Però sono convinto che la spinta verso " l' occidentalizzazione", non sia sostenuta dalla maggior parte del popolo russo.Non capisco come mai molti tendano a ragionare nel binomio Russia/Stati Uniti, come fossero simili. Sono davvero due mondi diversi e hanno solo in comune una grossa dotazione di arsenale nucleare ( e un territorio moolto ampio).
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Questa è una cosa che ho sempre sostenuto anch'io, almeno per quanto riguarda l'Occidente.
Però c'è un però.
Da noi la carriera politica attuale è relativamente "semplice" e davvero ci possono accedere tutti, sia io sia te. Ci vuole un pò, ma si può, davvero l'uomo comune può entrare in Parlamento (vedi anche i 5S, che di fatto non arrivavano da altre esperienze politiche).
In Russia (ma anche in Cina) non è così. Ci sono scuole di formazione politica, spesso i politici derivano da esperienze militari, con relativo indottrinamento, nessun uomo comune diventa politico a suon di Instagram e TikTok.
Per questo sono abbastanza convinto che la classe politica russa sia molto più lontana dalle gente comune rispetto alla nostra![]()
Lou soulei nais per tuchi
C'era un bell'articolo su La Stampa qualche giorno fa che diceva che il "nocciolo duro" dell'appoggio a Putin (e del vecchio binomio Stati Uniti/Russia) è costituito sostanzialmente da persone dai 50/60 anni in su, nostalgici sovietici, che però hanno un problema duplice: sono numericamente sempre meno (la speranza di vita non è altissima) e sono stati decimati dal Covid.
Per cui l'appoggio effettivo di questa prosecuzione della Guerra Fredda è sbilanciato verso le persone più in là con l'età, non certo da giovani che sono connessi al mondo e riescono a diventare relativamente immuni dalla propaganda di Stato.
Con questo non dico che Putin non goda di appoggio. Può anche avere popolarità pari a zero, ma essendo una dittatura lui se ne sbatte. Finchè non saranno i militari a voltargli le spalle...
Lou soulei nais per tuchi
Probabile, specie se il termine era "casualites" è molto generico e solitamente comprende tutte le perdite.
In questo caso siamo già probabilmente sopra i 30 mila, ci si avvicina rapidamente alla soglia del "difficile andare avanti".
Poi molto dipende anche dai risultati, il raggiungimento di qualche obiettivo strategico può consentire in qualche modo di giustificare le perdite, se invece stai perdendo uomini e mezzi per niente non ha senso continuare.
Ultima modifica di snowaholic; 23/03/2022 alle 13:18
SCHOLZ: "NIENTE NO FLY-ZONE E PEACEKEEPING"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha escluso la possibilità di coinvolgere la NATO negli eventi in Ucraina, incluso l'invio di forze di pace o la creazione di una no-fly zone.
"Naturalmente, ascolto le voci di coloro che chiedono una no-fly zone o una forza di pace della NATO in Ucraina. Non importa quanto difficile possa essere, non lo faremo", ha detto il cancelliere, parlando al Bundestag. (Fonte: DW)
Se devo parlare da un punto di vista economico:
popolo ancorato a "tradizioni &visioni del mondo inefficienti" (per usare un eufemismo) compreso il disprezzo per le donne allora--> istituzioni e regole di convivenza inefficienti + natalità fuori controllo allora--> arretramento economico in zone sovrappopolate allora--> miseria e fame allora --> rifiuto della propria condizione
Per transitività:
tradizioni e visione del mondo inefficiente allora --> rifiuto della propria condizione.
Nel mondo attuale prima o poi miseria e la fame colpiranno tutti quelli dove non si fanno le cose "per bene" o almeno si tenta di farle.
Ed è uno dei motivi per il quale si è arrivati allo scontro in Ucraina.
Sarà possibile trovare un equilibrio di lungo periodo in un mondo dove esistono situazioni di "arretratezza" che ben hai descritto?
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economia, modelli, mercato, finanza
Posso dire che non sono d'accordo col proclamarlo? Ma fin dall'inizio, non solo adesso.
Nel senso... Putin ha detto che la sua azione è "senza limiti".
Ebbene, perchè l'Occidente deve dichiarare immediatamente che oltre un certo limite non si spingerà? Questo è un errore politico/storico molto grave, secondo me. Perchè automaticamente legittimerà qualsiasi azione russa ("Io alla fine posso fare tutto quello che voglio, tanto non entreranno mai in guerra contro di me"), è una versione di un appeasement, non va bene.
Putin, anche nel suo delirio, deve avere paura, deve temere di essere schiacciato, deve capire che l'Occidente potenzialmente PUO' fare una guerra contro di lui, e ci metterebbe anche poco. E non sto dicendo di scatenarla eh, attenzione: ma il dichiarare che non la si farà praticamente a qualunque costo è una follia, un suicidio, è come piantarsi un coltello in pancia da soli.
Questo finora è stato probabilmente l'unico - ma enorme - errore dell'Occidente.
Lou soulei nais per tuchi
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