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COVID19: Cos’e’ il vaccino ad RNA
Sta diventando incessante il tam-tam che diffonde la notizia dell’arrivo del vaccino anti-SARS-Cov2. Una notizia che nutre speranze di vittoria nella guerra conto il virus che purtroppo ha gia’ efficacemente realizzato molte delle sue minacce.
Ma come funziona un vaccino e cos’e’ un vaccino ad RNA?
Tradizionalmente, un vaccino ha lo scopo di indurre immunita’ contro un agente infettante. Cioe’: gli animali come l’uomo impiegano il “sistema immunitario” per combattere gli agenti infettanti quali virus e batteri quando invadono il nostro corpo. In breve, la strategia del Sistema immunitario e’ la seguente:
1) Primo riconoscimento. Cellule specifiche che riconoscono un agente estraneo, per esempio il virus.
2) Produzione di anticorpi: Gli anticorpi sono piccole proteine che si legano a parti del virus come delle bandierine di segnalazione.
3) Secondo riconoscimento: Cellule specifiche che riconoscono il complesso virus-anticorpo e lo distruggono.
4) Mantenere il ricordo: Cellule specifiche che mantengono la memoria moleculare del virus.
Tutto qua. Sembra semplice ma non lo e’ affatto. Il numero, il tipo ed i tempi in cui le cellule del Sistema immunitario entrano in gioco possono stabilire il limite tra la vita e la morte di una persona sia in presenza di un virus sia in condizioni di normalita’. Quindi, resta inteso che la mia semplificazione non rende piena giustizia alla complessita’ del sistema immunitario. Ma noi da qualche parte dobbiamo cominciare.
Il vaccino. Il vaccino e’ spesso costituito da un pezzo dell’agente infettante, in questo caso il virus, che pero’ non provoca i danni dell’infezione causati dal virus intero.
IL vaccino ad RNA. L’RNA e’ una sorta di informazione presente in tutte le cellule ed alcuni virus. E’ come una pagina di un libretto di istruzioni che viene letta dalle cellule per costruire quello che serve. Il virus non e’ capace di leggere le sue istruzioni e quindi inietta nella cellula umana il suo RNA per farsi costruire tutti i pezzi di altri virus.
La strategia del “vaccino ad RNA” consiste nell’iniettare nell’organismo pezzi di RNA virale cioe’, una piccola frase della pagina di istruzioni che serve per costruire un pezzo del virus; solo un pezzo. Si sfrutta la capacita’ delle cellule umane, comprese quelle del Sistema immunitario, di leggere quella frase, quindi produrre quel pezzo di virus. Cioe’, il Sistema immunitario comincia a conoscere il virus anche se non ne e’ venuto in contatto. Cosi', quando il virus ci infetta, il sistema immunitario e’ ben allenato e produce velocemente anticorpi necessari per attaccare il virus e distruggerlo.
Quali sono I problemi del vaccino ad RNA. Il vaccino ad RNA e’ molto potente nel generare la risposta immunitaria ma il suo maneggiamento presenta alcune difficolta’ che possono limitarne significativamente l’uso. Per esempio,
1) l’RNA e’ una molecola molto delicata. In genere, l’RNA si conserva bene a -80 (meno 80) gradi centigradi ma a temperature ambiente, fuori della cellula l’RNA e’ poco stabile, tende a spezzarsi molto facilmente. Quindi la conservazione del vaccino e la sua somministrazione non e’ di facile approccio. Alcune strategie hanno permesso la protezione del’RNA a temperature ambiente che possono allungarne la vita fino a 5 giorni. Ma, con l’aiuto di un Sistema sanitario "adeguatamente preparato", si potrebbe usufruire dei benefici del vaccino ad RNA.
2) Al momento non esistono ancora informazioni riguardanti la capacita’ del vaccine di prevenire I sintomi gravi del virus SARS-Cov-2 cioe’, quell tipo di sintomi che porta all’ospedalizzazione e morte.
3) Ancora, non ci sono informazioni sulla capacita’ del vaccino di prevenire il contagio delle persone non sintomatiche cioe’, il vaccine puo ridurre la carica virale da limitare I sintomi o rendere il paziente anche asintomatico ma non si sa se questo individuo sara' capace di infettare altre persone.
Questo testo non ha l’intenzione di limitare l’entusiasmo verso il vaccine ad RNA contro SARS-Cov-2 ma solo di essere realistici.
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e di questo video ne vogliamo parlare?
virus buco del culo sgarbi - Bing video
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Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Nono, totali di oggi. Tolti i morti sono +60.
Questo per rendere l'idea del perchè non aumentino più come prima le TI in Italia: in Francia solo due giornate hanno visto più persone entrare in TI, ieri e la settimana scorsa. Eppure i morti sono talmente tanti che il bilancio è solo lievemente positivo.
Mi chiedo come possano pensare di mantenere aperte le prestazioni diagnostiche ordinarie... Addirittura uno dovrà sperare di non essere ricoverato per appendicite acuta o per una colica di reni, perché l'infezione da Sars-Cov2 a un certo punto sarà quasi garantita...
A inizio marzo, subodorando la situazione, mio padre aveva annullato una cistoscopia (di routine ma fortemente consigliata dall'urologo che lo ha in cura) in un ospedale genovese, non avete idea di quante catene di contagio si siano sviluppate da quello stesso reparto proprio in quei giorni...
Oggi in Germania trovati +16.668 casi e +203 morti (tot. 11.860).
I casi sono praticamente stabili rispetto alla settimana scorsa (Martedì scorso trovarono solo 100 casi in meno), mentre il numero di morti tocca il nuovo record della seconda ondata, e uno dei valori più alti mai registrati. Ricordo che in Germania il record fu poco sopra i 300 morti, quota che potrebbe essere sorpassata entro Venerdì o al massimo l'inizio della prossima settimana.
In Germania questa seconda ondata è più intensa della prima.
E ora il nostro report, in tedesco non essendo stato ancora tradotto in inglese, con tutto il suo carico di informazioni come ogni Martedì:
Report RKI 10 November 2020
Negli ultimi 7 giorni:
- l'incidenza nazionale è stata 139,1 casi ogni 100mila ab.
- 406 distretti su 412 (98,5%) hanno avuto un'incidenza superiore a 25 casi ogni 100mila ab.
- 375 distretti su 412 (91%) hanno avuto un'incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila ab.
- 268 distretti su 412 (65%) hanno avuto un'incidenza superiore a 100 casi ogni 100mila ab.
- 15 distretti su 412 (3,6%) hanno avuto un'incidenza superiore a 250 casi ogni 100mila ab.
- l'incidenza nazionale tra over 60 è stata 94,2 casi ogni 100mila ab.
Screenshot_2020-11-11 COVID-19 Situtionsbericht 10 11 2020 - 2020-11-10-de pdf.png
Sulla destra la tabella con i distretti con la maggiore incidenza. Solo 4 distretti hanno un'incidenza superiore a 300 casi ogni 100mila abitanti, soglia che in Italia è ampiamente superata da almeno 50 province.
La curva tedesca inizia a stabilizzarsi, ma ancora è crescente. Essen, Amburgo, Brema, Brandeburgo, Nord-Reno Vestfalia, vedono praticamente i casi costanti nell'ultima settimana.
Scendono nello Schleswig-Holstein (-9%) e nel Saarland (-13%).
Questa l'incidenza per fasce d'età nell'ultima settimana (in parentesi la variazione rispetto ai dati dello scorso Martedì relativi alla precedente settimana):
- 0-9 anni: 73 casi/100mila ab. (+8)
- 10-19 anni: 166 casi/100mila ab. (+19)
- 20-29 anni: 229 casi/100mila ab. (+16)
- 30-39 anni: 175 casi/100mila ab. (+12)
- 40-49 anni: 174 casi/100mila ab. (+14)
- 50-59 anni: 152 casi/100mila ab. (+14)
- 60-69 anni: 102 casi/100mila ab. (+12)
- 70-79 anni: 69 casi/100mila ab. (+6)
- 80-89 anni: 111 casi/100mila ab. (+17)
- 90-99 anni: 191 casi/100mila ab. (+16)
- 100+ anni: 230 casi/100mila ab. (+28)
Nell'ultima settimana, l'età media è rimasta costante (41), scende la quota di asintomatici (15,2%; -0,3%).
Aumenta il tasso di ospedalizzazione (6%; +1%).
3623 i nuovi ospedalizzati tra i nuovi diagnosticati. Segnalo che il n° di ospedalizzati per la settimana scorsa, che Mercoledì scorso era 2998, è stato riaggiornato a 4114, a dimostrazione che in realtà una grossa fetta degli ospedalizzati giunge al ricovero oltre una settimana dopo la diagnosi (circa il 25%, ne deduco).
Il tasso di mortalità delle precedenti settimane è aumentato, assestandosi allo 0,7%. Potrebbe tendere allo 0,8%.
Deceduti nell'ultima settimana altri 2 ventenni (totale sale a 16) e 1 bambino sotto i 10 anni (totale 3).
Nell'ultima settimana, su 47401 casi totali segnalati, solo 1212 (2,6%; -1% dalla scorsa settimana) si è presumibilmente contagiato all'estero.
La nazione che figura tra le principali responsabili dei casi esteri è la Polonia (con 279 casi; circa il 23%). Secondo il Kosovo (124) e allo stesso livello (83-87) Romania, Turchia e Austria.
R mobile su 4 gg a 0,88 e R mobile su 7 gg a 0,92.
3059 pazienti in TI, +54 da ieri.
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