Altro aspetto coerente con lo split stratosferico è la progressiva soppressione dell'attività (al momento fortissima) della madden julian oscillation (MJO) una volta che questo si sia realizzato ed inizia la risonanza del wave breaking verso i piani inferiori fino in troposfera (t-s-t event).
La Mjo infatti altro non fa che disegnare il punto di partenza, il più importante, dei flussi di calore che promanano dall'attività convettiva delle fasce tropico equatoriali troposferiche.
Questi ultimi lavorano in sinergia con il vortice polare e, naturalmente, dipendono dall'esistenza di una gradiente termico/barico tra le fasce polari e quelle equatoriali.
Un MMW split, prevede il deposito di momento orientale sul polo nord e la sostituzione del vortice con un anticiclone polare a partire dall'alta media stratosfera e quindi altro non fa che invertire il gradiente di fatto inibendo l'attività degli eddy heat fluxes e quindi anche della Mjo.
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La stessa attività delle Rossby viene poi inibita dalla soppressione della zonalità positiva e lascia spazio a moti emisferici inconsueti ove i prevalenti centri motori sul polo si muovono da est verso ovest
Nel momento in cui avrà inizio la propagazione in troposfera sarà impossibile non notare una sostanziale frenata nella circolazione e nel movimento antiorario dei principali centri motori attorno al polo a cui fa seguito la risonanza del momento orientale causato dalle Rossby che hanno operato la distruzione del vps.
Matteo
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