Nuovo Virus Cinese

[jack9]

Ecco ragazzi quello che aspettavo!
Lo segnalo a @Perlecano @Gio83Gavi @Musoita @jack9 ma un po' a tutti.

Of fully vaccinated Israelis, only 0.2% develop COVID-19 symptoms | The Times of Israel

Su 3,387 milioni di persone vaccinate con ambedue le dosi e tamponate almeno 1 settimana dopo la seconda dose, solo in 4711 sono risultati positivi (0,14%).
Di questi, 907 hanno riportato sintomi (il 20% di 4710), e 175 sono stati ricoverati in condizioni critiche o severe (immagino significhi TI o subintensiva).

Dei 6095 ricoverati gravi totali del paese dall'inizio della campagna vaccinale, solo in 175 (2,9%) avevano ricevuto la seconda dose.
Inoltre, sempre nello stesso periodo di tempo, 4589 di quei pazienti (75%) non avevano ricevuto nemmeno la prima dose, per cui 1331 ricoverati gravi avevano fatto solo la prima dose del vaccino (22%).


Questi i dati grezzi, porrò l'attenzione esclusivamente sui vaccinati completi in quanto sappiamo che coloro che si sono ammalati con la prima dose potrebbero aver contratto il virus prima del vaccino o prima che si sviluppi l'immunità.
Già con @Gio83Gavi ragionavamo l'altro giorno sulla scia dello studio da lui postato.

Per comprendere i dati bisogna innanzitutto capire quanti israeliani si siano infettati nel frattempo. Quel che seguirà saranno mie stime e ricostruzioni.
La seconda dose in Israele è stata data dal 10 Gennaio, in quanto sappiamo che il vaccino adoperato è il Pfizer e che quest'ultimo prevede una seconda dose dopo 3 settimane, e l'inizio della campagna vaccinale risale al 19 Dicembre.
Per cui consideriamo i casi registrati a partire dal 17 Gennaio (una settimana dopo la seconda dose, come scritto nello studio) in Israele, fino al 20 Febbraio. La scelta del 20 Febbraio dipende dal fatto che un caso grave non si sviluppa entro pochi giorni dal contagio, devono passarne almeno 7-10, quindi è probabile che questo studio, che sarà stato condotto 10 giorni fa (?) abbia analizzato i casi gravi di contagiati di almeno 10 giorni-1 settimana prima.

Dal confronto dunque emergono almeno 4711 positivi tra i vaccinati con due dosi contro 200mila casi accertati tra gli ufficiali (che potrebbero essere anche 300mila, userò entrambi i valori).
L'incidenza nella popolazione tra 17 Gennaio e 20 Febbraio è dunque del 2,2-3,3% (200-300mila su 9 milioni di abitanti totali).
Tra i vaccinati con due dosi (3,3 milioni nello studio) solo in 4711 hanno avuto un diagnosi positiva, incidenza 0,14%.
Il rapporto tra l'incidenza nella popolazione e l'incidenza tra i vaccinati è tra 16 e 24 volte inferiore, corrispondente a un'immunità nel 94-95% dei casi. Perfetto, nulla di strano quindi. Immagine



Diviene interessante capire quanti hanno sviluppato sintomi: questi sono stati 907 su 4711, il 19.3%. Sappiamo che nella popolazione la percentuale che sviluppa sintomi è superiore al 50%, per cui il vaccino riduce, tra coloro che comunque contraggono il virus, anche il tasso di malattia sintomatica di più della metà se non di un terzo (considerando che la maggior parte di quei 3 milioni di vaccinati erano anziani, in cui la malattia sintomatica è decisamente più frequente).

Sono andati in TI in 175 su 4711 (3,7%). Su questo parametro invece il tasso è identico a quello nella popolazione generale (6095 non vaccinati su 200-300mila casi), il che ci porta a concludere che Pfizer, se contrai il virus, NON riduce la possibilità di finire in TI.


Qualche conclusione: con un tasso di successo del 95%, ipotizzando di vaccinare tutta la popolazione italiana, solo un 5% resterebbe scoperto. In teoria, però, e questo perchè il dato del 95% è provato per la composizione anagrafica di Israele, ma per l'Italia, un paese di anziani, ho il sentore che la percentuale di scoperti potrebbe essere maggiore, anche se non di tantissimo (nel peggiore dei casi un 10%?).
Manteniamoci sullo scenario del 5% comunque. Di questo 5%, almeno il 3% potrebbe ancora finire in TI, e il 20% sviluppare sintomi.


Questo significa una sola cosa: perchè il vaccino funzioni devono farlo in una percentuale abbondante della popolazione. Restare sotto la soglia dell'immunità di gregge significherebbe permettere al virus di diffondersi anche se a basso ritmo, e spingere chi non immunizzato o ha perso l'immunità in TI.
Questo vale però per Pfizer, sarei curioso di vedere per Astrazeneca di cui si loda la capacità di proteggere al 100% dai casi gravi (lo stesso ho letto per lo Sputnik se ricordo bene). Immagine

qui bisogna aprire una grossa parentesi, mi sa che non ho capito qualcosa.
innanzitutto, non è possibile che qualcuno lo prenda poco prima della seconda dose? e che quindi manifesti i sintomi dopo la seconda? nel caso, il vaccino "fallisce" nel suo intento ma non lo considererei vaccinato con seconda dose un caso del genere, e credo che tra quei 4711 ce ne siano parecchi....
altresì, se su 3,3mln di persone finiscono in TI 175 persone, quando normalmente nell'arco di tempo considerato sarebbero state 10 volte tanto, significa che funziona, soprattutto se si considera l'eventualità di cui sopra, pressoché al 100%.
secondo me a cavallo della vaccinazione di massa contemporanea ad una grossa diffusione del virus (come nel perfetto caso di Israele, o UK) i dati son parecchio falsati in negativo. sarà interessante vedere quanti tra quelli vaccinati con seconda dose ad esempio dopo il primo marzo come data di iniezione finiranno in TI in Israele...
Cioè, se l'epidemia galoppa durante la vaccinazione, per forza le due cose si accavallano puntualmente...

[burian br]

L'autopsia ha individuato una ernia intestinale strozzata come causa del decesso, credo che si possa dire con certezza che sia una coincidenza.

Annamaria Mantile non e morta a causa del vaccino Astrazeneca

Mi chiedo piuttosto se i sintomi siano stati sottovalutati perché c'era stata la vaccinazione e quindi non sia stata ricercata la causa tempestivamente, detto da ignorante che non ha idea di quante possibilità di sopravvivenza avrebbe avuto con una diagnosi corretta e rapida.

Perfetto, grazie Snow!
La diagnosi corretta e rapida avrebbe portato a un intervento chirurgico d'urgenza. Ma i medici avrebbero dovuto capirlo, bastava una visita e la manovra di Blumberg (Segno di Blumberg - Wikipedia) per comprendere che si trattava di peritonite (che se non trattata è mortale), con "quadro di addome acuto".
Probabilmente si sono sottovalutati i sintomi perchè si è pensato fossero causati dalla vaccinazione, fatto sta che una visita avrebbe dovuto riceverla, e se l'ha ricevuta la mancanza di un esame banale è stata una grave mancanza

[jack9]

Tua moglie è una roccia!
Avrà disintegrato il virus prima che provasse ad iniziare a riprodursi.

concordo, con anticorpi non specifici per il covid e che quindi il sierologico non rivela. capace anche che comunque una volta risolto, sono andati a zero velocemente...

[jack9]

Ieri mi è arrivato via WhatsApp un video in cui si dice che la l ivermectina è molto efficace nella cura del covid in tutti gli stadi anche come profilassi...a voi risulta qualcosa o è la solita bufala?

tutto ciò che passa via social (va'zzapp compreso) lo cestinerei a prescindere

[jack9]

Il cortisone è l'antinfiammatorio più potente, ma tutti i farmaci che hanno effetto simile (antinfiammatorio) agiscono riducendo la risposta immune per limitare i sintomi.
Bisognerebbe parlarne con il medico che conosce la situazione clinica del paziente. Nel caso di tuo padre, ad esempio, lo somministrerei solo se dovesse peggiorare la situazione respiratoria, altrimenti seguirei le linee guida dandoglielo solo dopo 7 giorni.

sì scusami, ho visto dopo che mi avevi già risposto
grazie 1000000 ancora

[burian br]

Rispondo con il multiquote, così vado dritto al punto.

qui bisogna aprire una grossa parentesi, mi sa che non ho capito qualcosa.
innanzitutto, non è possibile che qualcuno lo prenda poco prima della seconda dose? e che quindi manifesti i sintomi dopo la seconda? nel caso, il vaccino "fallisce" nel suo intento ma non lo considererei vaccinato con seconda dose un caso del genere, e credo che tra quei 4711 ce ne siano parecchi....

Sì, è possibile, però nello studio c'è scritto che hanno considerato solo coloro che sono risultati positivi una settimana dopo la seconda dose. E' probabile che qualcuno abbia contratto il virus prima della seconda dose, ma visto che erano passati almeno 7 giorni devono essere una minoranza.

altresì, se su 3,3mln di persone finiscono in TI 175 persone, quando normalmente nell'arco di tempo considerato sarebbero state 10 volte tanto, significa che funziona, soprattutto se si considera l'eventualità di cui sopra, pressoché al 100%.

Devi calcolare i 175 sul numero di positivi totali.
In questo caso hai 175 in TI su 4711 positivi scovati una settimana dopo la seconda dose.
Tra i non vaccinati, 6095 casi su circa 200-300mila casi nello stesso intervallo temporale.
Il rapporto è molto simile, sul 3-3,5%.

secondo me a cavallo della vaccinazione di massa contemporanea ad una grossa diffusione del virus (come nel perfetto caso di Israele, o UK) i dati son parecchio falsati in negativo. sarà interessante vedere quanti tra quelli vaccinati con seconda dose ad esempio dopo il primo marzo come data di iniezione finiranno in TI in Israele...
Cioè, se l'epidemia galoppa durante la vaccinazione, per forza le due cose si accavallano puntualmente...

Certo, ecco perchè ho scritto la considerazione finale.
Il vaccino Pfizer pare proteggere poco o nulla contro la possibilità di finire in TI qualora contrai il virus. Per cui bisogna mantenere bassa la circolazione, perchè considerando che un 5% della popolazione vaccinata non sarebbe immune, avrsti un 5% che potrebbe sviluppare, nel 3% dei casi, la malattia in forma grave.

[FunMBnel]

Mah, non credo che sia mai esistito da settembre in poi. Una volta che la circolazione aumenta non penso sia sotenibile

Questo sicuramente.
Ma i numeri attuali (come quelli di novembre del resto...) stanno urlando "non ci proviamo neanche"...

[jack9]

L'autopsia ha individuato una ernia intestinale strozzata come causa del decesso, credo che si possa dire con certezza che sia una coincidenza.

Annamaria Mantile non e morta a causa del vaccino Astrazeneca

Mi chiedo piuttosto se i sintomi siano stati sottovalutati perché c'era stata la vaccinazione e quindi non sia stata ricercata la causa tempestivamente, detto da ignorante che non ha idea di quante possibilità di sopravvivenza avrebbe avuto con una diagnosi corretta e rapida.

maremma bucaiola meno male che è una coincidenza.

posso dì na cosa? vero che questa l'ernia ce l'aveva già, ma secondo me i sintomi indotti dal vaccino non è che le abbiano fatto bene.
sostanzialmente, AZ dà spesso sintomi forti, se si accavalla ad una situazione grave ma ancora sconosciuta come quella della signora, non è simpatico.
è come il covid che si accavalla a patologie già preesistenti
giuridicamente non vale niente, ma secondo me è verosimile presupporre che senza vaccino sta donna sarebbe sopravvissuta alla peritonite bisogna capire se perché il vaccino e sintomi annessi hanno accelerato la questione peritonite, o se è morta perché i medici hanno pensato che fossero sintomi del vaccino. diciamo anche che sono certo che se non fosse stata vaccinata due controlli in più (tipo quelli segnalati da burian) glieli avrebbero fatti. anche qui, il vaccino non c'entra come vaccino in sé ma come fatto avvenuto, diciamo.

[burian br]

Tua moglie è una roccia!
Avrà disintegrato il virus prima che provasse ad iniziare a riprodursi.

Lei era stata positiva l'anno scorso se ricordo bene, per cui è possibile abbia sintetizzato gli anticorpi e questi l'abbiano protetta. Magari però ne ha sintetizzati pochi (ma sufficienti), e dopo 15 giorni sono tornati a zero.

[jack9]

Lei era stata positiva l'anno scorso se ricordo bene, per cui è possibile abbia sintetizzato gli anticorpi e questi l'abbiano protetta. Magari però ne ha sintetizzati pochi (ma sufficienti), e dopo 15 giorni sono tornati a zero.

ahhhhhh era già immune! (effettivamente ricordavo questa cosa....) e allora è andata decisamente così, secondo me