
Originariamente Scritto da
gianni56
a livello emisferico oramai possiamo dare per assodato che almeno per una 20 ed oltre di giornate l'unico grande apporto di calore in medio/alta tropo viene ( è stato e sarà) prodotto da una elevazione passante in area scandinavo- russa, mediamente con asse del blocco posizionato sull'est europeo e nei forecast long term oscillante anche più ad ovest, ma con medesima "testa di ponte" scandinava verso l'artico in sede subpolare. Questo fa sì che
GFS nel lungo ipotizzi il primo abbozzo di split del
VP con rovesciamento in sede atlantica del lobo più consistente, ma sempre mantenendo un'attiva depressione artica in area siberiana, foriera di un promettente snow cover. Siamo dunque solo alle premesse della termicizzazione dell'
HP russo-siberiano, per ora domina la grande rimonta dinamica sull'est europeo. Il presente schema atlantico autunnale sulla nostra penisola (figlio anche della
MJO in fase 1 e dell'attuale disposizione delle
SST che sembra pennellata ad hoc) si ripeterà grazie ad un getto più basso in uscita dagli states , con un
PNA che sembra non volersi schiodare dalla negatività e con un sostanziale appiattimento del getto in area aleutinica. La wawe atlantica, pur essendo ampia e non sostenuta ad ovest da elevazioni altopressorie, riesce ad essere ugualmente produttiva in termini di prc in quanto obbligata a piegare verso l'atlantico europeo dal nominato blocco stanziale ad est/NE. Io abbozzo come ipotesi che l'insistenza del lobo artico sulla Siberia sia anche facilitato da un anomalo ritardo dell'ice cover in quel settore cruciale
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