I modelli si sono molto evoluti negli ultimi anni le critiche ad essi non sempre.
Inserendo nei modelli le equazioni che descrivono i vari aspetti dell'effetto serra si ottengono risultati congruenti con quanto si osserva e si misura; alcune critiche sono motivate altre no.
Consiglio la lettura di questo articolo di C. Cacciamani:
Climalteranti I modelli del clima e la gestione dell?incertezza
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
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Infatti così conclude il Guidi:
"""Se le informazioni già buone per alcuni, ancora scarse per altri, fossero impiegate per questo genere di decisioni ed interventi, non ci sarebbe nulla da obbiettare. E’ il loro impiego per progetti secolari (tra l’altro non verificabili) a non essere accettabile, a non rispettare alcun principio di prudenza o precauzione. E’ pur vero che solo così, con la politica dell’annuncio o delle grandi imprese atte a fronteggiare presunti (in quanto non verificabili) grandi rischi che può continuare a funzionare l’enorme movimento di potere, risorse e danaro generatosi attorno al problema.
Qualche tempo fa lessi un articolo che riportava un intervista al Prof. Giorgi nella quale si prospettava per i futuri report IPCC, l’assenza di scenari di lungo periodo (riducendo il range ad una, massimo due decadi) e la regionalizzazione delle informazioni. Ora, se questi sono gli intendimenti futuri dell’organizzazione sovranazionale cui molta parte del mondo politico fa riferimento, vuol dire che si riconosce la debolezza dello strumento di prognosi nel lunghissimo periodo, per cui che senso ha continuare a ragionare in termini di metà o addirittura fine secolo?"""
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
I modelli climatici sono impiegati anche per la ricostruzione del clima passato, mi pareva evidente che mi riferissi a questo; anche nell'ultimo rapp. IPCC c'è un interessante confronto tra ricostruzione dei modelli e temperature medie osservate.
I commenti di Guidi si assomigliano un po' tutti, interessanti comunque anche gli altri.
Da chi lancia pesanti giudizi sull'utilità e sulla serietà dei modelli climatici mi aspetterei comunque qualche seria proposta alternativa che invece non arriva mai.![]()
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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Ovvero, per esempio, l'osservazione di chi dice che esistono motivi contingenti per operare oggi invece che suscitare clamore con una previsione a 100 anni non lo trovi sufficiente?
Lavorare sul territorio per ridurre i rischi idrogeologici, per esempio (citato), ti sembra un'osservazione da poco visto che la conta dei danni (quando non dei morti) la facciamo ogni anno?
Ragionare in termini di un'urbanizzazione meno selvaggia?
Intervenire sull'efficienza energetica sia degli edifici residenziali che industriali per ridurre i consumi energetici?
Lavorare come Dio comanda sui mezzi di locomozione per ridurre i consumi, quindi costi ed emissioni (qui anche inquinanti)?
La domanda vera è: ma per agire in tal senso, ovvero intervenire sui danni fatti in passato i cui effetti si vedono già oggi c'è bisogno di una previsione di catastrofi tra 100 anni?
Ma se non bastano i dati reali, verificabili, odierni, qualcuno mi vuol spiegare come può una previsione a 100 anni quando sarà morto chi l'ha emessa, morti noi e morti i nostri figli a ottenere questo risultato?
Poi avrei anche qualche altra domanda, decisamente più provocatoria, ma oggi suono buono e la lascio nella tastiera.
O forse no ...![]()
Per esempio una potrebbe essere "ma tutti quelli che si lamentano del nostro modus vivendi, sprecone e irrispettoso dell'ambiente, cosa fanno personalmente per limitare questo stato di cose" o detta più brevemente "quanti soldi si scuciono di tasca per vivere in modo più ecocompatibile indi, allo stato dell'arte, più costoso"?
Non posso che quotare. Si aspetta sempre il giorno dopo la catastrofe per decidere di cambiare e nemmeno le previsioni nefaste a 50-100 anni dei modelli, perfetti o sballati che siano, servono a convincere le menti di molti i quali invece di rimboccarsi le maniche non fanno altro che fare le pulci ai modelli previsionali.
Ma c'è bisogno di essi per capire che bisogna cambiare il ns modus vivendi in ogni caso?
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Quello che ho grassettato del tuo intervento è una parte di ciò che si vuole ottenere , non un'alternativa ai modelli!
Allora di cosa stiamo a discutere se diciamo le stesse cose?
Riguardo al resto, è evidente che non dovrebbero servire proiezioni a 100 anni per capire che sono svolte importati e positive, però non è detto che si siano già capite.....
L'ultimo punto vale una seria riflessione, certamente ognuno può fare qualcosa anche nel suo piccolo, e deve farlo.![]()
Ultima modifica di Marco P.; 05/08/2009 alle 21:54
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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Magari fosse così semplice...
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