~~~ Always looking at the sky~~~
E' legittimo criticare chiunque, però credo che si pecchi un po' di presunzione quando lo facciamo con qualcuno che certamente ne sa più di noi, (poi può essere che tu non ti riconosca in tale categoria, io si)
Credo che potremmo scrivere pagine e pagine di discussioni (molte sono già state scritte) senza arrivare a poter rispondere alla domanda di Giorgio: "quanto esattamente incide l'uomo sul gw?"
Quello che però è costruttivo fare, è partire da ciò che sappiamo e non dalla sua negazione: Mercalli fa la prima cosa, tu mi pare stia facendo la seconda.....
Ma il vero punto è quello delle "scelte assurde": efficienza energetica, risparmio energetico, sviluppo delle risorse rinnovabili, modelli di sviluppo più sostenibili.... sono queste davvero le terribili imposizioni contro le quali il mondo dovrebbere combattere? Perchè?
Ultima modifica di Marco P.; 04/12/2008 alle 22:46
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Certo le variazioni solari sono minime, ma secondo alcuni innescano feedback molto importanti. Conoscerai le teorie controverse sui raggi cosmici, adesso ce ne sono altre sulla variazione della circolazione atmosferica, sulle nuvole sull'ozono, l'azione degli uv ecc ecc
ne ahnno parlato in un doc qua
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=93248
ho cercato riferimenti ma ho trovato poco , magari apriamo una nuova discussione su questo
Steph :Glielo spieghi tu a Mercalli? O, che so: a Häberli?
O all'Ozzy.....oops, volevo dire Ötzi, non Osborne
O a questi qua ?
O a questi ? (pdf)
C: Ma io non ho mai messo in dubbio che il ritiro dei ghiacciai sia arrivato fino al limite dell massimo olocenico ma ho detto che questo non dipende solo dalla T ma anche :
- dalla fuliggine dello smog che depositandosi sulla neve facilita lo scioglimento.
- dalla diminuzione delle perturbazioni, sia a causa della deforestazione, sia per il continuo prelievo di acqua, urbano e industriale, che abbassando la falda determina una minore evaporazione dalla superficie.
-
In effetti Mercalli parla anche di proiezioni future ma dice testuale “attorno al 7000 c’è un periodo di clima più mite che si stima pari all’attuale.”
E non si riferisce all’arco alpino ma al globo. A me non risulta!
Su Diamond è proprio quello che scrive!
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Ma non è che io ti contesti il termine solamente per farlo. È che proprio l'atmosfera non funziona così come tu fai intendere. E anche l'esempio dello specchio dimostra che non capisci bene questo principio.
Insomma: persino se si "spegnesse" il sole (come effettivamente succede ogni notte), l'atmosfera continua ad emettere radiazione.
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Scusate se faccio una osservazione, ma leggendo una parte del testo riportato mi vengono dei dubbi...
"MERCALLI. Non e` dimostrato che e` la CO2 che scalda: e` dimostrato
che l’aumento di CO2 recente deriva dal carbonio fossile. Il passaggio da
300 a 385 parti per milione e` stato verificato per non cadere nel trabocchetto di una liberazione di CO2 per cause naturali. La CO2 poteva essere
salita, indipendentemente dal fatto che bruciassimo petrolio, per altri motivi.
Si e` dimostrato che invece il suo aumento deriva dalla combustione
del petrolio, perche´ il carbonio antico di sessanta – settanta milioni di anni
fa, contenuto nel petrolio e nel carbone, e` stato ritrovato in atmosfera negli
anni recenti come diverso rapporto 12C/13C. Questo non dimostra il
legame della CO2 con il riscaldamento; dimostra solo che la CO2 in piu`
l’abbiamo emessa noi."
Ottima strategia analizzare il rapporto isotopico del carbonio, ma dove è la certezza che SOLO i combustibili fossili possono produrre CO2 diciamo "antica"? Il problema più ampio è dimostrare NON che ci sia stato fino a pochi anni fa un riscaldamento (anche se c'è la nota querelle sulle stazioni meteorologiche in area urbana che si è espansa ovviamente negli ultimi 200 anni con aumento dell'effetto isola di calore) , ma che questo sia causato dell'aumento di anidride carbonica (a sua volta da dimostrare per causa Nostra) e non viceversa: è noto che l'aumento di temperatura causa a sua volta una maggiore emissione di CO2 in atmosfera.
Ora, la più grande, immensa, riserva è di natura geologica, ovvero rocce carbonatiche, in parte di origine biologica anche esse, in parte nate per reazione della CO2 con i silicati, secondo un processo reversibile, e DIPENDENTE dalla temperatura, ed inoltre c'è quella immagazzinata ad esempio nel permafrost, che viene liberata come EFFETTO dell'aumento di temperatura. Le eruzioni vulcaniche liberano CO2 "antica", e non so e non mi risulta che siano aumentate negli ultimi 200 anni, ma una maggiore emissione dalle rocce carbonatiche può avere avuto luogo comunque per vari motivi: forse dico sciocchezze, non ho i dati quantitativi, ma le piogge acide ovviamente liberano CO2 dalle rocce, per semplice reazione chimica, l'industria della calce e cemento libera CO2 dalla lavorazione del calcare, l'aumento di temperatura stesso, anche se di origine naturale, libera CO2 dalle rocce per reazioni chimiche lente. Poi è ovvio che avendo noi consumato combustibili fossili abbiamo liberato CO2 antica, ma questo cosa prova? Che una parte della CO2 esistente ora è di origine antica, ma forse l'altra parte, la maggiore, è stata liberata A CAUSA dell'aumento di temperatura, e quindi non è quella emessa per causa nostra quella determinante ai fini dell'Effetto Serra.
Non so se ha un senso tutto ciò, ma mi pare che a volte si dia tutto per scontato, come verità assoluta, senza che qualcuno rifletta sulle "sentenze".
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