mica ti comprendo..
il cambiamento su scala globale è la risultante dello studio integrato dei tanti cambiamenti su scala locale...
Finchè non esistera un misuratore termico gloablizzato, il clima era e resta un fatto sommatorio di aree locali sia in senso orizzontale che verticale.
I ghiacci artici sono espressione di importanti accadimenti climatologici in NH...altro non serve che indichino.
Il clima globale è una astrazione politica. Non esiste un clima della terra. Eistono tanti climi di tante aree della terra.
Il clima reale è fatto di climi locali. Ora uno può interessarsi a uno e più comparti...e vedere se i loro cambiamenti sono collegati e coerenti...ma occuoparsi seriamente della storia climatologica di un area omogenea è già tanto faticoso...ma puo dare grandi soddisfazioni e ci si sente un tassello attivo del mosaico globale.
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
OK, per i cambiamenti locali o di zona va benissimo. Non per gli equilibri termici della Terra, ho citato questo perche' la scienza batte su questo tasto (l'AGW) e questo e' all'attenzione globale.
E' piu' naturale osservare le singole zone perche' il clima si esprime con cicliche irregolari variazioni diverse da zona a zona e infatti io nel Blog osservo prevalentemente gli aspetti delle "manifestazioni" ed eventi del clima e non tanto il suo bilancio termico globale.
In questo gli anni 2000 sono l'espressione netta e chiara del Climate step dovuto al Nino 97/98 che ha indotto l'IPWP su livelli di colpo + piu alti ...
Questo ovviamente ha delle conseguenze proprio sul gas serra + importante, l'H2O, e ne risente il clima a livello globale anche se con diverse manifestazioni locali.
Gli USA invece, il calo degli ultimi 2 anni, sono l'espressione di un possibile cambiamento su scala gradualmente piu' ampia, il cambio di PDO a negativa che impatta sugli andamenti del getto nel NH e sulle configurazioni ENSO medie e quindi le configurazioni del SH .... vedremo.
Dipende da molte cose, per es. il tipo di parametro fisico (T2m, SST, tropo, strato...), la finestra temporale scelta (un trend climatologico significativo dovrebbe abbracciare almeno 25-30 anni), i punti di inizio e fine trend, il dataset usato...
http://forum.meteonetwork.it/2689938-post23.html
Comunque, in breve, il trend delle T globali continua a salire, e anzi:
1) da un lato la variabilità interannuale sovrapposta rimane pienamente entro i limiti nei quali fluttuano la gran parte dei valori
http://forum.meteonetwork.it/1057922076-post996.html
2) la maggior parte di essi, nell'ultimo decennio, rimane cmq sopra la linea del trend di fondo, il 2008 per es. è stato invece sotto (Nina + minimo solare)
3) l'ultima considerazione ci dice per es. il fatto che la rappresentazione di un trend di fondo lineare, in sé, ci dice ben poco su come stia cambiando nel tempo: infatti se non stesse cambiando (sovrimposto com'è alla variabilità interannuale) ci aspetteremmo di trovare una distribuzione più o meno equa dei valori al di sopra e dal di sotto della linea. Invece non è così. E infatti, considerando la funzione quadratica, scopriamo che sta accelerando!
http://forum.meteonetwork.it/2451527-post509.html
Adesso aspettiamo di vedere cosa ci riserveranno i prossimi anni, ma intanto ciò che avrebbe potuto frenare l'accelerazione e in seguito stabilizzare il trend è già stato annichilito in pieno quasi in un battibaleno.
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2009: rateo di crescita annuo della CO2 leggermente al ribasso (rispetto alla media pluriennale), comme d'abitude in anni in cui inizia il Nino. Nulla di nuovo.
Trends in Carbon Dioxide
Il 2010 probabilmente vedrà un incremento del rateo di crescita.
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I numeri sono sempre oggettivi, il modo di osservarli no, e' variabile.
Sono d'accordo con Stefano sul fatto che il valore climatico maggiore e' per i trend di medio periodo (25-30) ma il clima ha delle oscillazioni che possono misurarsi solo con osservazioni di piu' breve perido.
Un eventuale cambio di trend non puo' essere "intuito" sulla misurazione di medio termine ma va intuito sul breve (sul medio ci vogliono anni e anni per osservarlo).
Il fatto che alcune variazioni oceaniche stiano avvenendo in questi ultimi anni va osservato con misurazioni di piu' breve periodo, i trend di medio non ci dicono niente e ci potrano dire solo tra una decina d'anni se questo cambio di breve ha una valenza oltre il breve periodo.
Inverno europeo 2009/2010, una prima analisi
Sab, Gen 30, 2010
Global Warming, Tutto Mtg Blog
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e come mai tratti l'argomento "inverno europeo" nel TD Global Warming?
dove è il nesso?
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Perche' magari tratto anche view particolari sul clima e manifestazioni cicliche o irregloari di figure meteorologiche che dettano il clima stagionale di tante zone (l'orso l'ho trattato in TD per esempio). Come per esempio i febbraio italiani, una view settoriale sul clima di una zona particolare in un periodo particolare:
Febbraio termici italiani, dal 1850
Dom, Gen 31, 2010
Global Warming, Global Warming Italia, Tutto Mtg Blog
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Salve, scusate l'intromissione, volevo segnalarvi questo interessante articolo che, a discapito del titolo provocatorio, merita di essere letto. Purtroppo non ho le competenze per stabilire il livello di affidabilità, lascio ai più esperti questo compito
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Marco Fioschini
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