
Originariamente Scritto da
Jadan
La butto sul grafico per cercare di spiegarmi:
Noi abbiamo due andamenti delle T. Quello blu è quello naturale, con gli uomini all'età della pietra. Quello rosso è quello che si instaura dopo l'intervento dell'uomo. Se la T crescesse come una retta potremmo pensare alla CO2 come ad un incremento dell'intercetta. In una funzione ciclica dobbiamo pensare, come è in questo caso, ad un effetto incrementale.
In ogni caso, l'intervento della CO2 fa sì che la T A1 sia maggiore di quella A che si avrebbe in assenza di GHG. L'effetto dei GHG è quindi dato dalla distanza che separa A da A1. E qui nasce il problema: come faccio a conoscere A, visto che ci muoviamo lungo la linea rossa? Risposta: non la conosciamo e non la possiamo conoscere. L'unica sarebbe far partire due mondi uguali, in uno mettere la CO2 e nell'altro no e alla fine fare i conti. Dato che non si può, ecco che bisogna andare di stime e ipotesi.
Altra osservazione. Il fatto che la linea rossa sia maggiore del corrispondente punto sulla blu, NON VUOL DIRE AFFATTO che tutti i punti della rossa siano maggiori della blu. Tant'è che noi vediamo come il (teorico) valore A sia maggiore del B1. E se noi proseguissimo vero il minimo successivo ad A vedremmo la T rossa calare, rispetto ad A.
Ergo: che la T possa calare e fluttuare, anche in presenza di CO2 è del tutto ovvio (la rossa va giù e poi su). Che noi domani possiamo avere T minori di ieri è ovvio. Che il 1998 possa essere stato un massimo locale (diciamo un punto A1) e che da allora la T si sia mantenuta più bassa, è del tutto logico. Che noi possiamo avere avuto, pur in presenza di CO2, periodi di T più contenuta, è normale. Niente di tutto ciò inficia l'idea dell'
AGW.
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