Caspita, che precisini.
Va benissimo anche migliaia di anni se vuoi: in confronto ai 150 anni di attività umana sono indifferenti 5000 anni o 15 mila: riusciremmo a distruggere e arroventare il pianeta anche in molto meno.
Comunque: se si parla delle grandi variazioni glaciali con i loro 6-8°C di variazione, direi che si parla di decine di migliaia di anni, se si parla di periodi con il Dryas recente, la PEG o altre microvariazioni di 2-4°C, direi migliaia. Per le fonti cito me stesso, direi.![]()
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Infatti....secondo me è impossibile(o quantomeno estremamente improbabile) che l'uomo non influisca nemmeno un po' nel cambiamento climatico o che vi influisca pochissimo.
Per me l'uomo la sua influenza ce l'ha eccome...ma non penso che sia un influenza eccessiva.Per me hanno molto peso anche le variabili naturali.
Secondo me il cambiamento climatico è governato sia in parte dall'uomo che dalle cause naturali.
Mio personale parere comunque...che di scientifico ha poco.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Anche ad es. il passaggio dall'Optimum climatico medievale(secondo i dati caldo più o meno come il periodo attuale)alla PEG è avvenuto in decine di migliaia di anni?Non mi sembra.
E se i pivelli di 15 anni che per la prima volta entrano in Internet sarebbero quelli della mia età ti chiedo per favore di evitare le offese e di rispettare l'opinione altrui..io,che ho 16 anni non sono un pivello ma prima di parlare mi documento e non a senso unico ma da entrambe le parti...sia scettici che serristi.
E poi ne traggo le mie conclusioni...ma io almeno ho dei dubbi in merito e non ritengo la mia opinione verità anzi...invece sembra che tu abbia la verità in mano.
Giorgio conosce la natura senza dubbio meglio di noi avendo vissuto per più anni di noi...non per questo deve avere la tua opinione.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
I numeri dei rapp. IPCC sono stime e non dati assoluti però se consideriamo questo grafico: la linea nera indica le variazioni di temperatura osservate nel corso del XX secolo, quella blu le variazioni stimabili in assenza di cause antropiche, per effetto della ridotta attività solare e delle principali eruzioni vulcaniche (linee grigie), osserviamo che sulla base delle forzanti naturali avremmo dovuto assistere ad lieve calo termico nella seconda parte del 1900 e invece c'è stato un aumento consistente che viene attribuito agli effetti antropici; volendo fare un commento esclusivamente matematico dovrebbe essere oltre il 100% almeno per la seconda metà del XX sec.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
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Da ignorante posso provare di dare una "spiegazione".
Ho visto la mostra al Meeting di Rimini sui cambiamenti climatici.
Oggi fra l'altro vi è anche l'intervento in un incontro sul tema di Franco Prodi(io non vi posso assistere perchè impegnato in una gara di triatlhon).
Vi erano dei grafici dove si evidenziava in maniera netta, come le variazioni in salita della temperatura globale, nei vari cicli e ricicli, era repentina, e poi viene seguita da un "assestamento" al ribasso, che prende molti più anni che quelli della risalita.
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
1) Clayco *è* sicuramente una referenza inoppugnabile al riguardo, non c'è dubbio
2) Postami *dove* sull'ultimo rapporto IPCC sta scritto che sul cambiamento climatico l'uomo incide per il 92.5%.
Perché, a meno che non abbia fra le mani una copia taroccata (magari dallo stesso clayco), io invece leggo (dal "Summary for Policymakers" del Contribution of WG I del IV Rapporto, febbraio 2007):
"The understanding of anthropogenic warming and cooling influences on climate has imporved since the Third Assessment Report, leading to very high confidence (= at least 9 out of 10 chance of being correct) that the globally averaged net effect of human activities since 1750 has been one of warming"
Tradotto: dal terzo rapporto sono aumentate le conoscenze delle influenze antropiche sul clima (sia sul riscaldamento che sul raffreddamento). Questo ci permette di dire che, con un livello di confidenza molto alto (cioè con almeno 9 possibilità su 10 che il giudizio degli esperti sulla correttezza scientifica dell'assunto sia corretto), l'effetto netto globale delle attività umane dal 1750 in avanti è stato quello di un riscaldamento.
Ergo: si dice che le attività umane stanno contribuendo al riscaldamento con una probabilità di almeno il 90% (che è come dire che meno del 10% è la probabilità di un'assenza di interferenza umana). Cioè tiro la moneta e mi esce 9 volte su 10 testa...
Il che è ben diverso dal quantificare la % di incidenza antropica. Cioè asserire che, siccome mi esce 9 volte su 10 testa, deve essere una testa bella grossa...![]()
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