Ciao Andrea,
Nel frattempo la parte del nord ovest resterà sotto influsso fortemente favonico almeno fino a Lunedì.
Sperimo che si avveri la tua previsione e che a seguire si formi un blocco di alta sulla parte orientale del continente Europeo e che entri una saccatura atlantica che bloccandosi sul mediterraneo ci copra di neve
Ciao Andrea,
Noto che i modelli anche nel medio sono abbastanza discordanti con variazioni tra i vari run anche estreme.
Tu cosa pensi in merito perchè fanno fatica ad inquadrare bene la situazione ?
Non capisco se possa esserci una ulteriore sorpresa o se invece come d'incanto si ritornerà a breve a condizioni nella media stagionale.
Ciao
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Come evidenziato nelle analisi dei vari longers, dopo una repentina crescita della wave 2 in combinazione alla 1 si assisterà ad un suo calo altrettanto repentino.
Con quali le modifiche da fare rispetto all'analisi iniziale ?
La spinta calda in Pacifico viene quasi interamente inglobata dal flusso zonale.
Questo allunga e fa ruotare in senso antiorario il ramo canadese che si porta con asse disposto maggiormente sui paralleli.
L'asse si trova a passare sulle anomale SST del nord ovest Atlantico.
Come reazione una forte pulsazione calda si dirige verso l'est della Groenlandia con una qualche aspettativa di andare oltre ma a questo punto la spinta del getto sul nordamerica arriva a compimento svuotando l'area canadese.
I massimi di vorticità si ricollocano in zona polare e la wave 2 subisce il tracollo.
La wave 1 invece cresce ancora e dunque vi è un travaso dei minimi di gpt attraverso l'artico europeo e il nord della Scandinavia verso sud-est.
Questo agisce spalmando sui paralleli il suo partner anticiclonico europeo.
L'ulteriore crescita della 1 fino quasi ai suoi massimi (del 10 gennaio) fa pensare ad un dislocamento piuttosto decentrato in Siberia del ramo del VP.
A questo punto si compie la rottura del ponte con l'alta russa (che si ritira sulla Siberia orientale).
Quindi in conclusione, riducendosi la latenza nell'ingerenza del nucleo di massima vorticità positiva sull’artico europeo, questa (prima) fase di isolamento di circolazione secondaria potrebbe essere più breve del previsto.
Questo produce una maggiore latenza nell’ingerenza del nucleo di massima vorticità positiva sull’artico europeo. Si predispone una zona di relativa calma sul tratto euro-atlantico e russo-ovest siberiano. Beninteso, una minima divergenza del getto in artico europeo permetterà ancora, in terza decade, affondi artico-scandinavi volti ad approfondire una area di basse pressioni sul sud Europa (che altrimenti si sarebbero approfonditi in loco sotto Scand-).
Andrea
insomma per ora nessuna ondata di gelo in vista per l'italia..sempre sul filo..aaaaah quanto patire per vedere 10 cm di neve
per cui a breve nuova zonalità?! con il ritorno a condizioni non dissimili da quanto visto negli ultimi giorni, potrebbero essere possibili sull'Italia?!
Mah... con una retrogressione in ballo per fine mese spero che almeno al 3 ci si arrivi...
Andrea
Si Andrea,
è il rischio desplacement di cui parlava Alex nell'3d sulla stratosfera:
Thread "stratosferico" inverno 2010-2011...analisi e previsione della stratosfera
e se ti ricordi parlammo assieme del rischio cui potevamo essere soggetti nel caso in cui il forte flusso convettivo del Pacifico tropicale fosse finito all'interno della circolazione medio alta zonale ivi presente (PNA+).
Tuttavia, consci oggi come allora di tale rischio in prospettiva rimango ancorato ad un idea evolutiva ancorata grossomodo alle 144 h:
ecmwf100f144.gif
e resto ancorato ad un'idea in base alla quale non vedo semplice la risoluzione della cella altopressoria che presidia gran parte dell'Atlantico e con i massimi dislocati in prossimità delle coste occidentali dell'U.K.
Le stesse spinte troposferiche in prospettiva mi sembrano perdere tono su entrambe i fronti :
tropwaves.gif
E se anche per ipotesi questo potesse essere quel tanto che basta a provocare un'esplosione in alta strato con importante disturbo del vps a tale quota (come ipotizzano le strato ECMWF 1 hpa a 240 h)....causa convergenza al polo dell'E-P flux la stessa previsione circa la vorticità potenziale del vpt mi mettono dei dubbi in merito allo svuotamento:
ecmwfpv400f240.gif
ecmwfpv1000f240.gif
Sto sempre riflettendo circa la reazione delle ssta Atlantiche e della loro capacità convettivae in un certo senso contenitiva in sede canadese/groenlancese di parte di quella piccola parte di vorticità necessaria ad esaltare proprio tale convezione (effetto-causa-effetto).
Ammesso pertanto che la reazione tropo/strato/tropo possa portare un dislocamento dell'asse (più che una sua rotazione- secondo me )verso l'area Atlantico - europea (più che euroasiatica quindi) siamo sicuri che il parziale desplacement non rappresenti il momento di una ripartenza decisa della wave 2?![]()
Matteo
a beh sino ad inizio febbraio, fors'anche sino al 5 febbraio, ci credevo e speravo, anch'io, magari anche con qualche complicazione più prolifica per il settore occidentale, Alto-Medio Tirreno e Nord Ovest su tutti, ma quella sarebbe una speranza orticellistica, ma ritieni comunque 4ecast che per il prosieguo non ci siano più molte speranze, riguardo al dopo prima settimana di febbraio, oppure potrebbe esserci un "disaccoppiamento" tra bassa stratosfera e troposfera, con possibilmente una maggiore tenuta di quello che mi sembrerebbe di poter dire, potessero essere ad oggi e per febbraio, anche... ed almeno inizialmente, degli interessanti movimenti troposferici, magari con un AO/NAO non troppo positivi, al più neutro-positivi, specialmente per il dopo 3-5 febbraio?!
Cmq nel lungo le GFS06 fanno vedere movimenti emisferici interessanti. Un Canadese in grande forma che spinge promontori caldi sull'artico e noccioli freddi retrogradi di matrice continentale....
Ciò che mi chiedete è insito nel discorso che facevo quando ho parlato di termine di questa "prima" fase di isolamento. Le prospettive infatti rimangono intatte ma secondo me c'è proprio un termine della prima fase.
L'incremento di E-P flux porterà un nuovo disturbo che con lag si ripercuote sulla nuova ripartenza della 2 ma stavolta associata a tracollo della 1.
Si andrebbe verso un "VP bilaterale" (un maggior bilanciamento dei lobi) ma guardate un'pò l'asse... quindi perchè non mettere in conto un "secondo tempo" alla fine del compimento della ridislocazione dei rami principali ?
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Andrea
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