Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
Ovvio che gli orari sono particolari e bisogna lavorare festivi, Natale, Ferragosto, ecc... chi fa la stagione si fa il mazzo in quel periodo ma poi puo' avere diversi mesi di libero...
E comunque se uno ha veramente bisogno di lavorare lo fa, certo poi se si danno 750 euro al mese di reddito di cittadinanza tanti preferiscono stare sul divano....
Per carità come ho detto prima il RdC ci poteva stare nel 2020 e l'anno scorso per l'emergenza pandemia ma ora non ha più senso così com'è strutturato.
Tra l'altro è normale che una parte degli under 30 stiano a "poltrire" o siano beneficiari di questi "sussidi" mentre i genitori debbano (o dovranno di nuovo a breve - e dovranno quelli della mia generazione -) lavorare fino alla soglia dei 70 anni o anche oltre?
dopo i 65 anni nessuno dovrebbe più lavorare (se non per scelta) per ovvi motivi che tutti sappiamo, piuttosto darei questi sussidi per favorire scivoli e prepensionamenti (anche prima dei 65 anni).

beh a Milano per 1200 euro magari non ci vai (ma non esiste solo Milano e non tutte le città sono care come Milano) , se hai 20 o 25 anni e hai l'opportunità di avere un posto a tempo indeterminato a 1200 euro al mese anche se devi farti un'ora di macchina o treno lo dovresti accettare di corsa, certo poi con il tempo se vuoi guadagnare di più o avvicinarti a casa puoi sempre farlo e tentare altre strade ma nel frattempo quel lavoro sicuro e quella entrata fissa ce l'hai....
Per il RdC ho già risposta a verza, non credo che c'entri o almeno non dovrebbe c'entrare se non si agisce nel l'illegalità lavorando in nero in modo da guadagnare di più, ma anche perché 500 euro per un singolo e 750 per un nucleo familiare non dovrebbero proprio essere delle cifre paragonabili a uno stipendio.
E inoltre non risulta proprio che siano i giovani a prenderlo e non quelli più avanti con l'età...


Solo che in Italia siamo tra i primi in Europa per numero di ore lavorate e tra gli ultimi degli Stati considerati del "Primo mondo" in termini di stipendio e potere d'acquisto, nonché unici in Europa a veder diminuiti gli stipendi medi dal 1990 nonostante l'aumento molto netto del costo della vita. Sinceramente non credo che sia così


Inoltre, non credo che tu abbia torto quando dici che qualcosa è cambiato o sta cambiando. I giovani stanno diventando più esigenti, forse si. Ma siamo sicuri che sia un male dato che a me pare che chiedono solo che i propri diritti vengano rispettati invece di lasciar fare e accettare qualsiasi cosa?

Anche il "se hanno bisogno vedi che lavorano" non mi piace, perché così si può finire per giustificare lo sfruttamento.

Spesso ci si dimentica che il mercato del lavoro funziona in base al meccanismo di domanda/offerta, i datori non hanno sempre il coltello dalla parte del manico e se offrono condizioni non eque è anche giusto che non trovino. Perché non nascondiamoci, di attività che offrono condizioni assurde ce ne sono parecchie, magari da te non così tanto (non lo so) ma in altri posti sicuramente. Quando senti parlare di tirocini proposti a neolaureati per 300 euro, 60 ore settimanali pagate 600 e tante altre cose del genere cosa bisogna pensare?

Inoltre il lavoro dal punto di vista del dipendente è sempre legato al guadagno a doppio filo, è ovvio che si guardi molto a questo aspetto, anche se si è giovani o se si va a fare la stagione ecc.
(Inoltre bisognerebbe specificare che la stagione per 3 mesi per poi vivere bene nel resto dell'anno la puoi fare solo ed esclusivamente se vivi con i genitori, non se sei da solo)



Inoltre un cambiamento ci può essere anche nel senso che molti giovani non vogliono lavorare in certi settori privilegiando ciò per cui hanno studiato, ma mi sembra anche normale.



Per quanto riguarda i trasferimenti per i posti pubblici, non ho citato Milano a caso: la polemica è nata proprio su dei casi di rifiuto di posti nelle grandi città del Nord. Se volessero rifiutare a priori nemmeno avrebbero fatto il concorso...