Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
No, nessuno lo costringe...però gli dicono che è viziato, che non ha voglia di lavorare, che si deve fare la gavetta, che "ai miei tempi invece"... etc. etc.
A un certo punto della discussione, si era arrivati qui, e il cerchio si chiude.
Se uno rifiuta un lavoro a causa degli orari, ha ragione o ha torto?
Questa è la questione.
Non ha nè ragione nè torto, dipende dalle necessità.

Se hai bisogno di lavorare accetti quello che trovi, ossia lavorare magari nei weekend o nei festivi.
Se non hai bisogno (o hai non così bisogno) puoi, fortunatamente, scegliere il lavoro e l'orario che preferisci, e, soprattutto, puoi scegliere il lavoro che ti piace (e non per forza andare a fare il lavapiatti, con il massimo rispetto per questo lavoro).

Il punto è che le famiglie italiane sono benestanti, tali da poter "permettere" che i figli stiano a casa anche a 25-30 mantenuti dalla famiglia. E non è per forza una cosa negativa, attenzione: significa che molti giovani possono più facilmente inseguire i propri sogni e scegliere il lavoro che preferiscono. E contemporaneamente, però, si genera una quota di NEET molto molto alta: se non ricordo male tra i 16 e i 30 anni si parla di una percentuale vicina al 25%, che è un'enormità.