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Ti dirò una cosa che ti lascerà basito: ci si reinfetta anche con la parotite, è un'evenienza molto rara ma non impossibile anche in persone perfettamente sane... quanti sono in percentuale i casi di reinfezione da Sars-Cov2? In percentuale molto pochi... Quanti sono i casi in cui la seconda infezione è stata più virulenta della prima? Ancora di meno, nel senso che ci sono ma sono davvero pochissimi... Se parti da numeri enormi i casi di reinfezione li hai in qualsiasi malattia infettiva...
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Scartando lo scenario più nefasto, ossia che non vi fosse proprio protezione anticorpale nel medio-breve periodo, come si temeva ancora nella primavera di un anno fa, abbiamo ora tre scenari possibili:
1) la protezione è di breve periodo e garantita dai soli linfociti b, quando le IgG scendono sotto una certa soglia (ad oggi indefinita) non si è più protetti e si è esposti esattamente come prima sia all'infezione sia alle forme gravi/critiche;
2a) la protezione offerta dai linfociti b è integrata nel lungo periodo da una forte risposta anticorpale mediata dai linfociti t, che impediscono all'infezione di progredire eliminando le cellule infettate dal virus, in questo caso non hai proprio infezione;
2b) la protezione mediata dai linfociti t è presente, ma non è comunque in grado di arrestare l'infezione, tuttavia il sistema immunitario è in grado di contrastare efficacemente il virus e quindi ci si infetta ma non si ha malattia o si ha una malattia con un decorso più mite, almeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Nessuna delle tre ipotesi al momento ha trovato conferme empiriche/osservative, ma mi sembra che la maggioranza degli immunologi tenda a ritenere poco probabile l'ipotesi 1. Ovviamente può anche insorgere un fenotipo virale più elusivo, in grado di non essere riconosciuto dal nostro sistema immunitario, oppure può insorgere un fenotipo che utilizza una proteina spike completamente diversa (per assurdo assisteremmo alla possibile rivincita di CoronaVac e dei vecchi vaccini a "virus inattivato" è per questo che dico di non deridere i cinesi, bene o male il loro vaccino induce una risposta nei confronti del virus, i più efficienti vaccini mRNA invece la inducono contro 1 sola proteina delle 29 che compongono l'involucro di Sars-CoV2).
Ultima modifica di galinsog@; 29/06/2021 alle 09:39
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Abbiamo visto come in caso di infezione molti perdano l’immunità da lì a pochi mesi, mi pare abbastanza logico ritenere più probabile una durata simile per quella del vaccino, piuttosto che una di anni. Va da se quindi che è meglio premunirsi.
Oltretutto già le case farmaceutiche parlano di terza dose, evidentemente stanno conducendo studi sui primi vaccinati (quelli dei trial dell’anno scorso) e se ne parlano mi sa che stanno osservando una certa perdita d’immunità.
Se anche si dovesse per ipotesi fare il richiamo ogni anno o ogni 2 anni (per esempio), quale sarebbe il problema?
A me sorprende (mi ripeto) molto di piú chi decide di non fare richiami vaccinali tipo quello del tetano (che avviene ogni 10 anni, ma il discorso é sostanzialmente lo stesso).
Forse non si ha idea di cosa sia realmente il tetano.
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Stanno osservando il calo delle IgG, che tra l'altro può intervenire ben prima di un anno e prudenzialmente fanno bene a valutare la terza dose, del resto sappiamo che ci sono varianti con una certa capacità di evadere la protezione anticorpale, quindi che si arrivi a una terza dose lo darei per certo. Per quanto riguarda le infezioni di vecchia data io ho avuto la rosolia esattamente 39 anni fa, se facessi il conteggio delle IgG probabilmente sarei totalmente scoperto, ma sta sicuro che, qualora venissi nuovamente in contatto con quel virus le mie IgG salirebbero in pochi giorni a valori altissimi... il punto è che non puoi fare dei trial per verificare l'immunità immuno-mediata perché dovresti infettare deliberatamente i volontari, oltretutto con un virus potenzialmente letale e questo come dire... non è molto etico?
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