
Originariamente Scritto da
clayco
Io non sono d'accordo:
mi risulta che in Groenlandia ci siano stati ratei di riscaldamento molto più ripidi di quelli attuali, ad es nel disgelo si parla di 7 °C di aumento in 50 anni, cioè 30 volte l'attuale rateo ( lo so non si può fare il confronto), quindi sempre in Groenlandia negli anni 30 in alcune stazioni hanno avuto ratei più ripidi di quelli attuali, e non c'era ancora la crescita della CO2 ( in questo caso il confronto è accettabile anche se le differenze sono minime)
Quindi non è accettabile, secondo me la dicitura "riscaldamento accelerato senza precedenti"
Tornado al principio di precauzione su cui si basa tutta la teoria della mitigazione climatica con la riduzione delle emissioni, la precauzione per i nostri nipoti dovrebbe essere quella di prolungare il più possibile il periodo di caldo, non cercare il freddo, perchè quando la glaciazione arriverà ( nessuno sa quando....ma arriverà) quella si che sarà una catastrofe con estinzioni di massa, anche dell'umanità e milioni di profughi, perchè la storia della terra ci dice che i periodi caldi anche molto ma molto più caldi di quelli attuali, sono quelli più richhi di vita, quelli freddi sono invece i periodi con la vita ridotta al minimo.
Prima di una glaciazione potrebbe arrivare la piccola glaciazione ( nessuno sa quando e nemmeno se)
Poi e rispondo anche a Marco, nel periodo caldo dell'eimian (geologicamente qualche anno fa) l'acqua nel mediterraneo era più alta di ora di 6 mt. (per cause naturali) quindi se continuerà il caldo, certamente ci si dovrà adattare, ad es spostarsi a quote più alte, ma avverrà il tempi lunghi, visto l'attuale rateo di crescita del mare: secoli e secoli.
E' la pretesa di rallentare il
gw abbassando le emissioni che secondo me non ha basi scientifiche
perchè ancora non è stato dimostrato da nulla che la variazione di CO2 comporti una variazione delle temperature
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