Sulle oscillazioni oceaniche multidecennali: io tendo a considerarle come condizione al contorno dello stato generale del sistema oceano-atmosfera che possono esacerbare una tendenza o anche semplicemente influenzarla ma all'interno di determinati regimi climatici. Faccio piuttosto fatica a considerare microvariazioni interannuali di intere porzioni oceaniche come l'AMO e la PDO in ottica di proiezione invernale della NAO (se non a certe condizioni e con alcuni lag annuali per l'AMO in estate). Tendo a concentrarmi maggiormente sulla struttura delle SSTA in zone laddove possono forzare il jet e indurre ondulazioni o rotture d'onda. Non sempre ad es. PDO- significa stesse SSTA sull'oceano, stessa localizzazione e intensità delle anomalie fra un anno e l'altro.

Cmq, a suo tempo, avevo già provato a guardare come i regimi pluriennali della PDO (sostanzialmente 2 sole onde in epoca di reanalisi) potessero amplificare o smorzare il pattern. Questo quello che era emerso: pattern NAO più "vivido" in periodo di PDO-, caratterizzato per es., nella sua variante negativa (NAO-), da maggior frequenza di blocchi alto altantici (a D e F, ma non a J). Analisi però molto dipendente da altri segnali che potrebbero anche aver condizionato la risposta.

Infine una semplice analisi sui cicli combinati PDO/AMO su tutto l'arco del XX secolo (cmq non una lunga serie multidecennale!), mostra come ci sia una certa propensione a NAO+ durante buona parte della fase di PDO+ (se si eccettua quella finale) associata alla fase di risalita dell'AMO (da AMO- ad AMO+) e al contrario una certa prevalenza di NAO- durante buona parte di PDO- (sempre se si eccettua quella finale) associata alla fase discendente dell'AMO (da AMO+ ad AMO-).

Tuttavia, per quel che se ne sa fino ad oggi, i rilevamenti proxy dei secoli scorsi non confermerebbero queste associazioni generali.