Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio
A me l'ortopedico della mutua (ex primario in ospedale) ha fatto mettere pomatine di feldene per anni col menisco rotto. Il bello è che gli avevo raccontato com'era stato l'incidente, gli avevo raccontato i cric-croc che sentivo nel ginocchio, gli avevo fatto sentire che quando flettevo al limite il ginocchio spuntava una specie di protuberanza fra i capi articolari. 'Sto disgraziato! Mi sono rotto nel 1984 e nel 1988 ancora mi prescriveva pomatine e ionoforesi il cranioleso.
Poi visita privata a pagamento, una specie di radiografia 3d con liquido di contrasto fatta in trasferta (ma l'ortopedico mi aveva già anticipato che i segni del menisco c'erano tutti e che era solo questione di capire se fossero integri i crociati) e via, operazione macellaia con squarcio accanto alla rotula!
Convalescenza bestiale, gonfiore e bruciore, sparizione dei muscoli a livello della coscia, venti giorni di stampelle e bustine di aulin, ripresa stentata, ginocchio sempre debole.

Fino a quando nel 1993 crack!!!, si ri-rompe il menisco! Per mia fortuna ero in visita da parenti a Bolzano, che mi hanno portato a Bressanone dicendo che c'era un'ottima ortopedia, dove mi hanno sistemato la lesione in atto in artroscopia senza tutte le basse macellerie dell'intervento precedente (uscito in due giorni sulle mie gambe, tornato OK in un mesetto scarso) confidandomi che avevano aggiustato "anke qualke picciolo erore ti oprazione precetente".

beh, negli anni '80 per il menisco ti aprivano con una scatola di sardine... e per i legamenti, dopo un taglio chilometrico, ti lasciavano la gamba immobile per 15/20 giorni... ed un buon 50% delle persone aveva grossi problemi a riprendere una mobilita' normale della gamba.
ora, per fortuna, le cose sono leggermente migliorate.