Caro Daniele, ahimè la morfina ancora oggi viene ignorantemente identificata con la tossicodipendenza.
Ma sino a quando sto ragionamento me lo fa il vicino di casa, lo posso anche accettare..
Ma quando a farmelo è un medico, per Giove, non ci sto più!
Va radiato dall'albo.
Non è persona degna di esercitare la professione medica.
La cosa drammatica è che ancora oggi sono in tanti a pensarla così.
Magari poi sono gli stessi che ad una persona agonica mettono la mascherina dell'ossigeno così "respira meglio e soffre di meno.."
Vi supplico: mai vi dovesse capitare una situazione del genere NON FATE METTERE MAI L'OSSIGENO.
MAI.
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always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
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Faccio mie le tue parole:il dolore annienta la dignità della persona.
Parliamo di dolori terribili,costanti,atroci.
Costringere un malato a convivere con il dolore è una specie di ulteriore condanna,non ho la minima idea di come si possa essere d'aiuto nell'accompagnare un terminale verso la morte ma non vedo l'utilità di una sofferenza fine a se' stessa.Nella sofferenza il malato diventa la cosa più vulnerabile al mondo,si affida al medico perchè in qualche modo lo possa aiutare.
Mi chiedo come possa un medico assistere ad una sofferenza fisica e mentale simile.
Spero che presto la terapia del dolore diventi una prassi obbligatoria e praticata ovunque,se possiamo,in questo campo,prendere lezioni dal mondo anglosassone facciamolo.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Ti quoto Michele, purtroppo in Italia moltissimi medici considerano il dolore come qualcosa di ineluttabile e naturale che non deve essere alleviato con oppiacei se non in casi estremi, o come riporti tu per tua esperienza neanche in quelli.
Francamente penso che molti di questi medici poco sensibili o affatto, sono persone o poco sensibili di carattere o peggio menefreghisti e/o sono persone che non hanno mai provato dolori atroci come i loro pazienti.
Penso che se tutti i medici avessero provato nella loro vita almeno una volta, ma meglio più di una, dolori atroci come quelli delle coliche renali o delle metastasi o di una ferita grave, sarebbero mediamente più inclini ad alleviare la sofferenza (anche con oppiacei ) delle persone infortunate o malate.
Putroppo molto spesso il medico considera il paziente altro da se, come una categoria che non lo riguarda, come se i medici in quanto medici possono solo curare ma non contemplano neppure il caso che anche loro possono divenire degenti e avere bisogno oltre che di cure anche di conforto morale e di anestetici oppure antidolorifici.
Molto spesso poi i medici sono una categoria abbiente che con scarsa probabilità ( per fortuna loro, per carità!) va incontro a incidenti sul lavoro in quanto non svolgono lavori usuranti o molto pericolosi, ed inoltre data la loro competenza cercano di prevenire il più possibile i diversi tipi di malattie o perlomeno curarsi tempestivamente ed efficacemente anche grazie alle loro possibilità economiche e alla loro conoscenza dei migliori professionisti nei migliori ospedali o cliniche private.
Riguardo ai tumori sarei lieto se spiegassi ai forumisti anche quali sono le cause più frequenti, in modo da fare un po di prevenzione (per il poco che possiamo naturalmente). Io so che ad esempio i campi e.magnetici provocati dalle linee dell'alta tensione (entro 50 metri sicuramente ) sono cancerogeni. Inoltre sono cancerogeni tutti i derivati del petrolio, anche solo per inalazione delle loro particelle volatili, così anche i soventi, le vernici sintetiche, etc. Poi c'è l'amianto ovviamente, svariati rifiuti industriali pericolosi che contengono molteplici composti chimici che non conosco.
Poi la diossina che si genera dalla combustione dei materiali contenenti cloro come gli oggetti di plastica in P.V.C. (polivinilcloruro), per cui bisogna stare alla larga dai roghi di oggetti di plastica in generale! Inoltre le micro e nano particelle di metallo inalate che possono raggiungere, attraverso il sangue ossigenato dai polmoni, qualsiasi organo interno e tessuti. Tali particelle così piccole, molto più piccole dei famosi PM 10, si generano quando la temp. della combustione supera i 700° C circa, ossia quella degli altiforni delle acciaierie e dei cementifici e di molte industrie metallurgiche pesanti o industrie chimiche. Inoltre vi sono i famosi inceneritori di rifiuti e gassificatori, dove i controlli si fanno solo per le PM 10 e quindi raggirano la popolazione a loro piacimento, molti industriali sono azionisti di giornali o network televisivi per cui molti giornalisti sono un tantino succubi dei loro padroni e le notizie scompaiono (la scomparsa dei fatti !). Riguardo alle automobili (anche i pullman) si potrebbe investire di più sulla ricerca per le batterie per le auto elettriche o almeno ibride, ma comunque siccome in Italia la ricerca è quasi finita ci stanno pensando giapponesi,statunitensi, cinesi e indiani e comunque alcuni esemplari già ci sono o verranno messi nei listini entro 2-3 anni e si svaluteranno le vecchie auto che sprecano il carburante per il 70% sotto forma di calore (altro che Euro 5 o 6, ci prendono per i fondelli per vendere le ultime auto-stufette prima che non se le compri più nessuno o quasi). Inoltre bisognerebbe investire di più su filobus sopratutto, tram e ferrovie, oltre che ricorrere il più possibile alla filiera corta per diminuire gli spostamenti delle merci, e al riuso dei materiali-efficienza energetica-coibentazione degli edifici, ma l'Italia (ma non è l'unica nazione, sia chiaro) in quanto a questo non è pervenuta
___________________________________________________(encefalo gramma)
Ciao Michele e tutti i forumisti![]()
Ultima modifica di domenicix; 22/02/2010 alle 10:50
Me lo sono sempre chiesto: ma in caso di estremo dolore se per motivi vari gli antidolorifici a base di morfina non arrivano o non sono sufficienti, prendere dell'eroina da un pusher (quella la trovi subito) dà sollievo uguale o ci vuole un oppiaceo in particolare?
E chissà se si soffre tanto per un overdose.
Ora vediamo di prendere tutti quanti un qualcosa di solido
Rispondo al titolo della discussione.
E' molto difficile rispondere, perchè ogni persona ha una percezione del dolore diversa dall'altra...cmq x mia esperienza personale...
La pericardite acuta del 2003si manifestò come un dolore toracico alla schiena via via più intenso, che inizialmente mi fece pensare ad una forte congestione.
Poi il dolore si estese anche al "davanti", diventando in pochi minuti comprimente e soffocante, esperienza terribile..
L'inspirazione e qualsiasi movimento del torace si fece sempre più difficile e la morsa avvolgente, pensavo di morire..
Stavo viaggiando in treno in piena notte lungo la tratta Bologna-Milano...fecero fermare il treno a Parma e ricovero d'urgenza...rx e poi ECG e la diagnosi fu subito chiara: pericardite acuta di origine virale.
Il giorno seguante tornai in valle, dopo una settimana di riposo a casa altra ricaduta, altro incubo, ricovero in cardiologia, una notte insonne seduto sul letto, l'unica posizione che mi consentisse di respirare discretamente, tra dolori lancinanti...il mattino seguente in terapia intensiva, tra pompette di morfina, l'unico palliativo efficace al dolore pazzesco che provavo, e ossigeno.......poi dieci giorni in reparto e la lenta ripresa, intervallata da improvvisi risvegli notturni con dolore che si estendeva a macchia d'olio sulla schiena, un pò di morfina o antidolorifici e tornavo a dormire...
Infine le dimissioni e la lunga convalescenza, durata quasi un anno, con antidolorifici, perchè ad ogni sforzo fisico "normale", accusavo dolori fortissimi allle braccia..i medici mi dissero che erano i nervi, che si erano troppo contratti per il dolore che avevo provato...
Adesso, a parte qualche acciacco cronico abbastanza normale in qualsiasi persona sto bene...e resto dell'opinione che non potrò mai provare un dolore più intenso di quello...
quindi non mi spaventa più niente
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Nell'avatar Palm Desert, Riverside County, CA (354gg sole all'anno e 123mm medi annui)
Hai ragione da vendere!
La mia sensazione è che, pian piano, si stia arrivando allo "sdoganamento" della morfina e degli altri oppioidi, soprattutto da parte dei medici che han terminato da poco gli studi.
Avendo a che fare spesso, nella mia attività di volontariato, con anestesisti-rianimatori, ho notato che per fortuna la morfina viene utilizzata con meno remore rispetto a quanto avveniva anche solo 6-8 anni fa da parte di loro colleghi più anziani. E non parlo solo di patologie in cui la morfa è farmaco da utilizzare per protocollo, come può essere in caso d'infarto, ma anche in quelle situazioni in cui l'obiettivo è solo quello di lenire le sofferenze. Può essere l'esempio di un trauma importante così come della persona malata terminale.
L'impressione che si dia una maggiore considerazione alla sofferenza patita dal malato credo sia confortante.
Purtroppo qualcuno controcorrente c'è ancora, ma i segnali positivi ci sono. Mi pare inoltre che sia stata semplificata la procedura per ottenere farmaci stupefacenti, se non sbaglio adesso sono prescrivibili su semplice ricettario e i passaggi da compiere sono stati snelliti. Se non ho scritto castronerie, anche questo è importante.
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due dolori atroci:
uno a sette anni quando giocando a far il meccanico mettei u n dito tra i raggi della bici, mio cugino parti e mi trancio di netto il dito, io salii in casa con il dito attacato solo per la pelle e mia mamma svenne, corsi giu' da mia zia e mi portarono al pronto soccorso e venni operato e mi riattacarono il dito,tuttìoggi tale dito non funziona cioe' e' stenco.
sempre da piccolo facevo lo scemo sul cassone del rimorchio dove avevano scaricato le palline di fieno, e io con le mani muovevo la sponda, questa si apri e caddi di faccia sul selciato (i denti rimasero sani ma mi dettero non so quanti punti sia interni che esterni)
to be continue
10/11/2008- ciao Alessandro sarei sempre nei miei ricordi.Ciao Tubolare
http://www.temiprimari.it/kelvin/gio...008/x_cris.htm
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