Il problema è che l’eolico offshore è l’unica rinnovabile intermittente che abbia un capacity factor degno in Italia, e i progetti vengono continuamente bocciati da anni. È successo anche davanti al porto di Genova, è successo nel canale di Sicilia (all’unanimità, per la tutela dei beni sottomarini…). Ma ad esempio anche la centrale geotermica dell’Amiata.
È un problema che quindi non riguarda soltanto l’energia nucleare, ma va oltre il mondo energetico: lo abbiamo visto con l’Alta Velocità, con la TAV, con i termovalorizzatori e ci sono una miriade di casi simili. E la conseguenza è il rallentamento della transizione energetica.
Riguardo all’altezza delle pale eoliche, probabilmente il design è quello e non è possibile fare molto. Bisogna sempre però considerare l’alternativa a quel parco eolico, e che purtroppo non sempre esiste, specie in un paese in cui l’idroelettrico è praticamente saturo e con il geotermico sarà difficile ricavarci più di qualche centinaio di MW.
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