.
Una volta arrivata al largo, la massa d'aria fredda ha trovato un vento pressoché assente, e di conseguenza attraverso meccanismi piuttosto complicati che coinvolgono la vorticità e la sua conservazione si è sviluppato in meno di 3 ore il ciclone a mesoscala.
- circa 3 ore dopo il suo sviluppo il ciclone presentava una fascia di venti piuttosto violenti (30 m/s ed oltre) nel suo settore sud; le cose più importanti sono che:
a)questa fascia non risultava più ampia di 6-9 km
b) nella simulazione la fascia stessa corrispondeva proprio alla zona dove la mattina avevo visto attraverso sat e webcam (oltre a ripetute osservazioni "ad occhio" di mio padre, che si trovava sulla costa) il Calvus ad asse obliquo (che ho identificato che probabile supercella), la cui presenza adesso è totalmente giustificata, visto lo shear in gioco.
- In seguito per 6 ore il minimo ha continuato a mulinare sulla stessa area, e la fascia di vento forte si è rapidamente estesa al settore SW, mantenendo sempre lo stesso diametro.
Qui finiva la simulazione, quindi a rigore non so se le caratteristiche del ciclone si sono mantenute anche quando questo si è diretto lentamente verso sud lungo le coste.
Comunque ho chiesto al Professore se quanto prima può darmi le .gif riguardanti la simulazione, così le posto su questo topic (ho avuto l'autorizzazione) e discutiamo meglio la cosa![]()
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Ultima modifica di Lorenzo Catania; 27/03/2007 alle 19:28
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
in questa fase è dunque una classica ciclogenesi baroclina di natura orografica (modello di Charney-Eady modificato), come avevo detto, molto intensa e probabilmente esplosiva. In pratica, l'orografia ha un effetto di convertire energia potenziale in energia cinetica in situ, di continuo. Ecco xchè risulta più approfondito. Si evidenzia anche la classica configuarazione a dipolo.Fin qui ci siamo...Ripeto, l'instabilità baroclina è il triggering per sti così...
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
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meteorologo Meteosolutions S.r.l.
allora, facciamo un pò il punto. Ovviamente secondo il mio modo di pensare (discutibilissimo!!)
1 fase) vortice causato dal meccanismo dell'instabilità baroclina. E' un classico quello del Golfo Ligure. Come dicevo il modello di Eady ( è il + semplice modello per spiegare il meccansimo sull’instabilità baroclina e che genera vorticità, anzi, la vorticità cresce esponenzialemnete) viene modificato in presenza di ciclogenesi orografica con la formazione di una struttura dipolare. Sebbene una parte dell’aria fredda tende a scavalcare la montagna, una buona parte devia aggirando l’ostacolo a seconda della stabilità statica in loco. Dal momento che le Alpi si possono vedere come un ostacolo isolato, piuttosto come un “ridge” infinito, il flusso fortemente stratificato potrebbe aggirare l’ostacolo negli strati più bassi e non oltrepassarlo. Questo flusso tenderebbe a compensare parzialmente la massa che si è persa dal bilancio “convergenza-divergenza (secondo Sherag!). La ciclogenesi viene spiegata come una intensificazione dell’ampiezza dell’onda nel lato sud della montagna ed a un indebolimento dell’ampiezza nel lato nord. Il vortice appare molto profondo perchè, ripeto, vorticità è cresciuta esponenzialemnte!!!Dovete infatti domandarvi chi dà e energia al vortice!
2 fase) vortice quasi barotropico in spostamenteo verso sud. A questo punto mi fermo perchè non ho fatto simulazioni e non conosco la situazione dinamica e termodinamica, cosa possibile con le simulazioni!.
Tuttavia, rimetto una risposta datami dall'isttuto di geodinamica e meteorlogia di Vienna. Ma tale affermazione riguarda la sinottica, che è un altra cosa...
"This vortex is situated in the center of a massive upper level low, within a very cold airmass. So it definitely can't be a tropical cyclone. Except from the PVA (avvezione di vorticità positiva!) this feature has all attributes of a comma, so I identified it as comma"
Io qui non sono concorde su quanto lui dice, nutro dubbi, e sembrerebbe più che altro una Polar Low che, ripeto, si discosta dal TLC a causa di alcune cose. Certo, alla fine sempre vortice rimane…
Si vedrà, che dire…
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Francesco Nucera
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-dunque questa accurata spiegazione descriverebbe la formazione del ciclone sul mar ligure..pero' se non sbaglio a noi servirebbe più che altro dall'alto lazio alla sicilia..![]()
-riguardo le polar low,sono vortici formati per lo piu' da nubi stratiformi che da nubi temporlesche,non hanno occhi cosi' definiti,hanno spirali piu' "aperte"e non hanno un cuore temporalesco così concentrato nel centro..
e poi non è detto che sia per forza uno dei tanti vortici conosciuti..
il nostro mediterraneo è un mare unico,a parte,non freddissimo in inverno,fino a raggiungere temperature tropicali in estate..dunque ci si puo' formare un po' di tutt,ibrid compresi
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
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