
Originariamente Scritto da
zago remigio
Fabio, il tuo dilemma è comprensibile; cercherò di darti una risposta al riguardo partendo proprio dalle caratteristiche del AD che vedono proprio nel comparto nordatlantico la massima attività antizonale di alta latitudine. Va da sè la presenza di zonalità accentuata a latitudini inferiori proprio per il conseguente abbassamento delle due celle da te citate. Approfitto del tuo ottimo post per fare un pò di vecchia didattica (scuola norvegese di Bjerknes) per far notare come caratteristica saliente dello scorso inverno e dell'inizio di questo sia stata la presenza a latitudini mediterranee (40-45°) del fronte polare, quello che separa le masse subtropicali da quelle intermedie (o la cella di hadley dalla cella di ferrel) mentre il fronte artico (quello che separa le masse intermedie da quelle artiche) si è portato molto a sud passando mediamente sul 50° (UK-Benelux-Germania centro-settentrionale). Persistendo questo tipo di circolazione è palese che il sud italia si troverà spesso al di fuori dei giochi mentre il nord verrebbe preso a fasi alterne, proprio con una successione di irruzioni fredde e avvezioni calde.

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