[QUOTE=Fabio68;1060399288]Fabio, tu nel tuo mess iniziale scrivevi che certi stranieri in Italia non si integrano perche fra loro, a casa, con i figli parlano la loro lingua nativa, e ti rasserenavi del fatto che quei sud asiatici parlavano fra loro in italiano....in modo che anche tu potessi capire cosa dicessero fra di loro... Io ti appena fatto notare che qui in uk fra italiani si parla solo in italiano etc etc. Tu allora mi chiedi se con gli inglesi parliamo in inglese.... Beh.... Si... Cosa vuoi che ti dica...
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[QUOTE=kima;1060399298]allora, ricapitolando:
il mio post era diretto a (non ricordo chi) il quale ha scritto che si tratta di emarginazione
ho risposto che anche altre persone vengono dall'estero ma fanno di tutto per integrarsi mettendo l'esempio ed evitando, il più possibile, l'emarginazione
tu mi hai risposto che in 2 anni che stai in Inghilterra mangiate e parlate italiano senza sforzarvi di imparare l'inglese (ho capito bene?)
e hai aggiunto che questo la dice lunga sulla voglia degli italiani a integrarsi con il mondo esterno (extra Italia)
probabilmente non vi interessa nulla perchè non avete connessioni dirette con i locali, non capisco come ma, francamente, questi sono affari vostri
però l'affermazione tua è perentoria di come gli italiani si integrano
a questo punto ti ho scritto che già 54 anni fa persone con poca cultura come mia madre (ha fatto la V elementare appena finita la guerra, non mi vergogno a dirlo) ha tentato con i miei zii di vivere in un altro paese e cercare di stabilire un contatto con gli "alieni"
mi dirai: "perché ?"
risposta: vuoi lavorare? vuoi migliorarti la vita? devi per forza aprirti al mondo esterno e capire che il tuo paese è bello, ma se vai fuori scoprirai che alcune cose sono migliori del tuo "piccolo mondo antico", altre magari no
alcune culture sono aperte e non hanno paura, altre sono restie
qui a Roma (come a Milano, Torino, Napoli ecc) ci sono innumerevoli nazionalità e ti posso portare altri esempi di come ogni popolo approccia l'altro
mi dirai: ma non per tutti è così!
certo, però basta vedere le percentuali e quelle fanno capire molto
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
[QUOTE=Fabio68;1060399304]Ecco, vedi cosa succede quando si generalizza? Io ho detto che "noi italiani" non possiamo insegnare molto a nessuno in quanto a integrazione (e continuo a credere che sia cosi) perche dalla mia esperienza all estero questo sto vedendo. Tu giustamente non ci stai a questa generalizzazione, di cui evidentemente non ti senti di far parte, e mi fai notare che i tuoi parenti si sono fatti un mazzo tanto per integrarsi all estero 50 anni fa riuscendoci alla grande (anch io ho zii in germania). E lo affermi stando a Roma, non a Liverpool. Probabilmente hai anche ragione sul fatto che io (anche se non sono fra quelli che hanno la TV italiana all estero) e la mia cerchia di conoscenti italiani in uk siamo solo una minoranza "che non si applica abbastanza", e il cui comportamento non rappresenta quello della "maggioranza" di tutti gli italiani all estero di ieri di oggi e di domani. E probabilmente questo tuo sentimento potrebbe essere molto simile, giusto per fare un esempio, a quello di un musulmano qualsiasi, che si sente dare del terrorista o del genere umano di serie B perche qualcuno con l intelligenza di un posacenere fra una strage gridando Allah é grande.
Ne avresti pieno diritto, e avresti completamente ragione a pensarla cosi.
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Per tornare più strettamente on topic
En Belgique une terroriste de Daech libérée en raison de la lenteur de la justice
Per la cronaca, la sentenza era questa:
http://mobile.lesoir.be/1181437/arti...our-terrorisme
Vedo sempre più analogie con i processi italiani di mafia. Giusto per ricordare cosa porti il garantismo ad oltranza (ossimoro? Mah ....)
Edit ps: ricordiamo anche questo: Rouen, terrorista scarcerato dopo il "pentimento". "Sono un musulmano misericordioso", la giudice gli crede - Il Fatto Quotidiano
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
[QUOTE=Fabio68;1060398121]Vedi Fabio, mi sto rileggendo questo tuo post iniziale. Adesso col tel non riesco a evidenziare le singole parti, ma quel mio post di risposta al tuo era mirato alle tue frasi: "se a casa parli solo la tua lingua nativa e nulla di quella del paese che ti ospita...", "se con i tuoi figli parli solo la lingua dei tuoi avi..."...
Insomma, tu stesso poi ti sei contraddetto portando l esempio dei tuoi familiari come brillante caso di integrazione dell italiano all estero, dicendo che in svizzera a casa e coi connazionali la lingua parlata restava l italiano.... Peró coi tedeschi e gli spagnoli si parlava tedesco.... (e grazie a...)
Comunque, volendo dare atto alla forte capacita e volonta di integrazione degli italiani all estero, devo anche dare per scontato, sulla linea del tuo post iniziale, quello sulla famiglia del se asiatico, che i nostri concittadini vissuti per anni, ad esempio, nel nord Africa, abbiano imparato un bell arabo fluente, parlato con i propri familiari in arabo fuori della propria casa, ma cosi come anche dentro, stretto rapporti di amicizia con i "locali", osservato le loro usanze....? Oppure devo pensare che vivessero come "emarginati" in quei paesi?
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[QUOTE=kima;1060399323]
innanzi tutto non capisco perchè gli asiatici (cinesi, filippini) oppure i sudamericani parlino con i loro figli in italiano e gli arabi no. Pensa nel palazzo di mia madre c'è una signora inglese che parla in italiano con i propri figli...
la cosa particolare è che nello stesso palazzo c'è un egiziano (grandissima persona, veramente un lavoratore) ma che la moglie l'ha rispedita in Egitto con i 3 figli dopo anni (i figli sono nati tutti e 3 qui a Roma)
la moglie quando ritorna per le vacanze ed esce sul balcone si mette il velo, non parla autonomamemte con estranei, non spiccica in pratica una parola di italiano dice al massimo buongiorno e buonasera, sorride ma se cerchi di integrarla nel discorso rimane muta, eppure so che aveva fatto l'università al Cairo mica la quinta elementare di mia madre
poi ti ho dato più opzioni
non parli a casa italiano come fanno alcuni stranieri? va bene, cerchi di integrarti andando a un corso di italiano (lo fece la mia ex ragazza polacca prima che ci conoscessimo)
e proprio per questo ti ho messo il link di quella notizia
oppure cerchi di lavorare. Mi spieghi perché vedi rumene, ucraine, polacche, filippine, cinesi, etiopiche, capoverdiane, peruviane che lavorano e non vedi un'araba?
cosa hanno che non va? non sono in grado di fare le badanti? di pulire un appartamento? di servire come infermiera in ospedale?
i miei parenti venivano da una cultura contadina di 53 anni fa, mica da una metropoli ma come loro lo capirono pure i toscani, i liguri, i veneti con cui lavoravano assieme a Zurigo
[QUOTE=kima;1060399323]questo è un atteggiamento pericoloso come i colonizzatori bianchi europei dal 1500 al 1900 quando andavano per le colonie
noi bianchi, europei, "civilizzatori" abbiamo distrutto culture millenarie, una tra tutte quella Azteca e Incas
non cercare di capire la cultura del paese dove andiamo perché siamo certi che la nostra è insuperabile
questo è lo stesso errore che stanno facendo quelli che vengono qui e non si sforzano di capire minimamente il mondo che gira intorno a loro
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Io credo che nessuno neghi che esistano 'sti deficienti. Ma la presenza di un simile troglodita cosa significa? Che fa statistica da solo? Quante volte finiscono sul giornale quelli che non picchiano mogli/mariti/figli/figlie perchè vogliono imparare la lingua del Paese ospite?
No perchè se uno posta un articolo di giornale di quello che dà fuoco alla donna per dire che "gli uomini italiani son così" a me un po' di fastidio darebbe...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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