Ok la Tav non l'ha volut al'IPCC ma ho sentito più di un ministro giustificare l'opera in tv dicendo che il treno emette meno emissioni.
Su confronti ho scritto:
Torniamo alla critica dell’ articolo di J.Rifkin
“Si consideri infatti che un ettaro coltivato a cereali produce il quintuplo delle proteine di un ettaro utilizzato per la produzione di carne. I legumi producono dieci volte quelle proteine, e i vegetali a foglia 15 volte le proteine per ettaro di terreni di pari dimensioni destinato alla produzione di carne.”
La soya ha il 44% di proteine, i fagioli il 33%, quindi oltre ad avere un valore biologico di molto inferiore alla proteina animale, bisogna assumerne di più rispetto alla carne che ha il 65% -75% di proteine, per garantire il fabbisogno.
Le produzioni ettaro di leguminose sono di tre quattro volte inferiori a quelle del mays.
E’ un errore clamoroso considerare la carne come unico prodotto zootecnico, alla macellazione non si butta nulla, quindi un ettaro di terreno destinato alla zootecnia produce oltre alla carne, pelli, o lana, prodotti per l’alimentazione umana come gli ingredienti dei wurstel e delle mortadelle cioè cotiche, trippe, e lardo, poi frattaglie, strutto, sego e infine gli scarti di macellazione per i dadi e per il cibo di cani e gatti.
Inoltre ci sono i liquami, qualcuno li valorizza come fonte energetica, ma poi tutti li utilizzano, anche i digestati, per la fertilizzazione, invece l’asportazione di azoto, fosforo e potassio nell’ettaro di terreno destinato all’alimentazione umana, va ripristinata con la fertilizzazione minerale che ha un costo sia economico sia energetico.
“Per produrre mezzo chilo di carne cresciuta negli Stati Uniti a base di mangimi, l'industria del bestiame utilizza l'equivalente di quattro litri di benzina. Per sostenere le esigenze annuali in termini di consumo di carne di una famiglia media di quattro persone - più o meno 118 chili - sono necessari oltre mille litri di combustibile fossile. Allorché si brucia questa quantità di carburante, si rilasciano nell'atmosfera altre 2,5 tonnellate di anidride carbonica, quasi quanto un'automobile di media cilindrata rilascia in sei mesi di utilizzo normale.”
I bovini non possono essere alimentati solo a mangimi devono comunque avere un foraggio nella dieta, con una fibra lunga almeno 5 cm altrimenti non ruminano.
Come l’affermazione sulle emissioni anche questa è scorretta e fuorviante, perché il confronto dei consumi energetici va fatto tra una dieta vegetariana e una con carne. Perché produrre formaggi, latticini, latte, uova e derivati, ha un costo energetico di poco inferiore a quello della carne, e anche produrre i proteici alternativi come: seitan (dal grano), tofu (dalla soya), fagioli, piselli, e legumi vari, richiede un elevato costo energetico di produzione e confezionamento, in lattine bollite o in surgelati.
La soya e i legumi hanno una resa produttiva tre quattro volte inferiore rispetto al mays, quindi ci vorrebbero il triplo dei campi per produrne la stessa quantità, e poi meno della metà della soya diventa tofu, quindi siamo già a sei volte i campi a mays, inoltre la soya ha una proteina di scarso valore biologico e ce ne vuole circa il 20% in più rispetto alla carne, e siamo a sette volte. Quindi il rapporto dei campi tra la dieta vegetariana e quella con carne è più o meno lo stesso, diverso è il caso di una dieta vegan ...ma non di molto.
Tutti i prodotti vegetali hanno ovviamente costi di produzione agricola, di lavorazione, confezionamento e di trasporto che vanno sommati al resto.
La differenza di costo energetico tra una dieta vegetariana e una a base di carne, se bilanciate, è minima."
Aggiungo un po di discussione sfribrante che ho fatto con i vegani:
Ricordo che l'acqua in zootecnia e in agricoltura non è sprecata come per il prelievo urbano, perchè
-nel primo caso l'acqua non è potabile e torna sempre alla terra e alla falda, dall'irrigazione, dai liquami o dalle precipitazioni dopo l'evaporazione,
-nel secondo l'acqua è potabile e convoglia velocemente al mare impoverendo la falda.(Anche in questo caso gli ambientalisti sbagliano a fare i confronti)
- il resto dell'acqua finisce nei cibi sia vegetali sia animali, non si può considerare uno spreco perchè fa parte della nutrizione.
Volevo aggiungere che anche la produzione di ortaggi e di frutta all'ettaro è molto più bassa rispetto al mays o al silomays.
Quindi le differenze di costi energetici e di superficie coltiva procapite tra la dieta vegetariana e quella con carne (nel caso sia una dieta bilanciata) è nulla. Diverso è il caso della dieta vegan, ma anche in questo caso la resa del tofu è meno del 50% ci vogliono 100 kg di soya per fare meno di 50 kg di tofu ( in ss) e nel caso del seitan addirittura la resa è inferiore al 15% ci vogliono 100 kg di grano per fare 15 kg di seitan ( sempre in ss) . E' innegabile che le differenze nel caso di dieta vegan ci siano ma non sono così marcate come qualcuno vuol far credere.
voglio ricordare che la zootecnia industriale è l'unico sistema per rendere accessibili a molti le proteine animali ( anche ai vegetariani) altrimenti a pannaggio dei soli ricchi ( odegli allevatori) come prima del 1960.
il problema delle derrate va risolto con la meccanizzazione dell'agricoltura che in 2 /3 del mondo è ancora primordiale, questo moltiplicherebbe la produzione. Resta il problema della crescita demografica.
Vietare la carne non risolve nulla : nessuna mitigazione sul riscaldamento globale, e nessun aumento di derrate a disposizione.
Vietare totalmente la zootecnia anche anche la produzione di latte e uova, forse aumenta la disponibilità di derrate alimentari...ma non di molto: visto che tu lo affermi, sai dirmi di quanto?
Da un ettaro di silomays si producono 150-300 ql di ss, da un ettaro a soya o a pisello a fagiolo o quant'altro si arriva al max a 30qli.
Posto che una bella insalata di silomays non è proponibile alle persone normali, dove sarebbe il vantaggio della dieta vegan in termini di minor fabbisogno di superficie coltiva / procapite?
Ripeto è un errore considerare solo la carne nella produzione zootecnica dell'animale si mangia tutto, tranne il cuoio, e sono tutte proteine animali! quindi la resa in mangime è del 28% -30% nei suini cioè per fare un suino da 100 kg servono 320-350 kg di mangime (non 3500 chiaro)http://italy.hypor.com/dbdocs//43d105410e288.pdf
adesso ti cerco le produzioni ettaro
Ultima modifica di clayco; 20/08/2008 alle 22:23
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