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Discussione: Vivere in Scandinavia

  1. #41
    Uragano
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Citazione Originariamente Scritto da 19massi88 Visualizza Messaggio
    Alla fine non sono andato a Tampere perchè si era fatto troppo tardi. Soluzione ? Andarci un'altra volta.
    Per vedere dei musei, ok. Per un appuntamento di lavoro e per prendere un aereo, discutiamone. Per un pendolare che ritarda un giorno sì e l'altro anche... beh, prova a chiedergli un po' cosa succede se dice al suo capo "dai, vengo in ufficio un'altra volta".

    Il non accettare in silenzio quello che non va è paradossalmente una delle cose che preferisco negli italiani; in Russia, per esempio, mi è sempre parso di avere a che fare con dei lobotomizzati abituati al peggio (i ricordi dei tempi bui sono ancora molto radicati), con scene talvolta kafkiane.

    Che poi questo possa portare ad uno stress maggiore, può darsi; ma resto dell'idea che il generale nervosismo derivi più dalla densità abitativa generalmente eccessiva (che porta all'insufficienza della viabilità e a un funzionamento esecrabile di molti servizi pubblici), piuttosto che da uno status mentale tipico dell'italiano.


  2. #42
    Uragano
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Citazione Originariamente Scritto da neeno Visualizza Messaggio
    L'ex ragazzo di mia sorella a percorso inverso (from London to Turin) dice la stessa cosa.
    Appunto. Per alcuni sarà meglio l'Italia, per altri la Germania, per altri ancora il Venezuela. Dipenda dalla persona, dal suo background, dai suoi obiettivi, dal suo modo di agire. Pensare che l'Italia (ragionamento valido per qualunque altro paese, ovviamente) sia la terra promessa o il migliore posto in cui abitare sul pianeta è oggettivamente patetico; così com'è ridicolo credere che tutto faccia schifo e di là del confine tutto sia meglio.

    Poi, per me e nella mia esperienza i lati negativi purtroppo prevalgono su quelli positivi e mi troverei meglio in altri paesi, specie dal punto di vista lavorativo, ma non solo; così come non mi piace buona parte della cultura "italiana" (che poi nemmeno esiste, per fortuna), ma non posso certo estendere questo ragionamento a chiunque si trovi qua; per alcuni potrebbe essere un posto bellissimo in cui stare, e certo non sono affari miei. Di sicuro ho ben chiaro cosa mi piacerebbe cambiare e come ci si potrebbe arrivare; la consistenza sempre più ampia del flusso migratorio in ingresso gioca a favore di questo, e credo che in una ventina d'anni questo paese sarà sensibilmente diverso da ora ed alcuni punti fissi della cultura dominante saranno letteralmente annientati. Nel caso, stapperò un buon Krug.


  3. #43
    19massi88
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Sull'ultima cosa sono d'accordo, sicuramente la densità abitativa ha una grande rilevanza in queste cose. Ed è una delle cose che purtroppo non mi piace dell'Italia ( ma non solo italiana ovviamente )
    Sulla prima che hai scritto i finlandesi darebbero probabilmente la stessa risposta che darei io per i musei, infatti talvolta è addirittura esagerato il loro menefreghismo. Ma una delle ragioni è che anche nel mondo del lavoro comunque c'è molta flessibilità e sempre una seconda / terza / quarta / quinta possibilità.
    Comunque non è proprio l'accettare al 100 % ogni cosa tipico finlandese, ma magari lamentarsi tempo dopo quando ci si è informati da chi si deve andare. Insomma per fortuna nessuno furibondo per un treno in ritardo se la prende con l'impiegato delle biglietterie, che ovviamente colpa non ha.
    I treni per pendolari praticamente comunque non esistono, se non attorno a Helsinki. Zona che non conosco bene Solitamente al posto di lavoro ci si reca in bicicletta, già l'uso dell'autobus è raro.

  4. #44
    Uragano
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Appunto. È facile in un simile contesto restare calmi, con lo stato a farti da balia dalla culla alla bara, senza dodici trilioni di persone e di auto perennemente in mezzo ai ******** e con uno spirito senz'altro meno competitivo. Però poi manda a New York il finlandese medio e l'italiano medio, e vediamo chi se la cava più agilmente.


  5. #45
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Citazione Originariamente Scritto da 19massi88 Visualizza Messaggio
    Oggi volevo andare a Tampere per qualche ora con un amico finlandese a vedere qualche museo, ma il treno era in ritardo di quasi 2 ore ( come praticamente tutti sto periodo ) . Niente scene isteriche, niente lamenti, niente urla da nessuno e niente confusione. In Italia basta mezz'ora di ritardo e la gente già non è felice.
    Non riesco a vedere nulla di positivo in questo atteggiamento
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  6. #46
    19massi88
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Eh capisco. Ma non è che saltano fuori gli articoli deliranti sul corriere della sera che qua non c'è nessun problema con i treni anche con -20° C. perchè è la verità. Semplicemente perchè a tutti sta bene com'è. In realtà penso che in Italia i treni siano molto migliori rispetto alla media europea ( pulizia e manutenzione a parte che anche qua è di un altro livello ) , ma gli italiani non se ne rendono conto e pensano di vivere praticamente nel terzo mondo. Il motivo per cui Fenrir giustamente dice che non è giusto sparare a 0 sull'Italia è purtroppo forse la ragione migliore per non tornare.
    Tante cose che in Italia sono migliori rispetto ad altri posti si riesce a far pensare che siano peggio. E ci si impegna tutte le volte a farlo.
    Fdg onestamente non ci vedo nulla di positivo nemmeno in scene deliranti e uffici presi d'assalto alle stazioni italiane. Io so già che quando andrò a Tampere la prossima volta mi basta andare in biglietteria con questo biglietto e me ne fanno uno nuovo, senza fare 28.000 telefonate e senza stressare persone che non c'entrano nulla. Tra l'altro ieri c'erano circa 50 persone davanti a fare i biglietti con il caos dei treni, tempo totale di attesa circa 10 minuti. Qua "gli altri" sono sempre più importanti di te stesso. Qualsiasi cosa facciano son sempre sicuri di non danneggiare nessuno. Immagino ci siano state valanghe di mail alle ferrovie Finlandesi, mezzo sicuro che non fa perdere tempo. La differenza è che qua una mail basta a risolvere tutto, ed è un mezzo praticamente usato per ogni cosa.

  7. #47
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Mi sento di quotare,quasi in modo assoluto,il discorso di Fenrir.
    E' giusto non buttare merda ed è giusto aprire gli occhi,non pensare che
    oltrepassando il confine ci sia l'Eden.
    Poi,certamente,ci sono infinite realtà(o magari la stessa con sfumature..)
    e,come dice Alessio,De gustibus conta molto,oltre alla vita che si conduce.

    Il problema dell'Italia,come ha scritto Fenrir,è nella storia che nessun altro
    paese(più o meno) ha,non soltanto come range temporale ma come tipo
    di vicende.
    La separazione,la difficoltà di cooperazione,di lignaggio e di linguaggio,le
    problematiche culturali,il clima,il tipo di sviluppo,i problemi geografici,etc.
    Basti pensare che all'epoca dello Statuto Albertino(mica 10000 anni fa..)
    una delle maggiori manovre culturali,in un periodo di costrizione artistico-scientifica,fu quella dell'Italianizzazione,laddove gli italofoni si contavano
    praticamente con le mani...

    Non per aprire una discussione(è puro realismo) ma Sud e Nord sono,
    per diversi aspetti,due mondi differenti.
    Si parla spesso di razzismo....il razzismo si basa sulla diversità.
    Tutti un pò lo siamo,tutti facciamo delle scelte in base a ciò che
    preferiamo,scostando ciò che riteniamo insulso,sbagliato,etc.

    Non sarà così per ogni cosa,ma sotto sotto ogni meridionale si sente
    tifoso della propria origine come lo è un settentrionale.
    Non vedo tantissimi punti in comune tra un vecio del Piemonte ed un vecio
    napoletano.

    Poi,come scritto da Alessio,il futuro meltin pot abbasserà questa soglia
    di indifferenza e mescolerà le carte in tavola.
    Chissà se in meglio però...

    ...Visto che il Meltin Pot americano si basò su gente nordica-anglossassone
    per quanto concerne i piani alti della società,il tutto su un terreno vergine; qui sarebbe una mescolanza
    di musulmani contro cattolici,con un Vaticano di mezzo.
    La vedo lunga l'integrazione del nord-africa e dell'est...chissà.

    ...when the night has come
    and the land is dark
    and the moon is the only light we'll see...

  8. #48
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Il non accettare in silenzio quello che non va è paradossalmente una delle cose che preferisco negli italiani
    Dipende anche dalle situazioni. Spesso l'Italiano medio brontola (giustamente) per certe cose mentre rimane passivo per altre (che magari sono questioni anche più importanti)
    Ad esempio i Francesi, se c'è qualcosa che non va, si fanno molto più sentire rispetto a noi ( vedi ad esempio le lotte contro il precariato)

  9. #49
    19massi88
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Qua se a qualcuno viene impedito di manifestare la propria opinione cade il mondo. Dipende da come si analizzano le cose, alcune sono molto più importanti qua ed alcune molto più importanti in Italia.

    Comunque ho scandalosamente notato che con ritardi di oltre 60 minuti rimborsano solo il 25 % del biglietto...anche quello può essere un motivo per cui non ho visto gente lamentarsi....

  10. #50
    Uragano
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    Predefinito Re: Vivere in Scandinavia

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Per vedere dei musei, ok. Per un appuntamento di lavoro e per prendere un aereo, discutiamone. Per un pendolare che ritarda un giorno sì e l'altro anche... beh, prova a chiedergli un po' cosa succede se dice al suo capo "dai, vengo in ufficio un'altra volta".

    Il non accettare in silenzio quello che non va è paradossalmente una delle cose che preferisco negli italiani; in Russia, per esempio, mi è sempre parso di avere a che fare con dei lobotomizzati abituati al peggio (i ricordi dei tempi bui sono ancora molto radicati), con scene talvolta kafkiane.

    Che poi questo possa portare ad uno stress maggiore, può darsi; ma resto dell'idea che il generale nervosismo derivi più dalla densità abitativa generalmente eccessiva (che porta all'insufficienza della viabilità e a un funzionamento esecrabile di molti servizi pubblici), piuttosto che da uno status mentale tipico dell'italiano.
    Sì questo è vero, infatti spesso strillano anche i francesi, inglesi, spagnoli

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