Si ma siamo al 18 Dicembre mica a Febbraio! Facciamolo ingranare questo inverno, questi sono discorsi da fare tra 1 mese e mezzo magari.
Col VP spappolato la strada è lunga? Mentre con un VP fortissimo era breve? La situazione in realtà è enormemente più dinamica, i flussi non sono azzerati ma anzi il calo dell'u-change dimostra che sono efficaci nel provocare uno stretching delle isoipse anzichè una contrazione, questo vuol dire VPS forte ma minato nella struttura.
Per il resto rimango in attesa come al solito senza preconcetti e osservo
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Un'azione a tenaglia a due onde (w2) è quello che viene previsto nel long modellistico e quello che è coerente con studi in materia per casi analoghi.
Quali sono le complicazioni prognostiche?
1) il precedente forte raffreddamento della stratosfera ai piani alti segnalata, nel corso del mese di novembre dall'ampia e prolungata fase di Scand-, distruttiva delle onde planetarie in medio e alta stratosfera:
Impatto asimmetrico del pattern scandinavo sulle anomalie della circolazione stratosferica
2) la forte energia da parte della troposfera che oggi ci mostra anomalìe di gpt davvero insolite in quanto contemporaneamente operanti sia nel comparto pacifico che Atlantico:
Cattura.JPG
Raramente mi è capitato di osservare così tanta energia a disposizione delle waves troposferiche tuttavia:
è importante non solo la quantità complessiva dell'energia ma anche la sua portata verticale ovvero intensità di flusso ed efficacia di momento che dipende molto dagli attriti contro gli zw.
Dalle carte strato della colonna che hai postato, Alessandro, vedo tutto questo...
Matteo
Matteo da quello che avevi detto giovedì, avevo capito che lo schema a due onde fosse davvero insufficiente per impensierire la struttura del vortice:
poco ripido l'andamento e con l'intensità attuale.
No, in realtà avevo parlato anche di predictores abbastanza caratteristici di un dissesto del vps, quali quelli contenuti nel paper di Martius & Polvani.
I segnali che oggi vedo in troposfera contengono ancora questi caratteristici segnali presenti nello studio citato.
Mi pare un percorso graduale in quanto non vedo evoluzioni rapide e anche la portata dei flussi opererà un'erosione progressiva in un primo tempo meramente stabilizzante un pattern a 2 onde.
Dopo, se dobbiamo attenerci al paper, dovrebbe seguire un consistente decadimento del vps che dovrebbe stare all'interno della 1a decade di gennaio
Vedremo![]()
Matteo
Un percorso graduale come ho sentito dire giovedì, non ricordo chi, che ci accompagnerà gradualmente ad un Final Warming.
Il tuo cauto ottimismo ci rassicura un po’ Matteotu ritieni abbastanza probabile entro metà gennaio il break down del vps, ad opera di un disturbo prevalentemente a 2 onde. Sono ancora un po’ scettico e dubbioso ma chi non lo sarebbe anche perché i vari centri di calcolo ecmwf e gfs dai loro cluster vedono vps forte anche oltre metà gennaio
Concordo nella maniera più assoluta, si parla diventa inverno mediterraneo come abitassimo a tromso o come se fossero la normalità il 56 o il 63 ,mentre il nostro inverno è DA SEMPRE fatto di episodi più o meno frequenti...e sentir parlare di inverno zonale ,dominato dal getto medio di novembre, mi fa venire l’orticaria.
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