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  1. #2621
    Vento moderato L'avatar di Rhcp85
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da thunderstorms Visualizza Messaggio
    Permettimi di dire, però, che non c'è nulla di più consueto per il Mediterraneo (parlando esclusivamente della carta postata)
    Siamo in inverno, non certo in primavera
    si ma dato i tempi il normale è diventato eccezionale...o quasi..quindi godiamoci finalmente un po' di inverno,che di tempo ne abbiamo.

  2. #2622
    Vento fresco L'avatar di gianni56
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da thunderstorms Visualizza Messaggio
    il problema è che negli ultimi aggiornamenti viene tagliata la comunicazione con il vp siberiano, il minimo cut-offa nel mediterraneo prendendo gradualmente caratteristiche instabili più che fredde.
    l'alimentazione in Reading 120 ore è ben evidente, e mi sembra strano che stacchi la spina solo 24h dopo, la situazione è ancora da definire per molti aspetti e dettagli
    Stanco delle solite proposte di climatizzazione? delle solite marche e dei soliti prezzi? Opta per MCS!! una garanzia per tutti gli ambienti, anche nel garage nuoterai nel fresco. MCS, il fresco più conveniente per la tua estate!

  3. #2623
    campy
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Ciao Gianni!
    E' proprio questo che mi preoccupa, la durata temporale di questo periodo sfavorevole e la tua ipotesi sul perchè (quest'ultima mi inquieta non poco)

    Ti auguro un buon week end
    Fabio

    Citazione Originariamente Scritto da gianni56 Visualizza Messaggio
    ciao carissimo, ti dico la verità che dopo il gennaio 1987 e fino alla metà degli anni 90, ho pensato anch'io di essere su una strada irreversibile., o faceva scirocco post HP subtropicale oppure nemmeno una colata gelida che fosse una si degnava di scavare una depressione favorevole a queste lande.Tanto più che mi ricordo persino che il colonnello Baroni, parlando della crescente influenza degli HP subtropicali, sentenziò che si stesse instaurando una tendenza in progress per decenni se non per secoli. Il mio livello di rassegnazione era ai massimi storici. Poi, essendo osservatore meteo fin da quando ero bambino (anni 60) ti posso garantire che negli anni 70 la "gara" tra Torino e Milano la vinceva sempre alla grande il primo..ora i torinesi si staranno chiedendo il perchè di un'ombra pluviometrica in media assai più invadente, e dove diavolo siano andati a finire i loro inverni standard con i normalissimi 30 cm sciroccali. Se vogliamo pure l'Emilia prima del febbraio 2004 ha dovuto "purgare" per non so quanti anni, vedendo un inverno irriconoscibile rispetto alle loro potenzialità. Per cui..niente, ci vuole pazienza e analisi per fotografarne le cause..personalmente imputo la difficoltà di genesi delle low ioniche ad una disposizione mediamente a tripolo negativo in atlantico, nonostante si sia in AMO +. Questa tende a persistere probabilmente in virtù dell'anomalia media di geopotenziale in zona Groenlandese, la quale viene sorretta dai flussi di calore da scopertura dei ghiacci artici, con tutto quel che ne consegue sul reparto siberiano ecc. ecc...prima o poi si uscirà con qualche soluzione alternativa da questo dettame di fondo.. ma i e tempi e modi..trattandosi di inferenze inedite, valli a sapere..certo negli anni 60 le LP da retrogressione si formavano tanto sul ligure o alto adriatico quanto sullo Ionio..ma è come parlare dell' 800, per profondità della cella di Ferrel e per l'isolamento frequente del canadese, se non talora per l'inesistenza

  4. #2624
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Lungi da me da avere la presunzione di aver capito il 10% di questa materia. Forse ho capito anche molto meno.

    Però permettetemi una cosa: ho letto che il NAM oggi viene misurato con un valore sotto i -4.

    Ora. Probabilmente questo valore riguarda dalla tropopausa in su perché non posso credere che con questo valore ci sono estremi di vorticità così profondi e compatti in troposfera. Ripeto, non ci ho capito niente.

    Detto questo l'episodio attuale rischia di rimanere molto affascinante sulle analisi, molto meno negli effetti nonostante il Nord Italia e parte delle Centrali Tirreniche vivranno una settimana invernale. Mi aspettavo con un NAM a -4 un vp a pezzi con brandelli sparsi per il nord emisfero magari anche senza target italiano ma di questo non vi è traccia

    Per il resto, sempre non capendoci niente credo ci sarà un motivo ben preciso perché le frequentazioni di evoluzioni verso ionio low si sono praticamente estinte e il sud est italico è praticamente perennemente disposto nelle parti ascendenti delle saccature in primavera, in estate, in autunno, in inverno... ma questa è un'altra storia.

    [set orticello on]
    Vabbò. Buon divertimento a chi se lo può permettere perché comunque qualche Italiano si divertirà (diciamo un terzo)... Io mi preparo a pensare ad altro visto che avrò 10 giorni o più di libeccio e ombra pluviometrica....
    [set orticello off]

    P.s. Scusate per gli errori grammaticali ma provate a scrivere con l'ipad e il suo odioso correttore ortografico...
    Buon fine settimana a tutti. Ci risentiamo più in la.
    Ciao Fabio. Penso che il tuo sia più che altro uno sfogo, una sorta di scoramento...

    Gli studi di B&D hanno palesato la correlazione tra NAM < -3 ----> AO- = indebolimento del VP e meridianizzazioni.
    In Italia studi di Messeri et al., hanno messo in risalto la coerenza di tale tesi attraverso indagini climatiche nei seguenti 10-60 giorni "canonici" dopo
    l'evento di stratw.

    Altri studi ,come quello di Christiansen, palesano dubbi e difficoltà previsionali riguardo il rapporto stratosfera-troposfera e tentano di capire se
    la strato ha un comportamento passivo nei confronti della tropo o se, viceversa, ha una decisa influenza (attiva).

    Quindi i dubbi sulle possibilità che l'Italia venga colpita ed "affondata" restano, però bisogna partire da 2 dati di fatto:

    1) più reanalisi, avvalorate dagli studi di B&D et al., , ci indicano che i successivi 2 mesi (range max) denotano condizioni di recrudescenza.
    2) da Christiansen (ma anche altri) si può leggere che il meccanismo di propagazione verso il basso è molto più complesso in troposfera che in stratosfera
    poichè in tropo è inclusa sia la componente verticale che (soprattutto) orizzontale del wave flux (Kodera and Kuroda, 2000).

    3) si deduce dunque che, come ha scritto l'altro ieri Lorenzo, i modelli si trovino nel pallone nell'analizzare una situazione così delicata. Il risultato
    è un continuo balletto modellistico.

    Detto ciò non è mica certo che l'Italia e/o il centro-sud siano il target preferenziale delle irruzioni di questa seconda metà invernale ma possiamo
    quantomeno sperare in una condizione di partenza dall'indubbio potenziale.

    Un salutone
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  5. #2625
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Ultimamente GFS 00z ci deprime ogni mattina insieme a delle uscite di Reading, poi ci ricarica nel 12 o 18z. Non so perchè ma ho notato questa cosa.
    NOGAPS invece ci dà una visione più pro Italia in toto seguito da UKMO che mostra un'ipotesi a metà strada tra UKMO e GFS/ECMWF. Secondo il primo, tra circa una settimana, la depressione passerebbe lungo tutto lo stivale ma toglierebbe molte precipitazioni (nevose) al NW vista la diversa dinamica meteo. UKMO sarebbe un pò più democratica ma non posso non tifare NOGAPS (cavallo zoppo...\fp\) visto dove abito e visto il proseguo prospettato dopo le 144 ore. Sul suo long si nota uno Scand+ dai connotati un pò termici (corregetemi se sbaglio visto che cmq c'è anche il mare vicino). Il che sarebbe anche una buona cosa immagino per via della maggiore difficoltà a spostarlo da lì data l'alta densità dell'aria. Non solo, si nota un HP atlantico molto più in forma e in possibile evoluzione di ponte con quello scandinavo. Ciò chiaramente lascerebbe prospettare nei giorni successivi una colata fredda non da record ma sufficiente a portare qualche nevicata anche sulle coste orientali italiane.

    Rngp1441.gif
    Rngp1442.gif

    Viste però le ultime performance di UKMO le cose dovrebbero andare così:

    Rukm1201.gif
    il Russo-Scandinavo.........tenderebbe a ritrarsi un pò lasciando spazio ad una nuova piccola depressione atlantica in probabile traiettoria mediterranea:

    Rukm1441.gif
    Ci sarebbero ulteriori ottime prospettive nevose per le regioni del NW e magari anche nord-tirreniche ma ovviamente niente di eccitante per il resto d'Italia a bassa quota.

    Di certo tutto questo dinamismo, comunque vada, non farà mancare la neve su Alpi ed Appennino.
    Ultima modifica di Conte; 12/01/2013 alle 14:49
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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  6. #2626
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da Tex Visualizza Messaggio
    Ciao Fabio. Penso che il tuo sia più che altro uno sfogo, una sorta di scoramento...

    Gli studi di B&D hanno palesato la correlazione tra NAM < -3 ----> AO- = indebolimento del VP e meridianizzazioni.
    In Italia studi di Messeri et al., hanno messo in risalto la coerenza di tale tesi attraverso indagini climatiche nei seguenti 10-60 giorni "canonici" dopo
    l'evento di stratw.

    Altri studi ,come quello di Christiansen, palesano dubbi e difficoltà previsionali riguardo il rapporto stratosfera-troposfera e tentano di capire se
    la strato ha un comportamento passivo nei confronti della tropo o se, viceversa, ha una decisa influenza (attiva).

    Quindi i dubbi sulle possibilità che l'Italia venga colpita ed "affondata" restano, però bisogna partire da 2 dati di fatto:

    1) più reanalisi, avvalorate dagli studi di B&D et al., , ci indicano che i successivi 2 mesi (range max) denotano condizioni di recrudescenza.
    2) da Christiansen (ma anche altri) si può leggere che il meccanismo di propagazione verso il basso è molto più complesso in troposfera che in stratosfera
    poichè in tropo è inclusa sia la componente verticale che (soprattutto) orizzontale del wave flux (Kodera and Kuroda, 2000).

    3) si deduce dunque che, come ha scritto l'altro ieri Lorenzo, i modelli si trovino nel pallone nell'analizzare una situazione così delicata. Il risultato
    è un continuo balletto modellistico.

    Detto ciò non è mica certo che l'Italia e/o il centro-sud siano il target preferenziale delle irruzioni di questa seconda metà invernale ma possiamo
    quantomeno sperare in una condizione di partenza dall'indubbio potenziale.

    Un salutone
    E' ciò che conta di più...

  7. #2627
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Migliora un pò rispetto all'emissione precedente lo spread che a 144 h presentava già grosse criticità anche se lo spread nella "sacca" medio atlantica è altino per essere sulla media:

    Immagine


    Viene peraltro ribadita quella che è una limitazione ben sottolineata da Andrea ovvero la wave 1 compressa verso l'W-coast (figura peraltro assai stabile in ciascuna emissione quanto alla sua posizione) che permette poco gioco alla wave 2.

    Sembra tuttavia, dal confronto con ens gefs che attenuano anch'esse un pò lo spread entro le 144 h che questo Scand+ potremmo "portarlo a casa"

    Immagine



    Immagine


    E' innegabile poi, dal punto di vista teleconnettivo legato alla convezione tropicale pacifica, che ormai è più di 1 mese e mezzo che ci portiamo dietro anomalìe negative nelle principali regioni dell'enso anche se, più segnatamente nelle regioni 1+ 2 e 3 con un perdurante -0.4C.
    Ma soprattutto il Pacifico presenta alcune caratteristiche, in generale nelle sue anomalìe oceaniche, che indubbiamente ricordano un regime Nina like come ad esempio l'accentuazione delle anomalìe positive a ridosso del continente marittimo e dell'Australia, della zona Namias e il raffreddamento della regione dell'WPO con stemperamento del dipolo da PDO neg.

    Motivo per cui non nego la tentazione, nel guardare la traduzione delle fasi in fieri (certamente la 6, probabilmente la 7 e forse la 8), di tentare una sorta di compendio tra un segnale neutro e un segnale enso negativo ( e mi pare che Alessandro Foiano ne abbia proposto una siffatta lettura) anche se l'elaborazione di queste tavole hanno a monte la raccolta di un segnale puro e con buona magnitudo:

    Ed ecco che già nella fase 6 mi si palesano importanti differenze:

    Allegato 291780 Allegato 291781

    con scenari evolutivi tutto sommato plausibili e, in un certo senso, annoverati nelle uscite modellistiche

    Un canadese che porta impulsi polari marittimi e una wave 2 decisamente quiescente nella Nada, una presa dinamica con evoluzione in Scand + nella Nina.
    Seconda ipotesi peraltro annoverata nello "schema di Cassou"
    Aggiungo un elemento nuovo che, solo adesso, più chiaramente si palesa attraverso il diagramma termico dell'area eurorussa:

    MT8_Moskau_ens.png

    Lo spread che fino a pochi giorni fa vedeva una forbice enorme e non definita rispetto la media, sta chiarendo grossomodo quale potrà essere l'apporto ovvero il peso delle masse d'aria che stazioneranno, raffreddandosi tra l'Europa settentrionale e la Russia occidentale.
    Al momento questo il freddo al suolo:

    TTmineuropa.gif

    Questo è un elemento da considerare con attenzione nel momento in cui si proponesse la tenzone tra l'accresciuta vorticità in area canadese (come vista dai modelli nel medio long) e il peso delle masse continentali

    Matteo



  8. #2628
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Aggiungo un elemento nuovo che, solo adesso, più chiaramente si palesa attraverso il diagramma termico dell'area eurorussa:

    MT8_Moskau_ens.png

    Lo spread che fino a pochi giorni fa vedeva una forbice enorme e non definita rispetto la media, sta chiarendo grossomodo quale potrà essere l'apporto ovvero il peso delle masse d'aria che stazioneranno, raffreddandosi tra l'Europa settentrionale e la Russia occidentale.
    Al momento questo il freddo al suolo:

    TTmineuropa.gif

    Questo è un elemento da considerare con attenzione nel momento in cui si proponesse la tenzone tra l'accresciuta vorticità in area canadese (come vista dai modelli nel medio long) e il peso delle masse continentali

    la famosa differenza termodinamica favorevole all'instaurarsi di anticicloni dinamici giusto?

  9. #2629
    Tempesta L'avatar di Mario85
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  10. #2630
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    Predefinito Re: Prime ipotesi invernali

    Citazione Originariamente Scritto da Tex Visualizza Messaggio
    Ciao Fabio. Penso che il tuo sia più che altro uno sfogo, una sorta di scoramento...

    Gli studi di B&D hanno palesato la correlazione tra NAM < -3 ----> AO- = indebolimento del VP e meridianizzazioni.
    In Italia studi di Messeri et al., hanno messo in risalto la coerenza di tale tesi attraverso indagini climatiche nei seguenti 10-60 giorni "canonici" dopo
    l'evento di stratw.

    Altri studi ,come quello di Christiansen, palesano dubbi e difficoltà previsionali riguardo il rapporto stratosfera-troposfera e tentano di capire se
    la strato ha un comportamento passivo nei confronti della tropo o se, viceversa, ha una decisa influenza (attiva).

    Quindi i dubbi sulle possibilità che l'Italia venga colpita ed "affondata" restano, però bisogna partire da 2 dati di fatto:

    1) più reanalisi, avvalorate dagli studi di B&D et al., , ci indicano che i successivi 2 mesi (range max) denotano condizioni di recrudescenza.
    2) da Christiansen (ma anche altri) si può leggere che il meccanismo di propagazione verso il basso è molto più complesso in troposfera che in stratosfera
    poichè in tropo è inclusa sia la componente verticale che (soprattutto) orizzontale del wave flux (Kodera and Kuroda, 2000).

    3) si deduce dunque che, come ha scritto l'altro ieri Lorenzo, i modelli si trovino nel pallone nell'analizzare una situazione così delicata. Il risultato
    è un continuo balletto modellistico.

    Detto ciò non è mica certo che l'Italia e/o il centro-sud siano il target preferenziale delle irruzioni di questa seconda metà invernale ma possiamo
    quantomeno sperare in una condizione di partenza dall'indubbio potenziale.

    Un salutone
    Ciao grande.
    Ne approfitto per ringraziarti anche del post dell'altro giorno.
    E' sempre un grande piacere leggerti.
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

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