Tra l'altro ho scritto "Avendone la possibilità", ossia non avendo preclusioni alla vaccinazione dovute a proprie individuali condizioni di salute. Dubito che i non vaccinabili, ossia quelli per cui la vaccinazione va proprio esclusa, anche nelle situazioni di alta circolazione del virus, siano una percentuale di molto superiore all'1%, anzi potrebbero essere bene al di sotto di questa soglia...
Io invece ne ho sentiti molti che non si vogliono vaccinare e non sono affatto no-vax, ma aspettano maggiori informazioni da parte della scienza.
Capisco benissimo chi è restio a farsi iniettare un qualcosa (ricordiamo che la vaccinazione è comunque un intervento nell'integrità fisica della persona, quindi nel diritto che va ponderato) per il quale fino a poco fa non si sapeva (o anche ora) nemmeno quanto dura la protezione e quanti richiami servono.
Queste persone vanno comunque rispettate. Ad altre invece come dicevo la vaccinazione è sconsigliata per motivi medici.
Entrano quindi varie implicazioni sul quale non arriverei a divisioni sociali tra i vaccinati e non.
Mi spiace, ma vale per qualsiasi vaccinazione, compresa l'antitetanica e la trivalente, che in Italia sono obbligatorie, però la maggior parte delle persone è conscia di ciò che c'è "dentro" ed eventualmente di come sia cambiata la composizione di questi sieri vaccinali nel corso degli anni? Io ne dubito... I genitori ai cui figli veniva fatta l'antipolio-Sabin sapevano che in un caso su 80-100.000 il poliovirus retro-mutava? Diventando replicante, causando polio paralitica in circa 1 caso su 10-15 milioni e generando perfino focolai epidemici? Non credo, perché la scelta era non farsi il vaccino e rischiare la polio con percentuali sensibilmente più elevate di 1/15 milioni. Le persone a cui è sconsigliata la vaccinazione anti-Covid per motivi medici sono una percentuale piccola della popolazione, irrilevante dal punto di vista epidemiologico e che tra l'altro trova giovamento dall'immunità di comunità, che impedisce al virus di diffondersi e quindi di giungere loro. Per cui queste sono posizioni scientificamente infondate. Altrimenti dovrei accettare anche il punto di vista di chi crede che il Covid19 si curi con l'invermectina, con la vitamina d o con l'eparina data a tutti o che le mascherine siano inutili e quindi non istituirne l'obbligo nemmeno al chiuso. Guardacaso ho fatto l'esempio di tre tesi: no vaccinazioni + sì cure "alternative" + no mascherine che si saldano perfettamente tra loro e che hanno sostenitori nel movimento no-vax e nelle sue emanazioni...
Ultima modifica di galinsog@; 04/07/2021 alle 11:14
Sarei d'accordo con quanto dici nel caso il sistema del vaccino anti-covid fosse rodato ed esistesse da anni, ma questa è una campagna di vaccinazione diversa dalle altre per il momento, perché ovviamente la ricerca deve fornire risposte a molte domande ancora irrisolte. Verissimo anche per altre vaccinazioni non ci si è mai posto il problema se fosse di Pfizer, Moderna, Astrazeneca o chi per esso, e stavolta su questo si è fatto un gran parlare inutile.
Una minima dose di "diffidenza" sul punto di vista scientifico del covid lo posso anche capire in questo caso, perché sono molte le cose che dal 2020 ad ora sono state dette e poi controrettificate all'opposto anche dalla scienza.
Allora un qualcuno può legittimamente aspettare un attimo che si chiariscano un paio di aspetti (già buono che si appena saputo che la protezione può durare anche anni), è questo che sta succedendo, non ci sono mica solo i no-vax.
Guarda che la fase 3 è stata validata e resa possibile da una rete di collaborazione che a livello mondiale non si era mai vista per nessuna vaccinazione, quello che la fase 3 sia stata condotta in vivo sulla popolazione è l'ennesimo pregiudizio trasformato in "ragionevole obiezione". E immunologicamente non si partiva da zero, perché dopo le epidemia di Sars (2002-2003) e Mers (2015) numerosi laboratori stavano lavorando su vaccini da introdurre per contrastare future epidemie da beta-Coronavirus. Tra l'altro riprendo il caso dell'antipolio-Sabin perché molto didattico. In Italia nel 1960 si vaccinava volontariamente con l'antipolio Salk, abbastanza efficace nell'evitare la malattia sintomatica (ma con la necessità di richiami frequenti) ma del tutto inefficace nell'impedire il contagio. Nel 1961 ci fu la possibilità di introdurre la vaccinazione Sabin, che contemporaneamente veniva somministrata negli USA e anche in diversi paesi del blocco comunista, ma siccome molti pediatri erano ostili al vaccino Sabin (per la questione delle rarissime retro-mutazioni) la vaccinazione fu introdotta, dopo mille polemiche, solo nel 1966 e fu introdotta obbligatoriamente... lo sai quanti casi di polio paralitica ci saremmo evitati se lo avessimo fatto 5 anni prima? dai 35 ai 40.000... lo sai quante morti avremmo evitato? Non meno di 7000 (la forma paralitica della polio ha una letalità media superiore al 25% dei casi ma arriva vicina al 40% nei giovani adulti) ... sai quanti casi di polio da retromutazione abbiamo avuto dal 1966 al 2001? Probabilmente una quarantina e morti? Nessuno...
Ultima modifica di galinsog@; 04/07/2021 alle 11:31
cmq i " no vax" o pseudo "no-vax" sono passati dal " e si adesso muoiono tutti di covid" al " eh si avete visto è morto di infarto , scommettiamo che aveva fatto il vaccino" . Io ho sempre gente che non vuole farselo con frasi del tipo " chissà che schifo che c'è dentro , io non lo faccio " . Poi vanno a mangiare es . il kebab fatto con tutti gli scarti di possibili e immaginabili .
Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
Fondamentalmente sono d'accordo con te, ma non si può dire che esistono le risposte a tutto se fino a poco fa non si era certi di quanto dura la protezione, se viene impedita la trasmissione, quanti richiami servono (e se si possono mischiare...), altri vaccini devono ancora essere omologati, ecc., ecc.
C'è parecchio lavoro e mi sembra comprensibile che la scienza non sappia ancora tutto viste le tempistiche. Di conseguenza, e soprattutto fatta questa premessa, visto che siamo in uno stato di diritto civilmente uno può scegliere di immunizzarsi o meno senza passare per irresponsabile, prepotente e chi più ne ha più ne metta.
Ultima modifica di AbeteBianco; 04/07/2021 alle 11:59
Nessuna di queste ragioni giustifica il non vaccinarsi, visto che non c'è comunque mai stato alcun dubbio che vaccinarsi fosse meno rischioso che non vaccinarsi. Quindi è comunque un argomento che non sta in piedi.
Perché il punto non è mai stato che il vaccino fosse completamente privo di rischi, ma che fosse risolutivo rispetto all'alternativa. Quindi se uno lo rifiuta in base a preoccupazioni non meglio specificate sta esponendo sé stesso e gli altri a un rischio sicuramente maggiore, cosa che direi rientra nel concetto di irresponsabilità e prepotenza.
Poi oh, uno può pure scegliere di non farlo, basta che poi in caso di chiusure e nuovi lockdown non si lamenti e sia consapevole che è colpa sua. Se finisce in ospedale, altrettanto.
A proposito di irresponsabilità, c'è anche il fatto che un eventuale individuo che ha rifiutato il vaccino e poi finisce in ospedale per covid potrebbe impattare la capacità dell'ospedale di accogliere pazienti con condizioni per le quali davvero non c'è vaccino o cura...
Ultima modifica di nevearoma; 04/07/2021 alle 12:12
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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