Apro questa discussione con un resoconto sulla straordinaria impresa compiuta dal 2023, e quest'oggi giunta definitivamente alla fine, quanto meno del primo capitolo.



Con la massima di oggi all'aeroporto (26,3°) si interrompe definitivamente la storica sequenza di massime sotto i 24° che andava avanti da fine Ottobre, e che ha reso il 2023 l'anno con la più tardiva prima max annuale sopra i 24° dal 1951. Per la prima volta nella storia delle rilevazioni (almeno dal 1951) la prima max sopra i 24° a Brindisi Casale è stabilita non in primavera, ma in estate meteorologica.
Quanto avvenuto è davvero degno di un racconto epico, e ne ho già descritto ampiamente le difficoltà e le prove che ha dovuto affrontare, all'interno di un contesto climatico globale profondamente mutato rispetto già soltanto a 20 anni fa. Il 2023 riesce ciononostante a riscrivere il record, e lo fa ritardandolo di una settimana rispetto al precedente!

Una settimana in avanti (+6 gg, dal 29/5 al 4/6), con un limite stagionale mezzo grado più basso (23,7° contro 24,2°) e in piena epoca GW: era impensabile che ciò potesse accadere nello stesso anno che era esordito riscrivendo di due settimane il primato per la prima minima sotto i 5.4° dalla fine dell'estate, lo stesso anno che era esordito rinnovando di quasi due settimane il primato per la più tardiva prima max sotto i 13° dalla fine dell'estate, lo stesso anno che era esordito rinnovando addirittura di circa 20 gg il primato per la più tardiva prima giornata con media giornaliera grezza sotto i 10° dalla fine dell'estate.
Era, semplicemente, impensabile appunto, ma non impossibile. Non bisogna mai dimenticarsene: improbabile (e dunque impensabile) non significa impossibile.


Ancora una volta, dietro a questo straordinario dato (il ritardo del nuovo primato di quasi una settimana) c'è un tempismo ed una dinamica meteorologica talmente perfetti da far pensare all'esistenza di un finalismo: dal 30/5 a ieri, infatti, si è instaurato un regime di brezza, di quelli classici per la stagione, con isoterme in quota in leggero sottomedia per il periodo. Sembra una banalità, sembra quasi ovvio che si verificasse, ma non lo è affatto: se infatti fosse proseguito il regime di venti settentrionali notte e giorno che si era avuto dal 25 al 29 allora è altamente probabile che la massima avrebbe superato i 24° già nei giorni scorsi; al tempo stesso aver avuto questo regime di brezza proprio a partire dal giorno dopo la data in cui è stato ufficializzato il nuovo record è stato fondamentale per porre le basi di questo ritocco di diversi (e non solo un paio) di giorni. Infine, altro elemento necessario, la brezza di mare è sempre provenuta, fino a ieri 3/6, dai quadranti settentrionali.
Una brezza di mare è un vento locale, che si innesca sotto costa per il gradiente termico (e di conseguenza pressorio) che si viene a generare tra la superficie marina e quella terrestre. In quanto vento locale, estrae l'aria direttamente dall'acqua sotto la costa, non da quella al largo. L'Adriatico pugliese era quest'anno più freddo rispetto a quello balcanico, e non di poco, tanto che ancora adesso vige una differenza di quasi 2° tra le SST del mare prossimo alla costa della Puglia e l'acqua più calda che invece occupa il bacino centrale e balcanico dell'Adriatico meridionale.
Un vento sinottico da nord proviene dal mare profondo, dove l'acqua è più calda: se avesse continuato a spirare un vento da nord sinottico, come prima del 29, è dunque probabile che le massime sarebbero state più alte di quanto accaduto. A testimonianza di ciò, basta notare come le massime sotto vento sinottico da nordtra 25 e 29 sono state all'incirca identiche a quelle registrate in questi primi giorni di Giugno: peccato, però, che nel frattempo l'Adriatico si sia scaldato di almeno 1°!



Era dal 24/10 che la temperatura non superava i 24° all'aeroporto, e curiosamente proprio quel giorno si superarono sia i 25° sia i 26°, con una massima di 26.5°, appena due decimi sopra quella odierna: anche questo lascia l'impressione di un ciclo perfetto che si chiude!
Si tratta di ben 222 gg senza superare i 24° (per la precisione senza superare i 23,7°), e ciò vale il terzo posto per il più lungo intervallo di tempo senza massime sopra i 23,7° dal 1951, andando così a pareggiare il 1979-80. Si manca il record di soli 6 gg (stabilito nel 1959-60), e il secondo posto di solo 1 gg (nel 1962-63)! Tuttavia, in nessuna delle due annate sopra si era giunti fino a Giugno, quindi il dato del 2023 è in questo senso da record perchè la sequenza in esame è stata stabilita con uno scostamento in avanti di oltre una settimana (ovvero, non da inizio/metà Ottobre a metà Maggio, ma da fine Ottobre - di fatto alle porte di Novembre! - ai primi di Giugno!).



Oggi si sono messe fine, inoltre, anche alle sequenze di massime consecutive sotto i 25° e sotto i 26°, sequenze che andavano avanti anch'esse dal 26/10. La stagione 2022-23, dunque, condivide nella stessa lunghezza temporale (222 gg) anche le sequenze di max sotto i 25° e i 26°. Queste, ovviamente, non sono affatto significative.
Tuttavia, se consideriamo che oggi 4 Giugno è stata anche la prima max dell'anno sopra quelle soglie, il discorso cambia:
  • il 2023 stabilisce il terzo posto dal 1951 per la più tardiva prima max sopra i 25°; manca di 2 gg e 3 gg rispettivamente il secondo e il terzo posto del 1963 e del 1978, proprio le due stagioni che il 2023 ha battuto di una settimana per quanto riguarda la prima max sopra i 24°!
  • il 2023 diviene inoltre il quinto anno dal 1951 per la più tardiva prima max sopra i 26°; oltre a 1978 e 1963 si aggiungono davanti a questa classifica il 1991 e il 2004 (che peraltro è il detentore del record, con la prima max di 26° che quell'anno si ebbe l'11/6!)



Quella di oggi è stata anche la giornata più calda dell'anno, con una media giornaliera di 21,8° (estremi 17,3/26,3°). Fino a ieri lo era stata il 27/5 (media grezza 21,1° ed estremi 18,7/23,5).
Tuttavia, per quanto tardivamente si sia superata una tale media giornaliera, la serie storica rivela anche più di 5 annate del passato che fecero di meglio; addirittura nel 1980 si giunse al 15/6 per poter vedere superata la media grezza di 21,1° la prima volta quell'anno!






Domani e dopodomani si giocherà anche quello che probabilmente potrebbe diventare il record per la più tardiva prima max di 27° dal 1951. Le probabilità di riuscire a superare indenni i prossimi due giorni sono, personalmente, piuttosto basse. Sono ancora in gioco anche i record per le più tardive prime max annuali sopra i 28/29/30°, ma i tempi si dilatano: per battere i record dei 28/29° bisogna infatti aspettare ancora 19 giorni (il 23/6)!

Comunque andranno le cose, giudico il record che è stato stabilito il più significativo tra tutti, perchè era quello più complesso da fare, avendo come temperatura di riferimento un valore decisamente basso ormai giunti in questo periodo dell'anno: tanto per far capire, 23.7° è una massima appena sopra (+0,9°) alla media max di Maggio 81/20, figurarsi dunque cosa è significato restarvi sotto negli ultimi 10 giorni in termini di sottomedia!


Aver vissuto quest'esperienza è stato emozionante, e a renderla incredibile non è solo il contesto in cui si è realizzata, l'epoca in cui è avvenuta, ma anche il confronto con tutto ciò che erano stati i precedenti 12 mesi. Un dato su tutti: mentre oggi, 4 Giugno, la massima ha (finalmente) superato i 24°, l'anno scorso il 6 Giugno la minima non scese sotto i 24,1° che rappresentarono il nuovo record della prima decade di Giugno e la più precoce minima sopra i 21 (!) dal 1951. Appena un anno dopo la situazione è letteralmente agli antipodi. Nemmeno nei miei più sfrenati sogni di appassionato avrei mai potuto concepire un periodo simile!