Da quanto si legge nella ricerca sull'OPI si evince che esiste anche correlazione tra asse del vortice e distribuzione/dislocazione delle discese fredde a livello di meridiani. Questo č il motivo per il quale avevo chiesto la possibilitą di avere la serie storica dell'OPI suddivisa fra grado di ellitticizzazione del VP e asse del VP.
Da questo doppio binario, ellitticizzazione / asse, nasce l'outlook emesso per la prossima stagione invernale che predilige discese fredde lungo i meridiani est-europei.
Il tuo punto di vista non metto in dubbio che abbia una sua validitą ma andrebbe sintetizzato in termini numerici per poter asserire che l'intrusione verso sud del VP sia ascrivibile a dinamiche esterne al VP piuttosto che a dinamiche ad esso interne![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Sono daccordo, si potrebbe fare un lavoro del genere anche se risulterebbe molto lungo... sintetizzando su cose gią precotte potrei basarmi su due diversi "rumori" di fondo e a cui sto dando credito in questi ultimi anni...
Una sicuramente č il segno della PDO molto negativa e che detta le seguenti anomalie termiche emisferiche con un elevato grado di correlazione:
stormx_04.jpg
l'altra, e credo sia fortemente correlata con il discorso di cui sopra č l'anomalia dell'EA (vi ricordo che con EA+ negli ultimi anni sull'Europa occidentale si sono avute le pił forti ondate di freddo, vedi 2009,2010 ma anche 2013 in misura minore)
ea.timeseries.gif
Aggiungo... detta in soldoni... mi trovo daccordo sulla prima parte dell'OPI cioč sulla correlazione dell'indice e l'AO invernale, meno daccordo sul resto.... spero vivamente (per ovvie ragioni orticellistiche) di prendere una cantonata
Te la do come buona ma si parte da basi che evidenziano la presenza di anomalie gpts sull Europa centro occidentale quindi piu chance di avere freddo per l Europa orientale e Mediterranea rispetto ad Inverni caratterizzata da indici opposti.
Le SSTA posso essere importanti sul brevissimo periodo ma se le dinamiche medie sono pilotate da un Vp piuttosto solido 2 su 10 possono andare verso l Europa occ. ma la media le dislocherį altrove, č come pretendere di dire che in regimi di AO negativa proprio 10 su 10 colate fredde vanno sull Europa continentale e nessuna sull Europa orientale quando non č cosi, č un discorso di maggioranza
poi puoi tirar fuori qualsiasi altra cosa ma anche in periodi di PDO molto negativa e addirittura con AO neutra o negativa Inverni freddi Mediterranei-Italici-Balcanici sono esistiti quindi nessuno toglie la possibilitį che non possano tornare, quest anno sembra sia giunta l ora e fra l altro mi aspetto anche intrusioni fredde piu occidentali all interno di un trimestre freddo che ci vedrį maggiormente coinvolti
Te la do buona anche a te... č chiaro che con maggiori westerlies vi sia una tendenza ad orientalizzare le entrate meridiane, la mia paura č che queste entrate meridiane (per la debolezza della wave2 provocata dal regime pacifico) possano concretizzarsi nei momenti di maggior rilassamento del VP con una AO anche se episodicamente e con episodi brevi, negativa in un contesto trimestrale positivo). E siccome abbiamo il problema di cui sopra (PNA- = NAO-) le colate artiche prendono la "solita" strada degli ultimi anni.
Sul discorso SSTA sono daccordo con te, lo dissi tempo fa anche io che valgono quando le westerlies sono deboli, difatti quando il vortice polare sarą forte (AO+ o ++) l'attivitą tropicale e l'influenza delle anomalie si annullano.
Per l'ultimo punto, č vero, pensiamo agli inverni anni '50 e '60 con PDO negativa .. perņ vatti a vedere l'EA come stava messo \fp\... ora, perchč l'EA odierno č anticorrelato con la PDO mentre era correlata negli anni '60?... forse per l'aumento dei geopotenziali e quindi per l'espansione verso nord di hadley? ... ci sarebbe da approfondire eccome...
Per carita', il mio era ovviamente un discorso estremamente "orticellistico"ma, come peraltro avevo gia' fatto notare con dei grafici postati giorni addietro, almeno qui con una AO da +1 circa in su dal 1960 ad oggi significa pressoche' sempre accumuli esigui o ben sotto la mia media !
Partendo quindi da tale dato (statistico/storico) ecco che il mio "pensiero" non puo' essere diciamo ottimista, sempre riguardo l'eventuale accumulo nevoso.
Ripropongo ancora il grafico con evidenziati i trimestri invernali con AO mediamente da +1 in su:
AO ed accumuli nevosi stagionali (dal 1960-61 al 2012-13) - Evidenza AO =mag 1.png
Ora, le sole eccezioni sono:
1975-76: una autentica mosca bianca, anche se forse grazie ad una NAO che invece fu leggermente negativa !
1991-92: oltre 53 cm ma praticamente quasi tutti in un unico episodio direi storico, ovvero 50 cm da sfondamento da NW il 21/12, evento credo che possa avere tempi di ritorno secolari in quella portata !Poi, nel resto della stagione, praticamente il nulla o quasi...
1999-00: 45 cm ma anche qui praticamente grazie a soli due episodi, peraltro uno addirittura autunnale (10 cm a novembre), mentre 35 cm caddero tra Natale (5 cm) e S.Stefano (30 cm circa), pure qui grazie ad uno sfondamento da NW (il ciclone Lothar che devasto' gran parte dell'Europa centrale, lo ricordate ?)
Per il resto, come potete vedere, il nulla o quasi piu' assoluto (c'e' il 2006-07 nonche' il gia' citato 1988-89, qui unica stagione a zero cm almeno dal 1960 in avanti)
Insomma non escludo che possa esserci ancora qualche eccezione simile a cui sopra, ma per ora non parto certamente con ottime....prospettive, ecco !![]()
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volesse il cielo per una buona volta![]()
Sarą, ma a me sembra un outlook che lascia una porta aperta per tutti.
Certo, se qualcuno si aspetta un'invernata storica, allora diventa tutto un altro genere di discorso nel cui merito preferisco non entrare.
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Credo che l'OPI si potrebbe anche ribattezzare il FPI, Fenrir Predictive Index.
Sģ perché 4 giorni fa ho organizzato un giro con amici nei giorni della merla su per il finnmark tra sci e motoslitte. In genere č un periodo abbastanza sicuro per il freddo e tenuta della neve.
Ecco che quindi esce l'opi che sembra vertere a un buon inverno da queste parti (forte attivitą depressionaria in zona subpolare per me č sempre un'ottima notizia) tranne che per probabilmente fine gennaio-inizio febbraio, che appunto č esattamente quando ho prenotato la nave e le baite.
Il prossimo inverno, invece di sudare tanto sugli indici, chiedetemi quando ho prenotato il break sciistico invernale: sarą il momento in cui dovete tirare fuori le pale e io gli sci (d'acqua).
A parte tutto, complimenti per il lavoro, tra l'altro scritto con un lessico finalmente popolare e divulgativo senza un niagara di paroloni inutili.
Aspettiamo ora l'outlook di mnw![]()
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Quoto. Dovesse essere giusto l'outlook le colate andranno ovunque mediamente tranne che oltr'alpe! Ma mi sembra anche abbastanza palese. Certo, poi l'occasione puņ sempre esserci tipo uno scand+ elevato di latitudine con quindi nocciolo retrogrado che punta la Francia o la Spagna, ma direi che sia l'ipotesi meno probabile. Gli alpini devono puntare a piccoli strappi atlantici o onde medio-corte (come dice Gianni giustamente) mentre il resto d'Italia a circolazioni secondarie (sempre possibili con ao anche moderatamente positiva) e retrogressioni basse.
Si vis pacem, para bellum.
Dite che potrebbe andare cosģ, ragazzi?
Sembra identico alla proiezione delle anomalie invernali di quest'anno
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